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Room 104

21-04-2007

VV.AA.

"Credo In Unum Deum"

Cover VV.AA.

(Trinitas-Music)

Time: (73:32)

Rating : 8

In un momento storico difficile e controverso, nel quale l'Europa dei tecnocrati - serva del potere massonico e del relativismo culturale dilagante - tenta di chiudere definitivamente la porta in faccia alle radici cristiane del Vecchio Continente (deliberatamente escluse dalla bozza di 'costituzione europea', prontamente bocciata dai cittadini olandesi e francesi nei relativi referendum), la neonata label romana Trinitas mette coraggiosamente in commercio una compilation-manifesto interamente dedicata alla cristianità, comprendente unicamente act devoti alla fede cristiana provenienti dalla brown/grey area. Tali artisti, chi più chi meno, hanno anche contribuito attivamente alla creazione dell'apprezzabile libro (di oltre 60 pagine) allegato al dischetto, ognuno dei quali con un proprio capitolo ma con modalità differenti, per lo più attraverso scritti ed immagini strettamente legati alla propria visione della cristianità. Non mancano nomi ben noti ai cultori della scena, come ad esempio il musicista romano Damiano Mercuri ed i suoi Rose Rovine E Amanti (la cui "Jerusalem" è in linea con lo stile neofolk sorretto da solide percussioni del recente "Rituale Romanum"), Von Thronstahl (presenti con la militareggiante "Mutter Der Schemrzen" e con la ballata per chitarra e voce "Mother Of Mercy"), The Days Of The Trumpet Call (side-project di Raymond P. degli stessi Von Thronstahl, qui presente con una "Satan's Trick" che ricorda degli Ordo Rosarius Equilibrio più industriali), Thorn-Agram (con la splendida e suggestiva "Majadahonda", in bilico tra suoni orientali e chitarre folk), gli ungheresi Kriegsfall.U (con l'industrial opprimente di "The Personal Mistery Of Conversion"), Gregorio Bardini (con lo strumentale "La Bottega Dell'Orefice", ben costruito attorno all'ispirato piano) e Parzival (al solito molto 'laibachiani' con la solenne "Bewahre Den Glauben"). Fra i nomi meno noti troviamo invece gli Oda Relicta con l'ottima "Fraternity In Motherhood" (un canto liturgico adagiato su basi neoclassic/ambient apocalittiche), Lonsai Maikov con una "Regnum" che mette troppa carne al fuoco (fra cui delle bizzarre sferzate elettriche), Zebaoth con la pregevole "Maranatha!" (marziale, ossessiva ed industriale), il progetto italiano Militia con la sorprendente "Quando L'Angelo Muove Le Acque" (stupendo e delicato tema con tanto di cori gregoriani per questo side-project di Magnifiqat), gli ungheresi Our God Weeps con l'eccellente "In The Heart Of The Creator" (grande pathos e chitarre ariose), Kayno Yesno Slonce con la dilatata "Aum" ed i nostrani Hidden Place con una "Euritmia Del Fulgore" soffusa ed avvolgente. Una compilation realizzata non solo per scoprire le migliori realtà della crescente 'frangia cristiana' della brown/grey area, ma anche e soprattutto per evidenziare - attraverso musica e parole - un sentimento di riscoperta delle radici cristiane dell'Europa che si contrappone realmente ad una pericolosa deriva culturale e che sta doverosamente prendendo piede in una scena che era, è e sempre sarà 'against the modern world' (come diceva qualcuno in tempi non sospetti...), specialmente quando il sedicente 'mondo moderno' attenta ai valori fondanti del Vecchio Continente a colpi di relativismo, globalizzazione dissennata e nichilismo. Un pezzo che non può mancare ai collezionisti più attenti, tanto per l'abbondanza di materiale inedito e/o esclusivo che per la pregiata veste grafica.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.trinitas-music.com/