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Recensione
05-04-2017 : GINTAS K
GINTAS K
Iperproduttivo autore lituano di vecchia data, Gintas K (all'epoca Gintas Kraptavicius) assembla nel 2016 questo "Dimensions" per presentarlo all'ISEA2015, Ventunesimo Simposio Internazionale di Arte Elettronica. Composto da due sole tracce, il lavoro è un coacervo di glitch registrati dal vivo in studio in maniera del tutto improvvisata col supporto di una strumentazione elettronica. Ne viene fuori un mix di rumori post-moderni e vintage che si susseguono in maniera non circolare, scorrendo nel tempo con le fattezze di una linea retta continua e infinita. Le variazioni sono sterminate soprattutto nella lunga title-track, la....
 
Recensione
05-04-2017 : CLAVIUS
CLAVIUS
Progetto di provenienza spagnola (Barcellona per la precisione) al debutto assoluto, Clavius prende le mosse per il suo primo lavoro dal film "2001: Odissea Nello Spazio", nonché dall'opera di Arthur C. Clarke. Nonostante i roboanti presupposti, il Nostro non va però oltre un ambient-noise statico e senza troppa ispirazione. L'album è composto da appena cinque brani che si dipanano tra piccoli rumori reiterati in loop, toni ripetuti circolarmente e sovrapposizioni droniche, il tutto basato su movimenti lentissimi che spesso finiscono con l'arenarsi in una ripetitività resa difficoltosa anche e soprattutto....
 
Recensione
08-03-2017 : ANEMONE TUBE/POST SCRIPTVM
ANEMONE TUBE/POST SCRIPTVM
Due nomi chiave della scena europea industriale e oscura mettono a punto un lavoro singolare che prende le mosse dalle "Litaniæ" del titolo - particolare tipologia di musica antica rituale - per trasporne il concetto ai tempi odierni, unendo mezzi compositivi diversi ad una realtà in piena decadenza, anticamera della fine di un ciclo. L'opera consta di soli sei brani, sorta di mini-album che vede il tedesco Stefan Hanser (Anemone Tube) aprire con un mood ritualistico e sinfonico ("Myth And The Relation To The World"), fortemente solenne e capace di ricalcare con un tocco personale la maestosità del....
 
Recensione
08-03-2017 : GOPOTA
GOPOTA
Duo italo-russo formato da Antonio Airoldi (già in Empty Chalice) e Vitaly Maklakov (meglio noto nelle vesti del prolifico act Obozdur), Gopota debutta nel 2016 con ben due uscite, ossia il presente lavoro ed il più rumoristico "Knots Of Fear". "Music For Primitive" è costituito da quattro brani anticipati da un intro e presenta caratteristiche similari al genere ambient-noise di cui assorbe molti stilemi, a partire da drones cupi e prolungati per finire con tutta una serie di rumorismi ad effetto utili a generare atmosfere lugubri e negative. I rimbombi da antro bestiale, i toni soffocati ed una resa....
 
Recensione
08-03-2017 : VV.AA.
VV.AA.
Secondo capitolo di una compilation divisa in tre CDr, avente come tema una non meglio precisata esistenza all'interno di "ecosistemi cibernetici". Il presente dischetto raccoglie brani di 10 progetti provenienti da tutto il mondo, per lo più giovanissimi e sconosciuti anche al pubblico di nicchia. Il leit motiv seguito è quello di un'elettronica rumoristica che si muove su sfondi oscuri. Si attraversano i generi più classici, dalla dark ambient al noise d'atmosfera, dalle fluttuazioni cosmiche ai rumorismi più sconnessi, lasciando trapelare sì una certa passione di stampo post-industriale, ma....
 
Recensione
18-02-2017 : HOARFROST
HOARFROST
Giunto al quarto lavoro sulla lunga distanza (includendo anche "Decline", album realizzato a quattro mani con Inner Vision Laboratory) in un decennio di attività, il progetto creato da Rafal K. approda - cinque anni dopo il terzo full-length "Puppets Of The Divine Coroner" - ad uno snodo potenzialmente cruciale della propria carriera. Passato dalla Zoharum alla corte della svedese Reverse Alignment, l'act polacco ha infatti pienamente integrato il prezioso apporto vocale dell'ottima Hekte Zaren (singer particolarmente abile in ciò che lei stessa definisce come 'occulti esperimenti vocali estremi', già....
 
Recensione
07-02-2017 : MYTRIP
MYTRIP
Ci eravamo occupati di Mytrip in occasione del 7" del 2015 "Empty", ed oggi ritroviamo il bulgaro Angel Simitchiev - titolare unico del progetto ed attivo anche in una manciata di altri act - alle prese con "Filament", nuovo lavoro composto da sei tracce e tre remix. Realizzato in combutta fra due piccole etichette bulgare quali la Amek (che in passato aveva già curato un paio di uscite di Mytrip) e la metal-oriented Serpent Eve Records nell'edizione in cassetta limitata a 100 esemplari, "Filament" è disponibile attraverso la sola Amek anche nelle versioni in vinile (220 le copie prodotte,....
 
Recensione
07-02-2017 : NOISESCULPTOR
NOISESCULPTOR
Noisesculptor, progetto gestito dall'ungherese Róbert Sipos, attualmente residente in Germania, ha all'attivo un gran numero di uscite a dispetto di una carriera breve, iniziata appena due anni fa. Le tante produzioni e collaborazioni, alcune delle quali edite solo in formati scaricabili, attraversano i territori stilistici dell'elettronica più cupa, tra ambient, noise e soluzioni mediamente ritmiche. Quest'ultima fatica artistica sembra voler abbracciare i vari generi cari all'autore magiaro, racchiusi in un'unica grande traccia di oltre un'ora che sa però alternare al suo interno sfumature differenti. Quel che regna nel....
 
Recensione
28-01-2017 : SUN RA/MERZBOW
SUN RA/MERZBOW
Merzbow, storico progetto giapponese gestito da Masami Akita, padre di certo rumorismo estremo nipponico, è tra quei nomi che oggi possono permettersi tutto, compreso passare letteralmente al tritacarne due album del celebre jazzista Sun Ra. Dal riesame dei classici "Strange Strings" e "The Magic City" viene fuori una decomposizione tonale da cui sembrano prender vita nuove schegge impazzite di rumore, ad ispirazione o in continuum con quanto generato lavorando sugli originali. Alla base di tutto sembra esserci l'apprezzamento reciproco tra due autori concettualmente molto distanti, fatto che porta uno a riplasmare....
 
Recensione
28-01-2017 : SKY BURIAL
SKY BURIAL
Progetto parallelo di Michael Page, mente creatrice - tra gli altri - del discusso monicker noise Fire In The Head, Sky Burial ha dietro di sé un ampio numero di piccole produzioni che hanno attraversato una cospicua carriera iniziata nel 2006. Il nuovo lavoro "Corranach" si incanala orgogliosamente nel filone dark ambient, assorbendo (come già fatto in passato) la lezione dei senatori del genere variata da un supporto tecnico che bagna il tutto di una notevole modernità sonora. L'album consta di tre lunghi brani, o "Movement", in cui è possibile intravvedere sprazzi di space music velata da....
 
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