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Recensione
18-01-2019 : COIL + ZOS KIA + MARC ALMOND
COIL + ZOS KIA + MARC ALMOND
Succulenta release per gli amanti della sperimentazione seminale in cerca di pezzi dal calibro piuttosto alto da annoverare nella propria collezione, trattandosi infatti di tre tracce contenenti rispettivamente la versione inedita, esclusiva e rimasterizzata in toto dalle cassette originali dell'intera performance di 23 minuti dal titolo "A Slowly Fade To Total Transparency" - con sottotitolo "How To Destroy Angels" - eseguita live alla Air Gallery di Londra il 24 Agosto 1983 da John Balance (Coil), John Gosling (Zos Kia) e Marc Almond (Soft Cell) alla voce, con un live mix a cura di Peter Christopherson (Coil, Throbbing....
 
Recensione
05-01-2019 : PHRAGMENTS
PHRAGMENTS
In attesa del successore dell'eccellente album del 2016 "All Towers Must Fall", l'act slovacco rinnova il sodalizio con l'americana Malignant (in collaborazione col marchio Construct.Destroy.Collective facente capo a Phragments stesso) per realizzare il CD in esame, "Fratres", che raggruppa quelle tracce realizzate in combutta con altri nomi del settore dark ambient/drone/industrial fra il 2011 ed il 2017 e sinora apparse solo su talune compilation - targate Kalpamantra e Malignant Records - ormai difficili da reperire. Realizzato in 300 esemplari e racchiuso in un mirabile digisleeve a sei pannelli, il dischetto si apre....
 
Recensione
05-01-2019 : VV.AA.
VV.AA.
La fondamentale Cold Spring celebra con questa doppia compilation - racchiusa in una essenziale ed elegante confezione ecopack apribile e limitata a quattromila esemplari - la sua 250esima uscita ufficiale di una storia ormai trentennale. Un marchio che è un autentico punto di riferimento per chi si diletta con generi quali industrial, dark ambient, power-electro, drone, ritual, noise etc., e che con "Earthen" presenta il meglio della propria produzione più recente, con uno sguardo anche su quello che verrà. Si tratta per lo più di brani editi e già noti che, visto il nostro ottimo rapporto con la....
 
Recensione
07-12-2018 : MERZBOW/GENESIS BREYER P-ORRIDGE
MERZBOW/GENESIS BREYER P-ORRIDGE
L'atto collaborativo fra i due colossi dell'industrial e del noise, registrato in esclusiva per la britannica Cold Spring e già ampiamente celebrato nella sua prima stampa in CD del 1999, viene ora riproposto dalla medesima label - dopo un'attenta operazione di remastering - sia in CD (un elegante digipack, fedele nel riproporre la splendida grafica originaria e completo di booklet con tutti i testi) che in due distinte edizioni in vinile (in cui però un paio di brani risentono di una durata ridotta). Parliamo di due nomi fondamentali che, insieme, superano gli 80 anni complessivi di carriera: da un lato l'inglese Genesis....
 
Recensione
07-12-2018 : THE [LAW-RAH] COLLECTIVE
THE [LAW-RAH] COLLECTIVE
Collettivo sperimentale di Utrecht che affonda le sue radici nell'ormai lontano 1993 per mano del mastermind Bauke Van Der Wal, affiancato poi da altri artisti visuali e musicisti nel corso del tempo, The [Law-Rah] Collective si presenta come un insieme di scultori del suono con l'obiettivo di creare paesaggi sonori che parlino e stimolino l'ascoltatore su diversi livelli, sia mentali che fisici. Creati principalmente attraverso attrezzature analogiche, i soundscapes del collettivo olandese si rifanno ad un ambient dronico minimale ma estremamente penetrante e massiccio - si ascolti in tal senso un album come "Incarnation", che....
 
Recensione
14-11-2018 : DISTEL
DISTEL
Approdato alla corte della rinomata Ant-Zen nel 2015 in occasione del secondo full-length "Zand", e con all'attivo anche un mini-album ed una manciata di singoli, il duo olandese torna con l'atteso terzo lavoro sulla lunga distanza. Æter (synth/voce) e Scramasax (percussioni), sodali anche nel quartetto avant-garde/black ritual Hadewych, hanno costruito il suono di Distel abbeverandosi alla fonte del movimento Ultra (frangia post-punk olandese dei primi anni '80 dedita a sperimentare con approcci differenti rispetto ad altre filiazioni) in un'ottica che essi stessi definiscono "angst pop", dove "angst"....
 
Recensione
14-11-2018 : ARKTAU EOS
ARKTAU EOS
A poco più di un anno da "Catacomb Resonator" il duo finnico torna con la sua settima fatica sulla lunga distanza, pubblicata per il momento solo su CD (la consueta, splendida confezione cartonata apribile, contenente anche un magnifico inserto grafico) in 440 esemplari. Il titolo dell'album, tradotto dal copto, significa 'deserto': scelta naturale per un'opera il cui intento, attraverso l'uso di vecchi synth ed elementi ritualistici di natura acustica, è la completa transizione dell'ascoltatore verso i regni desertici sottintesi. La maestria del duo di Oulu permette a queste nove tracce di natura dronica di evocare....
 
Recensione
14-11-2018 : TUNNELS OF AH
TUNNELS OF AH
Continua il sodalizio tra Cold Spring e l'israeliano Stephen Ah Burroughs, che arriva ad Agosto di quest'anno al quarto lavoro per la label inglese, tutti rigorosamente rilasciati a distanza di due anni l'uno dall'altro, quasi a voler rispettare - o meglio, enfatizzare - quella dimensione ritualistica che la produzione della creatura Tunnels Of Ah secerne fin dagli esordi. Non è sempre facile entrare ed uscire indenni dalle ondate soniche di Burroughs, soprattutto dopo due album piuttosto ostici e difficilmente catalogabili come "Thus Avici" e "Surgical Fires", nei quali i ritualismi dronici più regolari ed....
 
Recensione
14-11-2018 : SEALED IN BLOOD
SEALED IN BLOOD
A distanza di tre anni dall'ultimo full "Accursed Sphere" torna, rigorosamente su Heervegen Tod, il progetto del polacco Funeral (Goat Thron), con un nuovo album dalle tematiche molto personali che ci forniscono anche una chiave di lettura quantomai necessaria per entrare nel mood oscuro ed inesorabile di "Dying Temple". Il "Tempio Morente" del titolo non è altri che la Natura stessa, minacciata e divorata lentamente dal progresso umano attraverso l'industrializzazione o la creazione di nuovi centri urbani. Più specificamente, l'album vuole musicare il lento morire e scomparire di una zona della....
 
Recensione
14-11-2018 : SEALED IN BLOOD
SEALED IN BLOOD
Ristampa e re-mastering su Heerwegen Tod del secondo lavoro a nome Sealed In Blood (progetto guidato da Funeral, anche noto nei panni di Goat Thron), originariamente rilasciato in CDr nel 2009 e già ristampato su tape nel 2012 in entrambi i casi con il titolo in polacco, terra natale sia del progetto che dell'etichetta. Ristampa quantomai ghiotta per chi volesse accaparrarsi qualcosa di fisico di questo cult act dell'underground contemporaneo - foriero di uscite limitatissime e ristampe su diversi formati che spaziano da EP, Demo, Promo e qualche full sin dal 2004 - ma soprattutto necessaria per riportare all'attenzione del pubblico un....
 
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