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Recensione
30-10-2017 : RAISON D'ÊTRE & TROUM
RAISON D’ÊTRE & TROUM
Secondo lavoro da studio a quattro mani per i due titani di area industriale Raison D'Être e Troum. "XIBIPIIO" giunge dopo due anni dal precedente ed acclamato "De Aeris In Sublunaria Influxu" confermando la capacità di fondere due anime di fatto stilisticamente distanti, attuando una rivisitazione di materiale firmato nel corso di vari anni da Andersson con supporti elettronici su cui ha agito - con una sterminata varietà di strumenti - il duo tedesco, il tutto successivamente passato al vaglio del mastering dello stesso Andersson. Un'opera che nasce elaborata insieme sin dall'inizio, in un passaggio....
 
Recensione
30-10-2017 : PHURPA
PHURPA
Fra le otto uscite firmate dal collettivo russo in questo 2017 ancora non concluso vi è l'album in esame, quinta release per la polacca Zoharum presentata come il seguito del doppio CD "Chöd" del 2016. Doppio è anche l'oggetto di questa recensione: oltre 100 minuti divisi su due dischetti, con una lunga traccia per ciascuno di essi (entrambe senza titolo), nell'elegante confezione ecopak a tre pannelli dal suggestivo artwork di copertina. Lo stile del combo guidato da Alexei Tegin si mantiene entro il solco ben tracciato attraverso un cospicuo numero di lavori, poggiando sempre su ambientazioni droniche corredate....
 
Recensione
30-10-2017 : ALLERSEELEN
ALLERSEELEN
Facciamo un passo indietro fino al dicembre del 2016 per parlare di una notevole ristampa, terzo capitolo di una serie di recuperi che la russa Indiestate Distribution, in collaborazione con Aorta, dedica ai primi nastri che pubblicò Allerseelen. "Autdaruta" usciva in origine nel 1989 e si inseriva all'interno di una vasta produzione su cassetta che avrebbe segnato la carriera del monicker austriaco fino alla metà degli anni Novanta, quando uscì il primo CD "Gotos=Kalanda". Di fatto tutti questi nastri risultavano fino a poco tempo fa inediti in altri formati e ad oggi sono testimonianza di un momento....
 
Recensione
30-10-2017 : HOLOTROP
HOLOTROP
Giovane progetto di provenienza germanica, Holotrop ha finora prodotto i suoi lavori tramite la propria etichetta personale, licenziando formati e confezioni di primo livello che hanno attirato l'attenzione degli appassionati del settore. Questo "Dead Bird Calling" segna il primo contatto con etichette discografiche esterne, ed in particolare con l'esperta Raubbau, già artefice di interessanti produzioni che hanno coinvolto nomi importanti della scena ambient e industriale europea. Lo stile di Holotrop lega atmosfere cupe e ritualistiche a partiture sciamanico-mortuarie, unendo rumori a sfondo evocativo con architetture....
 
Recensione
30-10-2017 : SADIO/CALIGULA031
SADIO/CALIGULA031
Collaborazione vinilica tra gli audioterroristi Marco Deplano e Mikko Aspa, entrambi alle prese con monicker relativamente recenti e testimoni in prima linea dell'attuale evoluzione rumoristica estrema. I tre pezzi di Sadio sono un tripudio di sussulti cacofonici sconnessi in cui vengono alternate fonti diverse, nervose, analogiche, brutalizzate. Il tutto traduce al meglio immagini filmiche estreme in cui il (solito) connubio sesso-violenza la fa da padrone, senza nulla togliere alla qualità disarmonico-estetizzante dei brani, dove l'imprevedibilità delle costruzioni fa il paio con toni contrastanti che assorbono in pieno le....
 
Recensione
21-10-2017 : VV.AA.
VV.AA.
Il colosso delle sonorità più oscure Cold Spring porta a compimento un'operazione particolarmente interessante: quella di far luce sulla scena dark ambient, ritual, drone e noise di un Paese lontano e controverso come l'Iran, in cui - come spiegano le note ufficiali - la natura astratta di questi generi, nonostante le restrizioni imposte alla cultura giovanile, sta permettendo al settore di mettere radici, laddove invece la musica dance continua a trovare ostacoli poiché è illegale per uomini e donne ballare assieme in pubblico. Spazi di manovra che hanno permesso la creazione di una scena piccola ma vitale,....
 
Recensione
21-10-2017 : MACRONYMPHA
MACRONYMPHA
Nome di punta del noise estremo di seconda generazione, l'iperprolifico Joseph Roemer va a dare una nota di esperienza e lustro al catalogo della spagnola Craneal Fracture, di norma avvezza a promuovere progetti giovani e ancora alle prime armi. Lo stile di Macronympha non ha bisogno di tante presentazioni: rumorismo estremo, spericolato e cacofonico elaborato sulla massificazione di elementi distorti, stridenti e rugginosi, il tutto gestito con piglio improvvisato e resa audio rozza, come da protocollo old-school. "Transgenderism" è un EP composto da due tracce senza titolo (una per ogni lato del nastro) che fungono da....
 
Recensione
13-10-2017 : COMMON EIDER, KING EIDER
COMMON EIDER, KING EIDER
Secondo album su Cold Spring per l'esperto collettivo americano guidato da Rob Fisk (Badgerlore, 7 Year Rabbit Cycle ed ex Deerhoof) ed Andee Connors (A Minor Forest, P.E.E., tic war, Lumen ed ex J Church), a circa un anno e mezzo dal precedente e notevole "Extinction". Confezionato in un essenziale digipack con rilievi verniciati e registrato nel 2016 durante quattro rituali collettivi tenutisi in forma privata, il nuovo lavoro - dodicesima release complessiva del progetto in dieci anni - abbandona la matrice doom in favore di movenze dark ambient/drone scevre di quelle percussioni che esaltavano i frangenti più ferali del....
 
Recensione
13-10-2017 : PHURPA
PHURPA
Parallelamente alla cooperazione con altre etichette di settore, il collettivo russo guidato da Alexei Tegin rinsalda il proprio sodalizio con la polacca Zoharum rilasciando la seconda parte dei "rituali del Bön", pubblicata nel formato LP in un'edizione di 300 esemplari e, assieme alla prima parte, anche su audiocassetta in sole 50 copie. Registrato in presa diretta nel sottosuolo moscovita nel 2013, l'album (ottava uscita del combo in questo 2017 ancora non concluso) prosegue nel discorso artistico/spirituale già ben avviato da Alexei e soci, basando sempre la propria intelaiatura sul ben noto 'overtone singing'....
 
Recensione
13-10-2017 : UTON
UTON
Una delle tante uscite firmate dal progetto finnico Uton, avvezzo ad un'ambient sibillina che guarda alla tradizione anni '70 così come alla scena scandinava emersa negli ultimi decenni. "Eternal Flow" consta di un'unica traccia della durata di un'ora, concepita appositamente per non avere né inizio né fine seguendo, appunto, il flusso eterno del titolo. Il sound è strutturato su pochi drones in sovrapposizione che variano in modo impercettibile col passare dei minuti. Si passa da fluttuazioni astrali immerse nell'enigma cosmico a toni radianti, quindi a induzioni ipnotiche su moti ondulatori, fino ad un....
 
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