19-11-2009
BIOMASS
"Electrozali"
(Low Impedance)
Time: (35:34)
Rating : 6.5
Dopo un paio di lavori targati Quetempo, segnatamente "Miledrops" e "Market", Biomass (aka Panos Kyveleas) si accasa presso la Low Impedante, la quale produce la terza opera discografica del musicista greco. Nel cammino che lo vede esprimere le sette tracce di "Electrozali", il Nostro sceglie di contaminare il proprio suono coinvolgendo le proprie radici egee, campionando a tal scopo suoni di lira cretese ed utilizzando i samples derivati per acquisire un amalgama etnico miscelato ed insinuato tra i droni di synth. Non è un caso che alla Low Impedance pure Merzbow guardi al proprio Giappone atavico proiettato nei suoni verso un futuro da strutturare... Ne risulta un Biomass interessante e protagonista di un 'manto' sonoro che merita attenzione in questa proposizione tra IDM 'glitchato', suoni metropolitani, trance aliene ed evocazioni antiche, quasi chillout in certi aspetti. Delle sette tracce, la title-track spicca sul resto proprio perchè nel suo procedere vivace esalta le caratteristiche menzionate, e le campionature della lira dimostrano che non esistono suoni vecchi atti a mantenere viva una tradizioni tra lobbies intellettuali, ma piuttosto che una mente fervida può legare l'arco umano passato-futuro con intelligenza innovativa. Peccato sia l'unico momento così intensamente orecchiabile; alternare le parti più statiche dell'ambient canonica (come la conclusiva "Overlution") con altri momenti simili avrebbe beneficato il mood di un album motivato. Biomass espone bene il suo art-concept anche in occasione della percussiva "Altamura", altro momento in cui il profumo etnico è forte come gli odori mediterranei di appartenenza, qualità che 'imprinta' la sua musica senza dover ad ogni costo riferirsi a termini di scuola nordica o americana. Chissà se il futuro lo vedrà protagonista di questa od altre soluzioni: per ora "Electrozali" è il presente di un artista da non sottovalutare.
Nicola Tenani
http://www.myspace.com/biomasselectronics