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Recensione |
26-01-2015 : DESIDERII MARGINIS |
Tra i più interessanti progetti di seconda generazione nati sotto l'egida della Cold Meat Industry, Desiderii Marginis è anche uno tra i pochi che ha saputo variare la ricetta dark ambient scandinava con inserimenti acustico-melodici, riuscendo ad attraversare un periodo di tempo lungo (nasce nel 1997) per giungere con immutato gusto creativo fino ai giorni nostri, segnati dal recente doppio album "Hypnosis" (edito dalla Cyclic Law). La Zoharum appronta una retrospettiva che raccoglie brani editi esclusivamente in compilation o in release rare (la collaborazione "Lost Signals From Unknown Horizons" messa a.... |
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26-01-2015 : SKULLFLOWER |
Nato con il fine di creare un connubio tra il noise e la psichedelia, il progetto inglese Skullflower ha attraversato quasi trent'anni modificando la propria formazione (da sempre capitanata da Matthew Bower) e cercando di generare un rumore monolitico tramite la distorsione di note di chitarra 'fotografate' con una resa audio lo-fi e scarna. "Draconis" segna per molti versi una svolta che vede da un lato il permanere delle classiche stratificazioni rumoristico-tonali, e dall'altra la ricerca di una comunicatività sottile che rimanda ad esoterismi e magie ancestrali. L'artwork ci collega, senza riferimenti specifici, all'alba.... |
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10-01-2015 : LINGUA FUNGI |
Quarto full-length per il progetto Lingua Fungi, che per l'occasione utilizza e mette a punto registrazioni datate ad un lontano 2006, quando il monicker finnico si accingeva a pubblicare il primo album da studio. "Melankthon" consta di cinque lunghe tracce concepite usando field recordings e partiture strumentali acustiche, senza coinvolgere software e ulteriori mezzi elettronici. Presentato in maniera vaga come l'interpretazione di una particolare malattia narrativa, nonché studio antropologico basato su materiale raccolto all'uopo, l'album sembra far leva sulla figura di Filippo Melantone, protagonista in illo tempore.... |
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10-01-2015 : THE RITA |
Piuttosto che trattare i soliti argomenti disturbanti e macabri, The Rita (al secolo Sam McKinlay) incentra il suo ultimo lavoro sull'analisi delle posizioni del piede nel balletto classico. Tema singolare il cui fascino risiede nell'intreccio di disciplina, armonia e sofferenza che caratterizzano le innaturali movenze imposte dalla danza. L'album, diviso in due pezzi, trova nella title-track il proprio fulcro, riassumibile in un esperimento rumoristico che nasce all'interno del tema trattato, trasponendo in forma audio l'asprezza, il dolore e le tempistiche del ballo. Montando un microfono lungo la gamba della ballerina Kelly Davis, McKinlay.... |
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29-12-2014 : PUANTEUR DE CHARNIER/KLVER |
Split album tra due piccole realtà francesi: da un lato Puanteur De Charnier, fautore di una industrial-electro marziale vecchia maniera, e dall'altro Klver, noisier di ultima generazione dedito all'ambient cupa. Cinque tracce per l'uno, quattro per l'altro, più un brano realizzato insieme per due nomi che in definitiva non hanno molto in comune, se non la provenienza geografica e il campo d'azione limitato ad una ristretta cerchia di seguaci. PDC rimane fedele a sé stesso lavorando su basi ritmiche in bilico tra la marcia militare e l'harsh-EBM anni '90. Qualche rumore di rifinitura, motivi sintetico-industriali e.... |
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11-12-2014 : KHOST |
Album d'esordio per questo duo inglese, proveniente da Birmingham e composto da Andy Swan (già attivo in varie band, tra cui Iroha e Final, nonché autore di collaborazioni con Justin K Broadrick/Godflesh) e Damian Bennett. La struttura degli otto brani in scaletta è uniforme e vede generalmente la proposizione di un tema sonoro armonico d'avvio, coperto e doppiato da un muro doom-noise di natura elettroacustica. Le partiture melodiche spaziano dalla classicità di "14 Daggers", garantita dal violoncello di Jo Quail, ai fiati di "Hypocrisy Banality Possession", che riecheggiano rituali antichi.... |
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Intervista |
02-12-2014 : BISCLAVERET |
Il duo polacco Bisclaveret condivide la propria carriera con quella dell'etichetta Zoharum, di proprietà dei due membri della band. Ad oggi entrambe le realtà sono cresciute in maniera esponenziale. Bisclaveret giunge al suo sesto album, il più ambizioso e sicuramente quello che ha richiesto lo sforzo produttivo maggiore, coinvolgendo anche il colosso austriaco Steinklang Industries. La Zoharum è invece passata dalle iniziali produzioni di dischi di amici a un roster di artisti che, pur coinvolgendo ancora le piccole e promettenti realtà nazionali, ha saputo aprirsi a nomi di primo livello (Rapoon, Troum e.... |
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02-12-2014 : I.CORAX |
L'ultima ristampa prevista per il duo finnico attraverso la serie 'Stellar Mansion' della Aural Hypnox è questo insolito documento live, registrato allo studio-tempio Blue Vortex il 25 settembre 2003 durante le sessioni per le prove di una performance che si sarebbe tenuta due giorni dopo a Turku, in Finlandia. Originariamente stampato in CDr dalla Blue Sector nel 2003 (e sold-out ormai da diversi anni), proprio come le due parti di "The Cadaver Pulse", questo lavoro di I.corax rivive, alla stregua degli altri recentemente ristampati, nel formato CD in 500 esemplari con la consueta splendida confezione in cartone satinato,.... |
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18-11-2014 : I.CORAX |
Periodo fitto di ristampe per I.corax, act di spicco dell'ormai ben noto Helixes Collective che sta vedendo quasi per intero il proprio catalogo ristampato attraverso la serie 'Stellar Mansion'. Dopo le due distinte parti della prima fatica ufficiale "The Cadaver Pulse", da poco ristampate, tocca ora a "Kuilu", ultima uscita della fu Blue Sector (prima che gli assetti venissero ridefiniti per favorire la nascita della Aural Hypnox) rilasciata in soli 40 esemplari nel 2004 in formato CDr. "Kuilu" è la testimonianza audio della primissima performance live del duo finlandese, tenutasi per la cronaca il 2.... |
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18-11-2014 : ISOLATOR |
Album di debutto per questo combo americano-canadese con alle spalle un background di ambito doom e black metal (i due componenti Sculptor e Nothing figurano già nelle band Father Befouled, Encoffin e Set). Le radici metal si fanno sentire non poco nell'assemblaggio minimale e uniforme dell'opera, nella tematica ferocemente concentrata su una misantropia di marca demoniaca e nei riff distorti e prolungati. Il tutto viene sviluppato attraverso cinque tracce dense, fatte di stratificazioni rumoristiche a tratti velate di una disperata e latente sinfonicità. Echi corali che ricordano i classici de profundis ("Mankind Shall.... |
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