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Recensione
07-02-2011 : CHARME DE CAROLINE
CHARME DE CAROLINE
Avevamo speso belle parole per "From This World", positivo debutto dei cagliaritani Charme De Caroline, ensemble guidato dal compositore unico - nonché pianista, cantante e percussionista - Alessandro Muroni. Nei sei anni trascorsi tra l'esordio e questa nuova release, edita nel bel formato libro A5 + CD (col prezioso contributo grafico di Daniele Serra, noto per le sue gesta musicali nei Medusa's Spell), il quintetto sardo non è certo rimasto con le mani in mano, allestendo due reading letterari (più il vero e proprio spettacolo "Canzoni d'Amore e d'Autore" nel 2008), l'ultimo dei quali, messo in....
 
Recensione
07-02-2011 : M.E.M.
M.E.M.
Giunge al suo quinto lavoro la misteriosa creatura M.E.M., di cui avevamo avuto modo di parlare qualche anno fa nelle pagine del nostro magazine. Come tradizione comanda, anche "From The Inside" viene autoprodotto in formato CDr e corredato da una buona veste grafica, opera del medesimo autore dei suoni. Il tema trattato prende vita da quei pochi istanti di vuoto mentale che l'essere umano, prigioniero di una routine che lo ha reso una sorta di zombie, ha a disposizione per scivolare nelle zone dell'inconscio, ultimi angoli di introspezione che ci dividono da un'esistenza altamente influenzata da mass-media e input esterni di varia....
 
Recensione
02-01-2011 : SEIZON
SEIZON
Torna Seizon, con tutta la carica emotiva e suggestiva della sua orchestra fantasma: l'abbiamo atteso sapendo che "The Dark Movements II" dello scorso anno era il preludio, l'episodio rivolto alla nicchia dei collezionisti, il faro pronto a illuminare questa estesa, nuova ambizione che porta il nome di "Last Vestige Of Gaia", un nuovo cammino sul sentiero della composizione tout-court. Non ci dilungheremo nell'illustrarvi per l'ennesima volta le modalità di sviluppo del suono di Renato Zampieri: tramite il motore di ricerca interno a Darkroom sarà piacevole ricercare i lavori precedenti del vicentino, ma....
 
Recensione
27-12-2010 : JAGGERY
JAGGERY
Poco meno di quattro anni di presenza costante sul web ci hanno dato una visibilità crescente, così come è cresciuta di pari passo la considerazione di cui questa rivista è riuscita a godere a livello internazionale nel tempo. È stato un piacevolissimo 'dare e avere' lo scoprire tante nuove realtà musicali e, a nostra volta, venire scoperti da esse ed omaggiati con le loro nuove uscite, e ci riferiamo soprattutto ad un'intera galassia di artisti che curano la promozione in prima persona, operanti spesso e volentieri nell'ambito delle autoproduzioni. Così è andata coi Jaggery, quintetto....
 
Recensione
20-12-2010 : KARMA IN AUGE
KARMA IN AUGE
Prima fu Taras, poi Tarentum, oggi Taranto: la città tra due mari. Una terra che tutti maledicono e da cui nessuno riesce ad andare via definitivamente. Già il nome ha assonanze etimologiche con quell'aracnide malefico che è la tarantola. Sullo sfondo ci sono le devastazioni sulle quali emerge una popolazione vessata, che ha sempre risposto con il suo atteggiamento dissacrante, con la sua irriverenza, coniugata con le proprie superstizioni e soprattutto con la malinconia. Gli anni '80 sono stati il boom economico di Taranto. Unica città nel mezzogiorno che competeva con quelle dell'alta Italia per reddito....
 
Recensione
20-12-2010 : COLLAPSE
COLLAPSE
Il duo francese, nato per mano di Amadou Sall (primo bassista degli storici Treponem Pal) e Pierre Gutleben, esiste sin dal lontano 1994 ed ha già alle spalle tre album, un maxi-singolo ed un disco di remix. Il lavoro in esame risale allo scorso anno e vede i Nostri per la prima volta privi del supporto di un'etichetta, il che non dovrebbe comunque stupire, visto che, nonostante la lunga esperienza, l'act transalpino risulta ancora paradossalmente acerbo ed impreparato. In dettaglio, i problemi stanno in un songwriting eccessivamente grezzo che coniuga chitarre ruvide ad un'elettronica spesso concitata e danceable ripetendo schemi....
 
Recensione
29-11-2010 : ULTIMA ONDA
ULTIMA ONDA
Recensire la demo degli Ultima Onda è come tuffarsi nel passato, come vedere le cose da una prospettiva anni ottanta-novanta, come affondare nella malinconia dei tempi nei quali l'oggetto sonoro-musicale aveva ancora un che di misterioso, di puro, di inesplorato, valeva per quello che era e, se non c'erano molte informazioni riguardo ad esso, era tutto un vantaggio, un modo per acquisire punti anziché perderne. La demo in questione, con la sua copertina disegnata a mano e il nome del gruppo scritto con un pennarello indelebile sopra un dischetto vergine di una marca che si trova nei supermercati, ammetto, mi ha fatto sorridere e....
 
Recensione
29-11-2010 : PUREST SPIRITUAL PIGS
PUREST SPIRITUAL PIGS
Purest Spiritual Pigs non è una band, ma nemmeno un solo-project allargato: è un'installazione sonora multilevel a capo della quale Helena Thompson decide chi, come e quando - da un gruppo di base piuttosto ampio - deve essere coinvolto. Avete capito? Solo in parte? Continuate a leggere, perché potrebbe essere stimolante l'approccio alla musica dell'artista di Minneapolis, che in sé ha la capacità di racchiudere le dolcezze neurotiche di PJ Harvey, le sensualità psichedeliche di Karen O degli Yeah Yeah Yeahs e le sotterranee crudeltà di Siouxie, ma nelle vocalità più etniche ed....
 
Recensione
23-11-2010 : OLEN'K
OLEN’K
Già tre anni e mezzo fa, in occasione dell'uscita del secondo album "The Floating World", i francesi Olen'k avevano scelto la strada dell'autoproduzione, dopo un primo full-length ("Silently Noisy", che seguiva l'EP d'esordio del 2002 "Half Asleep", anch'esso realizzato in proprio) curato da una Cold Meat Industry solitamente dedita a ben altre sonorità. Forse la label svedese non era la più adatta alle loro necessità, o più probabilmente la voglia di avere il pieno controllo sulla propria arte - soprattutto dal punto di vista remunerativo - ha avuto la meglio, e tale scelta....
 
Recensione
23-11-2010 : AN DANZZA
AN DANZZA
Nessun gonfalone sventola per Andrés Campuzano, ma anche senza una bandiera, un casato, insomma una label, i suoni del suo amore per la musica splendono ed il rinascimento misto al folk celtico fa sì che "Last Autumn Tears" sia un'autoproduzione di sontuoso aspetto. Bella tra i solchi, bella nella componente grafica, dignitosa nella resa digitale. Un suono cesellato com'era rifinita l'arte del '700, fiorito tra i tanti strumenti coinvolti per creare la danza rievocativa senza velleità filologiche, ma con l'unica, giustificabile pretesa di piacere e farsi amare, coinvolgere e conquistare. Andrés crea An....
 
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