19-05-2025
ZENIAL
"Foil Punk"
(Zoharum)
Time: CD (62:02)
Rating : 7
Ormai cospicua nella sua trentina abbondante di uscite di varia natura, la discografia di Zenial, progetto del polacco Lukasz Szalankiewicz, vede ora aggiungersi un nuovo tassello, ancora per quella Zoharum che ha accompagnato a fasi alterne la carriera dell'attivo manipolatore sonoro. L'area di competenza resta quella dello sperimentalismo ambiental-industriale più ermetico, che pone questioni senza proporre possibili risposte, come anche le otto tracce di "Foil Punk" intendono fare. Rilasciato nei 250 esemplari in ecopack a sei pannelli, il nuovo album è ulteriore prova della grande esperienza maturata da Lukasz nel settore, che gli permette di tenere dritta la barra sia nei momenti più sottili e impalpabili, come la finemente cesellata opener "Katedra 2.11" (impeccabile nel suo algido isolazionismo) e quella "I'm Yours" che lascia emergere con un filo di voce ritmo e melodia, sia in quelli dove lo sperimentalismo spinge sull'asprezza della materia industriale, come nel finale dell'opera, dapprima con quella "Bialy Szum" che illude col suo iniziale intimismo, ed infine col cupo atto conclusivo "Event Horizon", verosimilmente dedicato al superbo cult-movie omonimo - noto in Italia come "Punto di non Ritorno" - con protagonisti Laurence Fishburne e Sam Neill. Nel mezzo, fra una serie di buone varianti abilmente applicate, si distingue "Deckard", traccia prossima a certa death/industrial ambient nelle sue movenze sottili, con un apprezzabile crescendo finale che ne fa il momento più riuscito dell'album. Non astruso, ma sicuramente de decifrare in tutta calma (alcuni suoni sono persino generati con Chat GPT 4), il lavoro di Zenial ha buone frecce al proprio arco in un panorama arduo da scremare, e di questo gli estimatori del settore faranno bene a tenere conto.
Roberto Alessandro Filippozzi