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Recensione |
12-02-2020 : HARROGAT |
Prolifico progetto romano nato nel 2017 e con già all'attivo ben sei uscite, Harrogat prende il via da una dichiarata passione per la scena dark ambient, da cui prende ampio spunto sia per atmosfere che per tonalità e strutture dei brani. "Conquer" è la sua quarta release datata 2019 (anno in cui è stato pubblicato anche l'album "Sigillum") e prende vita dal tema del viaggio di un cavaliere relazionato alla antica città di Galeria, cui sono in vario modo dedicati anche i primi lavori del progetto. I sette pezzi del dischetto hanno architetture simili, con ampi e profondi tappeti tonali.... |
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Recensione |
01-02-2020 : VLAD IN TEARS |
A poco più di due anni di distanza dal precedente "Souls On Sale", il quartetto d'origine italiana e d'adozione tedesca torna nel roster della Echozone - che già pubblicò l'album del 2011 "Welcome To Vladyland" - per rilasciare il suo settimo full-length (ottavo se conteggiamo anche il demo-CD del 2006 "...After The End..."), confezionato in un bel digipack a sei pannelli completo di booklet. Lo stile della band non muta nella sostanza, proseguendo su quel sentiero che ha in buona parte mitigato le inflessioni gothic per concentrarsi su di un alt-rock dalla robustezza metal, come la.... |
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Recensione |
01-02-2020 : OFFICINE SCHWARTZ |
Dopo la ristampa della colonna sonora di "Remanium Dentaurum", arricchita da pezzi live e dai primi singoli del gruppo, avvenuta 4 anni fa, il trittico di etichette Fonoarte, Luce Sia e Again Records rispolvera, fissandolo per la prima volta su digitale, altro materiale delle Officine Schwartz, e per la precisione "Carica!", 12" datato 1990, "L'Opificio", LP del 1991, più tre pezzi estratti da compilation. La parte del leone la fanno i quattro pezzi di "Carica!", forse la release più accattivante e varia dell'ensemble bergamasco, ove in particolare l'omonimo pezzo d'avvio gode di un.... |
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Recensione |
17-01-2020 : NERATERRÆ |
È con piacere che recuperiamo in sede di recensione l'album d'esordio di Neraterræ, progetto dark ambient di quell'Alessio Antoni che nel 2009 aveva elaborato alcune cose sotto il monicker NHART, poi pubblicate in formato digitale nel 2017. L'album, uscito alla fine dello scorso Aprile, ha rappresentato un vero e proprio debutto in pompa magna per il musicista italiano, sia per il patrocinio di un marchio di grande importanza come la Cyclic Law (che lo ha pubblicato nelle 400 copie del mirabile digipack a sei pannelli), sia per le prestigiose collaborazioni in ognuno dei sette brani inclusi. È il longevo act norvegese.... |
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Recensione |
17-01-2020 : TOURDEFORCE |
Il bergamasco Christian Ryder si ritaglia lo spazio per celebrare con una release di remix, versioni alternative e qualche inedito l'apprezzato album del 2018 "Very Industrial People" della sua creatura TourdeForce, dedicandola alla memoria dello scrittore britannico James Graham Ballard. Ad aprire il dischetto dalla confezione casalinga - e dalla tiratura limitata - c'è la title-track, rilettura di "Very Industrial People" ancor più prossima ai Ministry nei suoi risvolti industrial metal, mentre "Dresden" si fa più amara nell'Ascension Mix, partendo come una ballata acustica e crescendo in.... |
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Recensione |
17-01-2020 : SANTOLO MAROTTA |
Dopo una consistente serie di uscite digitali (sia tracce single che album) rilasciate negli ultimi due anni, il musicista campano Santolo Marotta approda al primo full-length nel formato fisico grazie alle attenzioni della romana Lake Label, etichetta ancor giovane ma già piuttosto attiva a livello di pubblicazioni. Realizzato in un essenziale jewel-case, col booklet corredato sia da una lunga lista di influenze che da utili note illustrative per ognuno dei brani inclusi, l'album si apre con l'ambient isolazionista di "Kierkegaard", in cui flebili rumori agiscono sullo sfondo di un grigiore misterico che rimanda.... |
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Recensione |
26-12-2019 : MHOLE |
Terminata la parabola artistica degli Artcore Machine, Moreno Padoan (Otur Boyd, Qod) unisce le proprie forze a quelle di un altro musicista esperto come Giovanni Leonardi (Senketsu No Night Club, Carnera, Siegfried, Divisione Sehnsucht) per dare vita a Mhole, nuovo progetto le cui sonorità vengono descritte dai suoi stessi creatori come "techno-industrial astratta, noise batteriologico e principio attivo di anti-musica". Nei fatti, il duo nostrano si muove entro coordinate strumentali non così lontane da quelle dei summenzionati Artcore Machine delle uscite più recenti, modellando una materia ambient-noise che.... |
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Recensione |
09-12-2019 : ARTCORE MACHINE |
Dopo dieci anni di attività, il progetto formato da Moreno Padoan e Roberto Beltrame giunge alla fine del proprio ciclo vitale, dicendoci addio con l'album in esame, nona release complessiva per l'act veneto. Realizzato in una confezione in cartoncino apribile "total black" di formato A5, "Dubh" prosegue nel solco dei tre EP digitali realizzati dal progetto nel 2017, e cioè verso soluzioni che si distaccano dall'impeto rhythmic-industrial di quell'apice compositivo che fu "Lamina" (2014) per inseguire stilemi glitch/IDM opportunamente contaminati da abrasioni noise ed oscurità ambientale, con.... |
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Intervista |
27-11-2019 : VIOLET TEARS |
È con piacere che intervistiamo i baresi Violet Tears, gruppo che, nel corso degli anni, ha attirato a sé una nutrita schiera di appassionati del cosiddetto filone gothic. Capace di ottenere numerosi consensi di critica e pubblico (come bene ha dimostrato l'album "Breeze Of Solitude", ma non solo), la band pugliese ha sempre cercato di rinverdire il proprio sound in modo da renderlo ogni volta più interessante e maturo, sia a livello prettamente concettuale che musicale. Il risultato di questo percorso, ad oggi, è ottimamente sintetizzato in " Metamorfosi ", ultima loro fatica in studio che,.... |
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Recensione |
27-11-2019 : ALIO DIE & LORENZO MONTANÀ |
Seconda collaborazione tra il veterano dell'ambient italico Stefano Musso e Lorenzo Montanà, dopo "Holographic Codex" uscito quattro anni fa. "The Threshold Of Beauty", edito nella tiratura limitata di 500 copie, consta di sei brani impalpabili costruiti su linee tonali sottili, soffici e continue, mai battute da ritmiche o frastuoni, sempre tese alla ricerca di una pace interiore, a metà tra fotografie di scenari naturali e riflessioni intimiste ai confini del mondo. Gli stessi titoli fanno leva su situazioni altre, distanti dal contingente e protese verso un infinito che ci si sforza di descrivere in.... |
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