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Recensione
13-04-2015 : VISCERA DRIP
VISCERA DRIP
Uscito circa un anno fa, "Abattoir" è il secondo full-length del solo-project dell'americano Justin Thiele, dopo l'album d'esordio autoprodotto del 2012 "Sociopath". Se due anni fa la raccolta digitale "Psychopath", comprendente brani realizzati fra il 2001 ed il 2007, ci aveva dato l'idea di quanto il musicista del New Mexico avesse puntato al dancefloor nel processo di notevole crescita che lo ha condotto all'album d'esordio, con "Abattoir" la primeva matrice dark-electro viene ancor più sacrificata sull'altare dei club, e in fondo lo stesso Justin non ha paura di ammettere come il suo....
 
Recensione
31-03-2015 : SPARK!
SPARK!
Avevamo lasciato il duo svedese tre anni fa con l'eccellente full-length "Hela Din Värld", ma nel 2013 il singer Stefan Brorsson ha dovuto abbandonare il progetto per motivi personali, lasciando Mattias Ziessow solo a gestire il futuro di Spark!... Il Nostro, anziché reclutare un nuovo cantante, ha preferito convocare una voce diversa per ognuno dei nuovi brani creati, rivolgendosi per lo più - ma non esclusivamente - ai molti colleghi della scena svedese, sempre ricca di act interessanti anche fra le nuove leve. Il risultato di tali sforzi è quanto possiamo ascoltare in "Spektrum", nuova fatica....
 
Recensione
31-03-2015 : SUBLIMINAL CODE
SUBLIMINAL CODE
Giungono al sospirato primo album anche i venezuelani Subliminal Code, trio con all'attivo un EP ("Soldier Of Hell") datato dicembre 2011, ora approdato alla corte della sempre molto attiva label ungherese Advoxya. Il sound della band di Maturín si mantiene ancorato ad una furiosa e dinamica harsh-EBM che sfrutta soluzioni ben note sia a livello ritmico (il consueto piglio danceable da club) che melodico (i giri melodici prelevati a piene mani dalla techno), con una voce cruda di stampo extreme-metal ed una chitarra lungi dall'essere integrata a dovere, per un calderone sonico ancora da mettere adeguatamente a fuoco. Qualche....
 
Recensione
18-03-2015 : FRONTIER GUARDS
FRONTIER GUARDS
Da queste pagine abbiamo avuto il piacere e il privilegio di seguire le 'guardie di frontiera' della Repubblica Ceca sin dal debut del 2008 "Predestination", allorquando il duo formato da Martin Pavlik (musiche) e Tom Galle (visuals) ci aveva favorevolmente impressionati con un magnifico e cinematico sound a cavallo fra IDM, ambient ed electro-industrial. Il follow-up del 2013 "Interface" aveva visto i Nostri aprirsi ad un suono più song-oriented, complice l'apporto vocale di quel Patrick Lev (frontman dei Depressive Disorder) che con Martin e Tom aveva già lavorato nel progetto H.E.E.L., e all'epoca avevamo....
 
Recensione
18-03-2015 : STAHLNEBEL & BLACK SELKET
STAHLNEBEL & BLACK SELKET
A poco più di due anni di distanza dal precedente "Noise" il trio tedesco/olandese torna con la quarta fatica sulla lunga distanza, ancora una volta sotto l'egida dell'ungherese Advoxya. Nulla è cambiato nella formula della band, che insiste sul groove da club in salsa harsh-EBM, con vocals distorte, giri melodici mutuati dalla techno e poche velleità quando si tratta di proporre delle serie varianti. Non dei truci macellai - come già evidenziato con le precedenti opere - e neppure l'ultima ruota del carro, ma nonostante una indiscutibile professionalità, bisogna accettare il fatto che l'act....
 
Recensione
18-03-2015 : SEIJ MINUS AÇ
SEIJ MINUS AÇ
Che ai giapponesi piaccia violentare le proprie macchine per trarne rumore sonico è cosa risaputa, e benché operi in territori più orientati verso l'electro-industrial rispetto ai veri e propri noisiers alla Merzbow, anche il buon hAj è stato sedotto dalla scuola noise. Il musicista di Tokyo, che si dichiara apertamente ispirato all'opera di Johann Sebastian Bach, aveva esordito col suo progetto Seij minus aÇ nel lontano 2002, segnatamente con l'album "Less Physical Vortex", sfoggiando un sound multistratificato, astratto e caotico decisamente lontano dalle tipiche scorribande harsh-electro di....
 
Recensione
08-03-2015 : MACHINECODE
MACHINECODE
Giunto al suo quarto full-length (cui si somma una nutrita lista di EP - soprattutto digitali o in vinile - che porta il computo ad una ventina di uscite in circa sei anni di attività), il progetto di Tim Eliot (Current Value) e Dean Rodell approda infine alla corte della Ad Noiseam, etichetta che ha già rilasciato i due album dell'eccelsa super-band Underhill dove i due militano al fianco di altri nomi di grande prestigio ed esperienza. Un approdo naturale, dunque, per un progetto che si è sempre prefisso di coniugare il fervore ritmico della drum'n'bass con un approccio più innovativo e ricco, che con....
 
Recensione
08-03-2015 : INTENT:OUTTAKE
INTENT:OUTTAKE
Forte di esperienze pregresse come 6ct Humour (il tastierista Andreas Engleitner fu tra i fondatori ed artefici) e Septron (progetto solista del vocalist Bastian Polak), questo duo proveniente da Lipsia giunge al debutto grazie al supporto della connazionale Sonic-X. In bilico fra una electro a tinte scure vicina ai primi Diary Of Dreams/Diorama e venature harsh/distorte mai eccessive, i due non reinventano alcunché, ma insieme trovano l'amalgama ideale per combinare le proprie influenze con gusto ed efficacia, lontani da certa sconfortante piattezza compositiva che regna soprattutto tra le frange dell'electro più dura.....
 
Recensione
24-02-2015 : CHRYSALIDE
CHRYSALIDE
Col duro lavoro e la consapevolezza delle proprie alte potenzialità, dal primissimo "Lost EP" del 2005 in poi i francesi Chrysalide si sono costruiti una solida reputazione, tanto che il secondo album "Don't Be Scared, It's About Life", uscito inizialmente nel 2011 per l'associazione transalpina Audiotrauma, è stato il primo lavoro in assoluto nella storia della Dependent per il quale la stessa si è impegnata ad acquisire la licenza di pubblicazione. L'etichetta tedesca non avrebbe certo contravvenuto alla propria politica commerciale se non ne fosse valsa la pena, ma d'altronde già il ruvido,....
 
Recensione
24-02-2015 : UNTERSCHICHT
UNTERSCHICHT
Questo secondo atto della trilogia "Monster" rappresenta la terza fatica sulla lunga distanza per la band tedesca, che ritorna alla corte di quella Danse Macabre per cui aveva già realizzato il debut "Dreckig Und Laut" nel 2011, dopo la parentesi dello scorso anno alla Dark Dimensions per la prima parte del trittico. Senza dubbio ritroviamo un gruppo meglio bilanciato e meno grossolano rispetto al passato, sempre fautore di una harsh-EBM tanto feroce e spietata quanto canonica, ma sicuramente più consapevole dei propri mezzi e più efficace nel risultato finale. Permangono le caratteristiche di base sin....
 
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