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Room 104

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Recensione
15-04-2009 : VV.AA.
VV.AA.
Il VI Congresso post industriale, tenutosi il 14 febbraio scorso nei pressi di Prato per iniziativa della stessa Old Europa Cafe, viene giustamente celebrato da questa compilation che raccoglie pezzi inediti di tutti i cinque progetti che hanno preso parte all'iniziativa. Senza nulla togliere agli altri, il nome che svetta su tutti è quello dei Genocide Organ, qui presenti con due tracce di denso e abrasivo suono industriale, rinvigoriti da poderosi e oscuri proclami, il tutto eseguito sulla scia di quanto proposto recentemente nell'album "In-Konflikt": più riflessivi e meno feroci rispetto al passato. Anche Wertham,....
 
Recensione
15-04-2009 : KREUZER/SURMA
KREUZER/SURMA
È uno split tutto all'insegna della marzialità questo tra l'israeliano Kreuzer e l'ucraino Surma. Le nove tracce di "Viltis" sono incentrate su brani d'epoca campionati, arie classiche e temi militari datati; a ciò si fondono passaggi di rumorismo ambientale, spoken-word di antica provenienza lituana e un soffuso brusio che ricorda i graffi della puntina sul grammofono: il fine è rievocare il passato con i mezzi della scena post-industrial. Nel caso di Kreuzer si sente molto l'eco del primo Der Blutharsch, laddove l'elettronica torbida e le ritmiche da battaglia vengono accostate ai suoni d'epoca, o di....
 
Recensione
15-04-2009 : RITUALMORD
RITUALMORD
Ritualmord è una band austriaca con all'attivo un gran numero di produzioni (principalmente su nastro e CDr) che, spalmate in poco più di due anni di carriera, si dividono tra sonorità black metal e dark ambient, con una esplicita propensione verso il cosiddetto 'satanismo' (nell'artwork non mancano infatti pentacoli e croci rovesciate). Il qui presente "Circuit Of Evil", stampato su cassetta in un'edizione di sole 50 copie, si snoda unicamente attraverso sottili suoni di tastiera, molto minimali e assemblati in maniera un po' ingenua e approssimativa. Le atmosfere faticano in effetti a prendere corpo, e solo in....
 
Recensione
06-04-2009 : NORDVARGR
NORDVARGR
"Evolution" è l'ultimo lavoro che Henrik Nordvargr Björkk pubblica col moniker Nordvargr, segno tangibile di una 'evoluzione' artistica che sta portando il prolifico musicista verso altri lidi. Non a caso questo doppio CD, ottimamente confezionato in un digipak apribile in quattro pannelli, illustra il passaggio dal classico mood dark ambient fino alle nuove sonorità che caratterizzeranno in parte il progetto Resignation (nuovo act dell'autore svedese), in uscita sempre su Old Europa Cafe nei prossimi mesi. L'album contiene sia materiale nuovo che pezzi registrati durante gli ultimi dieci anni, ma lo spirito....
 
Recensione
06-04-2009 : SURMA
SURMA
Surma è un giovane progetto proveniente dall'Ucraina: quest'album ne sancisce l'esordio, parallelamente allo split "Viltis", edito sempre dalla Eastern Front e realizzato insieme all'israeliano Kreuzer. "Allocutio" viene prodotto in 300 esemplari, confezionati in una custodia semplice ma di sicuro effetto, grazie alle sue dimensioni fuori misura - che amplificano la bellezza dell'artwork - e al formato apribile. La formula compositiva, adottata dal mastermind Kyiv, ci rimanda ai classici prodotti martial industrial, con Les Joyaux De La Princesse in prima fila: vengono infatti assemblati spezzoni di vecchi brani,....
 
Recensione
31-03-2009 : INADE
INADE
Dopo avere recensito nel 2007 su queste stesse pagine l'ultimo capolavoro di uno dei pochi, veri epigoni della dark ambient, mi ritrovo tra le mani la ristampa (prodotta da Cold Spring, sempre più sinonimo di ristampe...) di "Aldebaran", in origine pubblicato nel 1996 in una prima edizione in digipack limitata a sole 1000 copie. Tale disco era di notevole caratura, in buona sostanza una delle pietre miliari della discografia degli Inade: risulta pertanto puntuale ed imprescindibile questa riedizione che ci permette di riassaporare a pieno il suono compatto, cupo e 'allo stato dell'arte' della band teutonica. Le tracce del....
 
Recensione
23-03-2009 : KREUZER
KREUZER
Un'imponente croce di Gerusalemme, un celebre monito in latino ("In Hoc Signo Vinces") e un nome che non lascia adito a dubbi collocano in ambito marziale il primo album - "made in Holy Land", come ama specificare l'autore - del progetto israeliano Kreuzer. Tutto il lavoro ruota attorno al tema della crociata, con tanto di profilo psicologico, stampato internamente alla bella copertina, del cavaliere intento a partire per la Terra Santa. Non sorprende dunque trovarsi dinnanzi a sonorità elettroniche post-industriali che mirano a ricostruire ambientazioni guerresche, ma anche legate a tetri pensieri di morte....
 
Recensione
23-03-2009 : SKARE
SKARE
La Glacial Movements prosegue il proprio discorso sull'ambient isolazionista, dando alle stampe il lavoro d'esordio degli scandinavi Skare. Dietro questo nome si nascondono personaggi già noti nel settore industrial, ad iniziare da Mathias Josefson (meglio conosciuto per il suo progetto Moljebka Pvlse), oltre a Per Åhlund (già in Diskrepant) e Fredrik Olofsson (che si occupa anche dell'aspetto visivo, fondamentale per questo tipo di suoni). Strutturato a mo' di concept su un intro e due lunghissime tracce, l'album ci trasporta verso territori sconosciuti, innescando un viaggio interiore che trova il suo compimento tra i....
 
Recensione
16-03-2009 : VV.AA.
VV.AA.
Nuova compilation per la Invisible Eye di Marco Grosso, e questa volta il motore ispiratore è il sottomarino Nautilus, geniale invenzione di Jules Verne e mezzo per poter esplorare virtualmente l'oceano, con i suoni e i rumori di dodici progetti musicali ospitati in questo CDr. Di base ci si muove all'interno dell'ambient, a volte oscura, altre generata da un noise pacato o piuttosto aggressivo. Ci sono diversi momenti degni di nota: alcuni di questi si sposano perfettamente con la calma degli abissi, come nel caso di ....
 
Recensione
16-03-2009 : OUROBOROS/HIIETONT
OUROBOROS/HIIETONT
Sarà presentato unicamente su nastro, in un'edizione di sole 99 copie, questo split tra l'italico Ouroboros e il misterioso progetto estone Hiietont. Su di un lato Marco Grosso fornisce un "Compendium" delle sue prime realizzazioni, sintetizzato attraverso cinque tracce risalenti al periodo 2004/2005, oltre ad un remix. Era il tempo in cui Marco sfruttava molto gli echi anni '80, espressi nei lineari tappeti di tastiera che strizzavano l'occhio anche alle produzioni dei Runes Order; e non è un caso che l'amico Claudio Dondo collabori come special guest in un paio di brani. Dunque niente atmosfere orrorifiche, meno....
 
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