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Recensione
03-08-2016 : SUTCLIFFE JUGEND
SUTCLIFFE JUGEND
La seconda stagione artistica di Sutcliffe Jugend, la seminale band inglese alla base di quella che col senno di poi fu definita power-electro, vede ulteriori cambiamenti rispetto ai lavori precedenti, ancora preda di un sound antico ("Pigdaddy") o indecisi su quale strada percorrere ("With Extreme Prejudice"). Alla base dell'evoluzione sta il trittico di produzioni edito nell'anno corrente, dove la ruvidezza tipica di un tempo lascia il posto ad un suono feroce e nitido nel cui marasma (più urlato che mai) è possibile riconoscere ogni minimo dettaglio audio. I quattro pezzi di "Offal" offrono....
 
Recensione
03-08-2016 : MAEROR TRI
MAEROR TRI
La Zoharum recupera un vecchio tassello della discografia dei Maeror Tri (esattamente il quinto album), edito in origine nel 1992 dall'italiana Old Europa Cafe unicamente in cassetta ed ora per la prima volta disponibile su supporto digitale con attenta ed efficace opera di remastering. Il trio tedesco, ad oggi non più attivo (due dei membri hanno dato vita in seguito al blasonato act Troum), proponeva nei ruggenti anni '90 uno stile fuori dalla norma, precursore di certe sperimentazioni ambient-noise-industriali che si sarebbero affermate solo successivamente. Il disco, dedicato ai sogni e agli incubi, fluttua in un alone indefinito....
 
Recensione
23-07-2016 : MICHAEL IDEHALL
MICHAEL IDEHALL
Il ritorno di Michael Idehall, a distanza di un anno dall'ultimo lavoro edito su supporto fisico, segna un accostamento più marcato con alcune attuali derive del post-industrial e un relativo allontanamento dagli schemi ritualistici classici. "No Man's Land" consta di 14 brevi tracce in cui è possibile riconoscere alcuni evidenti principi generali: innanzitutto un minimalismo elettronico che punta alla ripetizione ossessiva di frammenti tonali, e in secondo luogo un sound gelido e metallico che pone il progetto sulla scia - tra gli altri - dei maggiori nomi editi dalla Galakthorrö, da Haus Arafna a November....
 
Recensione
23-07-2016 : FEINE TRINKERS BEI PINKELS DAHEIM
FEINE TRINKERS BEI PINKELS DAHEIM
Nei suoi venti anni di attività il singolare progetto germanico Feine Trinkers Bei Pinkels Daheim ci ha abituato ad un sound sempre fuori dal comune che, riagganciandosi sia alla sperimentazione campionata sia all'industrial, ha dato vita a produzioni che hanno poco a che fare con un'eventuale una canonizzazione stilistica. Questo nuovo lavoro arriva a distanza di ben 5 anni dal precedente "Die Legende Vom Heiligen Trinker" e viene incentrato sulla registrazione dei rumori emessi dagli insetti: mescolando field recordings, drones, voci ed altri samples ricavati da fonti naturali o da ulteriori ignote registrazioni,....
 
Recensione
13-07-2016 : HYBRYDS
HYBRYDS
La Zoharum continua l'opera di ristampa degli storici Hybryds, collettivo belga che ha segnato in maniera indelebile il concetto di sperimentazione rituale mettendo a punto una serie di titoli che riuscirono ad unire veri e propri tribalismi dal sapore locale con loop e impianti sonori di retaggio occidentale, rimanendo ad oggi un esempio unico del settore post-industriale. Il doppio CD lascia spiazzati non tanto per il contenuto, quanto per la tracklist: nel primo dischetto appaiono brani ricavati dagli album "Ein Phallischer Gott" del 1997 (6 pezzi) e da "The Rhythm Of The Ritual" del 1994 (3 pezzi), oltre a un paio di....
 
Recensione
13-07-2016 : MERZBOW
MERZBOW
La Cold Spring recupera uno dei tanti lavori storici di Merzbow, il prolifico act giapponese attivo sin dagli anni '80 e ad oggi massimo esponente di quel noise nipponico estremo e senza compromessi. "Life Perfomance" usciva nel 1985 col titolo "Nil Vagina Mail-Action", edito esclusivamente su nastro, e fu in seguito ristampato nel medesimo formato col nuovo titolo "Live Performance Feb. 85". La tracklist, in origine assente e limitata ad una divisione naturale tra i due lati della cassetta, viene ora ripartita in cinque movimenti che riprendono il titolo originario dell'opera. Il contenuto non ha bisogno di....
 
Recensione
13-07-2016 : GOAT THRON
GOAT THRON
Nuovo album per il sulfureo duo polacco Goat Thron, passato nel corso degli anni dal black metal alla ruvidezza post-industriale. Registrato tra il 2013 e il 2015, "Plugastwo" è un'inaspettata sorpresa che unisce i pochi retaggi black - evidenti anche a livello tematico - ad uno stile secco e mortuario che parte dai canoni del death-industrial per planare su alcune derive ancor più oscure, percorse già dai senatori svedesi Mz.412. Gli otto brani si adagiano su basi nere e lineari, spesso percorse da voci filtrate di ascendenza infernale o dalla cadenza salmodiante. I raddoppiamenti rumoristici tendono a creare....
 
Recensione
23-06-2016 : COMMON EIDER, KING EIDER
COMMON EIDER, KING EIDER
L'esperto quintetto americano - collettivo composto da gente con alle spalle notevoli background - approda alla corte dell'inglese Cold Spring, dopo aver realizzato dal 2007 in poi un discreto numero di uscite per varie etichette e nei formati più disparati (buon ultimo l'album "Taaleg Uksur", la cui versione in LP è stata curata dalla blasonata Pesanta). In questa nuova fatica il combo prosegue nel solco di quel suono drone/doom/dark ambient già ben sviluppato in precedenza, calcando la mano su di una ritualità mai invasiva e lasciando ai ricordi quei delicati afflati che caratterizzavano certe cose del....
 
Recensione
23-06-2016 : GHASTLY MARSHES
GHASTLY MARSHES
Secondo lavoro dopo "Shallafrost Course And Other Tales" del 2014 per questo duo composto da Emanuele Lago, già noto alle cronache sonore per i progetti Black Mountain Chronicles e Immortal Agony, e l'americano Doyle Finley, meglio conosciuto nelle vesti di Invercauld. "Ancient Spirits Of The Fen" ha le fattezze di una grande suite divisa in 15 passaggi, i cui titoli vanno a comporre un virtuale viaggio fantastico con tanto di nomi e luoghi immaginari. I suoni prendono corpo da elaborazioni elettroniche spesso multistratificate, divise tra droni, rumori e vaghe litanie. Le linee audio non seguono mai una logica....
 
Recensione
15-06-2016 : ANDREW CHALK, RALF WEHOWSKY & ERIC LANZILLOTTA
ANDREW CHALK, RALF WEHOWSKY & ERIC LANZILLOTTA
"Yang-Tul" usciva in origine nel 1998 in vinile per la Anomalous Records di Eric Lanzillotta, il quale prese parte all'opera anche in qualità di autore. L'album veniva suddiviso in due lunghi brani: il primo, composto da Andrew Chalk, vedeva la partecipazione ai suoni di Ralf Wehowsky; il secondo veniva invece composto da Wehowsky, mentre comparivano tra gli esecutori sonori sia Chalk che Lanzillotta. I tre nomi coinvolti sono colonne portanti dell'area sperimentale, in parte accostabili al filone industriale ma attivi soprattutto come manipolatori di linee sonore indefinibili, nonché creatori di inimmaginabili....
 
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