Pagina precedente |
Recensione |
13-04-2019 : JOWISZ/H.Ø.S.T. |
Split tutto all'insegna dell'ambient marzial-militaresca tra due ancor giovani progetti polacchi: Jowisz, giunto alla quinta release dal 2015 ad oggi, ed H.ø.s.t., già trattato su queste pagine in occasione dell'esordio in cassetta del 2017 "Anthology Of War" e qui alla sua terza uscita ufficiale. Realizzato in sole 100 copie in un jewel-case graficamente povero, il dischetto si apre con le quattro tracce di Jowisz, ricche di samples tipici del genere (virate aeree, bombardamenti, discorsi, marcette militari e brani popolari d'epoca) ed equamente divise fra momenti più percussivi e marziali (la bellicosa opener.... |
|
Recensione |
25-03-2019 : DEEPDARK & PARANOIA INDUCTA |
L'intraprendente etichetta del New Mexico mette a punto questa interessante release che vede protagonisti il giovane act russo DeepDark, condotto da Dmirty Vologdin e già attivissimo a livello di uscite negli ultimi tre anni, ed il più navigato progetto polacco Paranoia Inducta, creato da Anthony Armageddon Destroyer nel 2003. Realizzato in 149 esemplari ed accompagnato da una suggestiva grafica in cartoncino apribile fuori formato, l'album viene equamente diviso fra i due partecipanti, che approntano per l'occasione quattro tracce a testa. In apertura troviamo i brani firmati da DeepDark, che apre le danze con la dark ambient.... |
|
Recensione |
25-03-2019 : VIVIANKRIST |
Dopo essersi fatta le ossa in ambito industrial con una nutrita serie di uscite negli ultimi due anni (per lo più in digitale), Vivian Slaughter - al secolo Eri Isaka - delle black/doom/crust-metallers nipponiche Gallhammer approda col suo personale progetto Vivankrist alla prima vera uscita ufficiale di alto profilo, patrocinata dalla blasonata Cold Spring in un essenziale digipack. Vivian, che risiede in Norvegia col fidanzato Maniac (ex voce dei Mayhem) e con lui è parte attiva anche nel nuovo progetto Sehnsucht, abbandona il basso per avventurarsi in solitaria nelle lande oscure del suono industriale, abbracciando un piglio.... |
|
Recensione |
09-03-2019 : MZ.412 |
Dopo il gustoso antipasto vinilico dello scorso giugno "Ulvens Broder", ecco infine giungere l'annunciato "Svartmyrkr", sesto studio-album firmato Mz.412 che arriva a quasi 13 anni di distanza dall'ultimo full-length "Infernal Affairs" del 2006. Confezionato in un lussuoso digipack a sei pannelli, il nuovo full-length degli originatori del black industrial è senza dubbio una delle uscite più attese del settore, e lo sa bene l'inglese Cold Spring, che dopo aver ristampato anni addietro tutti e cinque gli album precedenti, appronta stavolta anche due edizioni nel formato LP: una nel classico colore.... |
|
Recensione |
09-03-2019 : BOW GAMELAN ENSEMBLE |
Ristampa su CD per Cold Spring del rarissimo LP datato 1988 di questo trio inglese pioniere della sperimentazione sonora, che lo ha visto utilizzare nelle sue performance uditivo-visive strumentazioni alquanto singolari e decisamente inusuali, sicura ispirazione per molti collettivi di musica industriale che seguirono nel vero senso del termine. Si riconosce un approccio percussivo tipico della musica Gamelan (la tradizionale formazione indonesiana composta da persone che suonano prevalentemente strumenti metallici), eseguito però su materiale tutt'altro che comune come rottami metallici, cerchioni di automobili, campane di varia.... |
|
Recensione |
09-03-2019 : HOLOTROP & VRNA |
Nuova release collaborativa per il longevo progetto Urna (o Vrna) di Gianluca Martucci, che stavolta divide gli sforzi col quotato act tedesco Holotrop, condotto da quel Tino Seibt che gestisce anche l'etichetta produttrice Qualia. Racchiuso in una pregiata confezione A5 in cartoncino, completa di inserto grafico/informativo con lo splendido artwork firmato da Gianluca e limitata a 200 esemplari (cui si aggiungono i 25 della limitatissima edizione in cassetta), "Enkoimesis", nei suoi quattro atti denominati "Onirokon" con a fianco il numero progressivo romano, unisce le abilità di due nomi di alto livello.... |
|
Recensione |
09-03-2019 : ZENI GEVA & STEVE ALBINI |
Doppio CD in confezione digipak a sei pannelli che propone tutti i pezzi collaborativi tra Zeni Geva (KK. Null) e Steve Albini (Shellac, Big Black), incluse anche rare tracce bonus provenienti dal 12" ultra-limitato "Superunit" con mastering a nome Denis Blackham, leggenda inglese nel suo campo. Gli amanti delle sonorità noise e sludge troveranno sicuramente pane per i loro denti tra le tracce del primo CD "Nai Ha" - si ascoltino pezzi come "Shirushi", la title-track, "Terminal Hz", "Painwise" - assieme a proposte più strenuamente punk ("Intercourse") o altre.... |
|
Recensione |
21-02-2019 : MAYUKO HINO |
Salto di qualità per la noisier giapponese Mayuko Hino (già in C.C.C.C., Transparentz, Mne-Mic e DFH-M3), passata sotto l'egida della veterana Cold Spring per questo nuovo lavoro che segue di quattro anni l'esordio per la conterranea Shrine.jp. "Lunisolar" si compone di due lunghe suite rumoristico-ambientali: la prima, "Faintainhead", dilaga su stratificazioni di rumore ondulate ed inesorabili, come un vento via via sempre più prorompente ed impetuoso tra il quale si insinuano in contrasto lucide e gentili campane tibetane e fluttuazioni space ambient. La seconda, "Astral Travelling",.... |
|
Recensione |
31-01-2019 : TESTPHASEN NEGATIV |
Benché attivo dal 2006 e con alle spalle già sei uscite, l'act tedesco guidato dall'esperto Ralf Rabendorn non ha mai fatto parlare di sé nella misura che avrebbe meritato, e senza dubbio gli ultimi cinque anni di silenzio non hanno giovato in tal senso. Eppure la formula di TN, giocata su derive dark ambient e ritual/industriali particolarmente oscure, spettrali ed orrorifiche prossime a certe soundtrack, aveva mostrato tutto il suo fascino oscuro in ognuna delle precedenti release, ed a conti fatti è mancato soltanto il supporto di qualche label di grosso calibro. Ralf, assieme ai fidati Jarosch ed R.J. Schrey,.... |
|
Recensione |
18-01-2019 : VROMB |
Lo storico progetto del quebecchese Hugo Girard torna al suo proposito di rimpolpare l'esiguo numero di uscite fisiche - ovviamente in proporzione ai suoi anni di attività - con questo bel digipak argentato con artwork minimal-meccanico, in sposalizio perfetto con le sonorità del nostro scultore dell'analogico. Concepito come un lavoro nel quale sono i macchinari di Girard a parlare liberamente, "Noize Mélodia" denota sin dal titolo una sorta di 'Ordo Ab Chao' nella sua resa generale fatta di soundscapes a tratti concreti e piuttosto incisivi (la intro "Réglages Et Radiations"), in altri.... |
|
Pagina precedente |