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Recensione
09-02-2022 : JARL
JARL
Strettamente collegato al precedente "Hyperacusis" di cui abbiamo parlato su Darkroom, "Phonophobia" continua ad esplorare gli effetti dei suoni sulla mente umana, passando dal tema dell'aumento della sensibilità uditiva ad una vera e propria intolleranza a suoni e rumori. Erik Jarl, già noto per i progetti più radicali IRM, Skin Area e Sharon's Last Party, prosegue la fitta retta produttiva firmata col proprio cognome e costruita principalmente su tappeti dronici dilatati. "Phonophobia" si suddivide in tre lunghe tracce costruite sulla sovrapposizione di tappeti tonali continui sviluppati....
 
Recensione
09-02-2022 : MOLJEBKA PVLSE
MOLJEBKA PVLSE
Nuova uscita nella sterminata discografia dello svedese Mathias Josefson aka Moljebka Pvlse, che, sfruttando l'isolamento forzato della pandemia, struttura - nel suo studio di registrazione - tre lunghe tracce basate su field recordings virtuali, che esplorano territori immaginari dando forma concreta a panorami che nascono unicamente come concetto, sia a livello sonoro che visivo. La prima delle tre tracce è contenuta in questo EP, mentre le successive sono destinate ad un vinile che sarà pubblicato - sembra - la prossima estate. I 20 minuti di "Borrowed Scenery: Appearance" rimangono aderenti a quel che è....
 
Recensione
30-01-2022 : KONTINENT
KONTINENT
Ristampa del terzo album di un progetto ormai defunto da un paio di anni, nato da uno costola del duo Kevlar. Kontinent presenta qui la sua unica uscita in CD, essendo i suoi quattro album prodotti tutti solo su nastro e/o vinile tra il 2015 e il 2018. "Stasis" risale al 2017 ed è una quintessenza di power-electronics di matrice europea, distante sia dalle "delicatezze" del panorama industrial che dagli orizzonti cupi della dark ambient. Gli otto pezzi sono costruiti su un'alternanza di massosi e aggressivi tappeti noise a cui vengono accostate stratificazioni lente ma altrettanto spesse e urticanti, basate su....
 
Recensione
30-01-2022 : HYBRYDS
HYBRYDS
Continua la serie di ristampe della discografia di Hybryds, messe a punto dalla label polacca Zoharum: il presente lavoro è infatti preceduto da altri quattro recuperi, risalenti alla prima fase artistica della band. Come molti sapranno, Hybryds è un collettivo belga attivo in maniera massiva dagli anni '90 (ma nato nel decennio precedente) che ha contribuito a rinnovare gli schemi sonori industriali con commistioni tribal, senza rimanere mai ancorato a localismi troppo smaccati, ma anzi calcando la mano sull'unione tra elettronica, rumorismi moderni e cadenze martellanti che rimandano al passato. "Cortex Stimulation"....
 
Recensione
30-01-2022 : IEROPHANIA
IEROPHANIA
Nel precedente aggiornamento ci siamo occupati della prima parte (quella legata al sesso) di "Ritual Works For Destruction", inclusa nell'ampia operazione di ristampe del materiale dei disciolti Ierophania messa a punto dalla COD, ed in questa sede andiamo a parlare della seconda parte, dedicata alla guerra. Originariamente uscita in CDr per la defunta Spermodeath, anche questa seconda parte viene ora riproposta nelle 47 copie numerate a mano dell'audiocassetta, con artwork rinnovato ed a seguito della necessaria rimasterizzazione. In quest'accoppiata di lavori, il duo russo aveva sfruttato stilemi e dinamiche decisamente più....
 
Recensione
30-01-2022 : THE CIRCULAR RUINS and MYSTIFIED
THE CIRCULAR RUINS and MYSTIFIED
Usciva in origine nel 2013 in CDr per la DataObscura questo album messo a punto da Anthony Paul Kerby (Circular Ruins) e Thomas Park (Mystified), che viene ora ristampato per la prima volta in CD per i tipi della Cold Spring. I due autori mettono a punto un sound ambientale e sibillino attraverso sette lunghe tracce, al fine di ricreare le atmosfere di certi narratori fantasy come Verne, Wells e Burroughs. Di base siamo di fronte ad un album ambient che piega verso panorami fantastici, percorrendo, sul piano stilistico, gli stilemi oscuri di marca mitteleuropea, unendovi rumori allusivi e soundscapes finalizzati a riportare alla luce....
 
Recensione
17-01-2022 : DID
DID
Su questa misteriosa artista dal monicker altrettanto criptico non si riescono a trovare molte informazioni a riguardo. Tutto quello che si sa è che questo solo-project muove i primi passi nella brillante etichetta polacca Zoharum, che raccoglie in patria e anche un po' all'esterno delle piccole grandi rivelazioni in campo ritual/ambient/drone e affini, spesso accomunate dalla sperimentazione sonora e dalle intellettuali tematiche mistico-esoteriche. DID muove proprio i primi passi in questa label, come collaboratrice del collega Michal Jablonki nel suo lavoro "Humanity", e dopo qualche prestigiosa apparizione dal vivo....
 
Recensione
17-01-2022 : NOTHING HAS CHANGED
NOTHING HAS CHANGED
Il polacco Michal "Neithan" Kielbasa è un musicista decisamente poliedrico: lo abbiamo da poco apprezzato col neofolk di Grave Of Love e lo conosciamo per gli svariati progetti portati avanti fra industrial e black metal (Lugola, Useless, Lifeless Gaze), ma soprattutto per l'act Whalesong, band industrial metal che non può essere sfuggita ai fans dei Godflesh (e dei Khost, aggiungeremmo noi), come sottolineano le note ufficiali. Nothing Has Changed è un progetto giovane con all'attivo solo il debut eponimo del 2020 (album in parte ancora legato a certe dinamiche sludge), tornato lo scorso settembre con l'atteso....
 
Recensione
17-01-2022 : IEROPHANIA
IEROPHANIA
Nel 2009, dopo aver già collezionato alcune uscite, il duo russo Ierophania pubblicò separatamente le due parti di "Ritual Works For Destruction", basate sulle due cose che meglio incarnano la più profonda natura umana: la guerra ed il sesso. La prima parte, originariamente pubblicata dalla defunta Tachibana Records nelle 139 copie del CDr, era quella riguardante il sesso, e lo scorso agosto è stata ristampata dalla COD nei 47 esemplari numerati a mano in audiocassetta con confezione in cartoncino, dopo la necessaria rimasterizzazione e con artwork rinnovato. Un lavoro dal carattere meno rituale, creato....
 
Recensione
05-01-2022 : IEROPHANIA and FANUM
IEROPHANIA and FANUM
Dopo le più datate ristampe delle due parti di "Postbellum", lo scorso agosto la COD ha completato in grande stile la serie di riedizioni dei lavori degli Ierophania, riproponendo in un sol colpo ben otto release del duo russo. Fra queste figura anche la riedizione del lavoro realizzato assieme al progetto Fanum (particolarmente avvezzo alle collaborazioni, ma probabilmente anch'esso non più attivo), originariamente pubblicato in 250 copie dalla Radiodrone Records nel 2012, ed ora riproposto nelle 47 copie numerate a mano dell'elegante audiocassetta racchiusa nella confezione in cartoncino. Rigorosamente di ampie....
 
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