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Recensione
01-09-2007 : RISE AND FALL OF A DECADE
RISE AND FALL OF A DECADE
"Noisy But Empty" fu il secondo album dei francesi Rise And Fall Of A Decade, originariamente stampato nel 1992 in parallelo per le etichette Lively Art e Hyperium, viene adesso riproposto dalla Ars Musica Diffundere, sub-label della Black Rain, dedita a sonorità più morbide e meno elettroniche rispetto alle pubblicazioni della casa madre. I Rise And Fall Of A Decade sono ad oggi pressoché dimenticati e rientrano in quel folto gruppo di progetti che nacquero durante gli anni '90 prendendo nutrimento dalla scena indie del decennio prima, mescolando malinconia a soluzioni allora sperimentali, oltre ad un pizzico....
 
Recensione
23-08-2007 : CHARLETT SCHWARZ
CHARLETT SCHWARZ
Debutto ufficiale per questi Charlett Schwarz, una band vera e propria che, però, ruota tutta attorno alla figura della vocalist e compositrice Veyna Muhr. Dopo un'introduzione dal sapore mistico/tribale (il titolo è "Tribal In", appunto), il progetto tedesco si lancia attraverso una particolare rilettura del darkwave-sound più oscuro, arricchito qua e là da interessanti inserti elettronici; positive anche le parti sinfoniche, incarnate dal violino di Lestaria, il completamento efficace e allo stesso tempo il tocco di classe per brani altrimenti troppo elementari ("Irritational Backgroung Services Of....
 
Recensione
13-08-2007 : BRILLIG
BRILLIG
Torniamo a parlare dei Brillig, dopo la recente uscita dell'EP "The Plagiarist" sempre su Black Rain (label che sembra voler ampliare gli orizzonti del proprio roster, fino ad oggi praticamente incentrato su progetti di derivazione harsh-EBM e cloni di Suicide Commando...). I tre australiani confermano di saperci fare, grazie ad una manciata di song che oscillano tra memorie di derivazione eighties (Cocteau Twins in testa) e varie strizzatine d'occhio a band come Black Tape For A Blue Girl ed altre creature di marca Projekt. Se "Truth Or Dare?" e "The Plagiarist" già le conoscevamo (due discreti esempi di....
 
Recensione
08-07-2007 : BRILLIG
BRILLIG
La tedesca Black Rain continua ad allargare i propri orizzonti (anche perché, a forza di produrre gruppi harsh-EBM, ha contribuito non poco alla saturazione della scena!), inserendo nel proprio roster questi Brillig, trio australiano composto da Matt Swayne (voce, chitarra e programming), Elizabeth Reid (voce, tastiere e viola) e Denni Meredith (basso). Ascoltando questo EP sembra di essere catapultati all'interno delle sonorità di marca Projekt, vista la somiglianza tra il sound del gruppo in esame e quello di act come, ad esempio, Black Tape For A Blue Girl o Faith & Disease. Se "Truth Or Dare" e....
 
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24-06-2007 : CLAN OF XYMOX
CLAN OF XYMOX
L'ennesimo album in 23 anni di esistenza Ronny Moorings e soci lo pubblicavano solo un anno fa (stiamo parlando di "Breaking Point"), ed ecco che la storica band olandese già torna sul mercato con un singolo basato sulla cover del famosissimo 'anthem' di David Bowie. Il cavallo di battaglia del Duca Bianco viene riproposto da Ronny e soci in due versioni: la prima, denominata 'slow industrial version', suona più apocalittica e macchinosa nel suo incedere (ma di 'industriale' c'è davvero poco qui in mezzo...), mentre la 'pop version' risulta ovviamente più ariosa e catchy, rivelandosi se non altro....
 
Recensione
24-06-2007 : TEARWAVE
TEARWAVE
Questo disco segna l'esordio per gli americani Tearwave, presi in considerazione dalla conterranea etichetta Projekt, spesso alla ricerca di band che possano rinverdire i fasti dell'indie-rock più malinconico. La band in questione costruisce un disco accattivante e furbo, fatto di dieci tracce compatte e molto simili tra loro, incentrate su suoni di chitarra debitori del Robert Smith di fine anni '80/primi anni '90 ("Wish" sembra essere un importante punto di riferimento) e su una voce femminile in linea con le tendenze più in voga del momento, in particolare Amy Lee (Evanescence) o Cristina Scabbia (Lacuna Coil), ma....
 
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17-06-2007 : THE LAST DAYS OF JESUS
THE LAST DAYS OF JESUS
Dopo il successo ottenuto con il precedente "Alien Road" torna in pista questo bizzarro gruppo slovacco, che recentemente si è esibito al Wave-Gotik-Treffen di Lipsia. Sicuramente siamo davanti ad una delle migliori proposte partorite dalla nuova ondata deathrock/horror-punk, ma a mio avviso i Last Days Of Jesus restano ancora una spanna sotto ai Miguel And The Living Dead (tanto per restare in Europa dell'est) o al cospetto dei colossi californiani (pensiamo alla recente riesumazione on-stage dei 45 Grave). Brani come "1001101: The Weekend", "Zombie-Haut Couture" (un tormentone psychobilly guidato da un....
 
Recensione
11-06-2007 : THE MISSION
THE MISSION
Il decano Wayne Hussey e la sua storica creatura mancavano ormai all'appuntamento col nuovo album dai tempi di "Aura" (2001), primo vero nuovo parto della seconda incarnazione dei Mission dopo lo split del '97 ed il ritorno col particolare greatest hits "Resurrection" del 2000. Il succitato "Aura" segnò tutto sommato un buon ritorno per la compagine inglese, rimanendo per molti versi fedele ai trademark che hanno portato i Mission a vendere oltre 4 milioni di dischi nel mondo, ossia restando ancorato a quell'impostazione squisitamente 'pop' - pur non avara di retaggi 'dark', specie durante i primordi - che....
 
Recensione
11-06-2007 : DAVID GALAS
DAVID GALAS
David Galas, nato nel 1970 e meglio conosciuto come uno dei membri dei leggendari e compianti Lycia, torna alla musica con questo debutto assoluto come solista: cinque infiniti anni per portare a compimento il lavoro e oltre 70 minuti di stupenda darkwave. Le derivazioni sonore sono da ricercarsi ovviamente nelle esperienze maturate nei Lycia, ma soprattutto siamo molto vicino ai territori esplorati da un'altra importantissima band, gli Swans, tanto che in molti pezzi le similitudini sono molto forti (linee di basso e vocalizzi profondi). Molti i dischi dei Lycia dove Galas ha dato il suo contributo ("Lycia-Live", "The Burning....
 
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04-05-2007 : STAR INDUSTRY
STAR INDUSTRY
Il quintetto belga torna all'attacco con il nuovo "Last Crusades", classico esempio di gothic-rock 'moderno' ed incontaminato che ribadisce la sufficiente vena compositiva del combo, ormai al decimo anno di carriera. "Lost Generation" apre le danze nel migliore dei modi, grazie anche ad un buon refrain e ad un break che supporta il crescendo conclusivo della song stessa. La successiva "Pray" ha un approccio più 'easy' ma resta comunque ancorata al genere, mentre non sortiscono l'effetto sperato le atmosfere plumbee di "Forever", da dimenticare; scorrendo la track-list ci imbattiamo nella....
 
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