Pagina precedente |
Recensione |
03-06-2009 : APOPTOSE + JOY OF LIFE |
Alcuni dei nostri lettori si ricorderanno sicuramente dei Joy Of Life, promettente realtà d'oltremanica che fu scoperta e lanciata negli anni '80 dalla NER di Douglas Pearce, e che scomparì dopo solo due lavori divisi tra romantica new wave e ritmiche marziali. Gary Carey, fondatore del progetto nonché collaboratore della Morte In Giugno, riapre ora le porte alla musica, grazie all'amicizia e all'interessamento di Rüdiger (meglio noto come mente dell'act Apoptose). Il connubio tra i due viene coronato da questo "Warrior Creed", generoso EP di cinque tracce divise in circa quaranta minuti di durata. La.... |
|
Recensione |
03-06-2009 : ERDEM HELVACIOGLU |
A dispetto di una non grande notorietà nel settore 'oscuro', il turco Erdem Helvacioglu gode di una buona risonanza nel più ampio emisfero dei compositori di colonne sonore e degli sperimentatori tout court, fatto che è largamente testimoniato dal curriculum vitae che l'autore stesso fornisce nell'inserto allegato al CD. Accostabile per alcuni aspetti al nostro Teho Teardo o agli Olhon, Erdem mostra in quest'album la sua attitudine più dura, elaborando cinque tracce di musica concreta che lo legano a distanza di tempo all'immortale Luigi Russolo. Rumori flebili e metallici vengono utilizzati per descrivere.... |
|
Recensione |
03-06-2009 : VV.AA. |
Il terzo capitolo della serie Tarot è dedicato all'Imperatrice. Il miniCD prende il via con un brano di Eldar, realtà iberica che ha avuto in questi mesi l'onore di veder pubblicato un proprio lavoro dalla Cold Meat Industry di Karmanik. Nonostante ciò il pezzo, che riprende il titolo di questa piccola compilazione, non brilla per originalità: siamo nei paraggi di un'ambient sulfurea e rituale basata su sussurri, rintocchi di campane e riverberi di rumore vario. Insomma, una grande oscurità di maniera che rischia di finire dimenticata assai presto. La successiva "Message Form The Black Empress".... |
|
Recensione |
26-05-2009 : MIEL NOIR |
Dopo il mini "Cabaret Grotesque", uscito nel 2007, e lo split "Weiss", realizzato con B-Machina nel 2008, arriva il primo full-lenght per Miel Noir, il progetto creato e capitanato da Dimo Dimov, già noto come mastermind della band Svarrogh e attivo in varie ulteriori realtà. "Der Honigflügel" è il disco che non ti aspetti, quello che spiazza ogni possibile previsione: vengono infatti accantonate sia le ambientazioni post-industriali degli esordi che i retrogusti metal e le derive folkeggianti emerse nell'ultimo lavoro. Miel Noir si presenta quindi sempre più come un campo aperto.... |
|
Recensione |
26-05-2009 : VV.AA. |
Il secondo capitolo della monumentale opera "Tarot", dedicata agli arcani maggiori, è incentrato sulla figura della Papessa, e come di norma vede susseguirsi i brani di tre progetti, oltre alla spiegazione finale affidata a Troy Southgate. L'apertura di Corpoparassita è delle migliori: l'act italiano costruisce un esemplare pezzo industrial dalle venature mistico-medievali (strano a dirsi), unendo cupe sonorità circolari ad un nodo di voci su cui svetta un'accanita recitazione del rosario, con tanto di classico coro in risposta. Un brano che non si dimentica e che da solo vale l'acquisto di questo miniCD..... |
|
Recensione |
19-05-2009 : COPH NIA |
Dopo i meritati consensi riscossi dall'ultimo full-length di metà 2007 "The Dark Illuminati: A Celestial Tragedy In Two Acts", lo scorso dicembre l'artista svedese Aldenon Satorial è tornato sul mercato con questo interessante EP per la polacca Wrotycz, ritagliandosi un'intrigante digressione fuori dai lidi di quella Cold Meat Industry che ne ha curato la discografia essenziale. L'elegante digipack dall'ottima veste grafica è la degna presentazione per le quattro celeberrime cover che rappresentano i contenuti di questa particolare release, nella quale il Nostro omaggia grandi brani del passato di storiche band.... |
|
Recensione |
19-05-2009 : THUNDERWHEEL |
Vadim Gusis, già attivo in altri progetti come Chaos As Shelter e Agnivolok, dà vita ad una nuova e misteriosa realtà: Thunderwheel. Coadiuvato da Igor Krutogolov e Slava Smelovsky, l'autore israeliano varca la soglia di ogni umana previsione strutturando otto brani che assumono le sembianze del cubo di Rubik, tanto sono lontane da un facile ascolto o da una semplice classificazione. I mezzi dispiegati sono vari: percussioni, registrazioni dirette, voci rielaborate, non meglio specificati 'strumenti inusuali', per finire col celebre theremin, il tutto unito dai suoni analogici del vecchio sintetizzatore Siel Cruise, da.... |
|
Recensione |
19-05-2009 : VV.AA. |
Parte con questa uscita la grande opera che la Invisible Eye Productions di Marco Grosso dedica ai tarocchi. "The Tarot Serie" consta di ben 22 pubblicazioni in formato mini-CDr, dedicate ognuna ad un arcano maggiore. Sono previste due uscite al mese, ognuna limitata a sole 30 copie, confezionate in un mini DVD-case e accompagnate da un libretto esplicativo. Ogni CDr include, oltre ai brani, una breve traccia esplicativa scritta da Marco e recitata dalla magnetica voce di Troy Southgate. L'intero lavoro si concluderà con del materiale aggiuntivo, sia cartaceo che sonoro. In totale sono stati coinvolti ben 66 progetti musicali.... |
|
Recensione |
19-05-2009 : ACCOMPLICE AFFAIR |
Chi segue strenuamente il settore dark ambient saprà bene che non proprio tutti i progetti scelgono di sviluppare i brani a partire da software o sintetizzatori, anzi, negli ultimi tempi sembra essere aumentato il numero di quelli che intessono atmosfere oscure usando anche e soprattutto la chitarra. Esempio di ottima fattura è stato il recente "Exit Lines" di The Human Voices, e anche questa one-man-band polacca, pur non disdegnando l'elettronica, fa gran leva sulla cara vecchia chitarra elettrica, sfociando non di rado nel post-rock. Accomplice Affair firma dunque il suo terzo lavoro cercando di dare più.... |
|
Recensione |
13-05-2009 : IMMUNDUS |
Non è un segreto per nessuno che il filone dark ambient sia uno dei più sfruttati all'interno del settore oscuro, e non meraviglia affatto vedere continue new-entry, spesso provenienti dalle frange estreme del metal. Non fa eccezione il nostro Immundus, al secolo Bruno Duarte (di origini portoghesi), che dopo alcune produzioni da metaller si sposta dalle natìe terre calde alla Norvegia, dove assorbe - evidentemente - tutto il gelo e l'oscurità dei grandi gruppi scandinavi, fino a dare vita a questo "Haunted Memories", suo secondo full-length. Le dieci tracce del CD sono costruite su tappeti elettronici.... |
|
Pagina precedente |