31-03-2009
INADE
"Aldebaran"
(Cold Spring/Audioglobe)
Time: (60:03)
Rating : 9
Dopo avere recensito nel 2007 su queste stesse pagine l'ultimo capolavoro di uno dei pochi, veri epigoni della dark ambient, mi ritrovo tra le mani la ristampa (prodotta da Cold Spring, sempre più sinonimo di ristampe...) di "Aldebaran", in origine pubblicato nel 1996 in una prima edizione in digipack limitata a sole 1000 copie. Tale disco era di notevole caratura, in buona sostanza una delle pietre miliari della discografia degli Inade: risulta pertanto puntuale ed imprescindibile questa riedizione che ci permette di riassaporare a pieno il suono compatto, cupo e 'allo stato dell'arte' della band teutonica. Le tracce del disco sono divise in singoli capitoli che richiamano temi legati al mistero dell'universo e alle profondità abissali dello spazio, e creano un suono gelido e alieno. René Lehmann e Knut Enderlein prendono ispirazione da temi cosmici e ne dilatano ulteriormente i confini, dipingendoli con i pennelli di un suono teso e affilato, ma allo stesso tempo primevo e primordiale, quasi magmatico nel suo implacabile incedere. Una creazione densa e sconfinata che ogni attento ascoltatore del genere saprà e dovrà apprezzare a fondo. Una musica che ha anche una forte componente 'spirituale', legata ai concetti della dottrina tedesca Vril/Thule ed alle credenze legate al mistero del cosmo di origine non divina; un tale sostrato filosofico sorregge e caratterizza totalmente questo lavoro di perfetta ambient per la quale l'aggettivo 'apocalittica' non è usato a sproposito. Impossibile individuare i brani migliori, visto che non vi è alcuna caduta di tono nei 60 intensi minuti che compongono il lavoro. Nel marasma delle centinaia di uscite dark ambient degli ultimi mesi questa ristampa brilla di luce propria, e sarebbe un grande peccato lasciarsela sfuggire. Inade: ora come allora dei veri e propri maestri.
Piercarlo Tiranti (feed the Pier)