Pagina precedente |
Recensione |
21-06-2018 : TONTTU |
Se non avete mai avuto a che fare con questo bizzarro progetto finnico, ideato verso la metà dei 90s ed attivo a livello di demotape sotto nomi differenti, ma approdato all'esordio ufficiale con l'attuale monicker (che tradotto dal finlandese significa 'gnomo') solo nel 2013, allora preparatevi, perché il rischio concreto è quello di rimanere spiazzati dalla sua istrionica follia. Interamente fondato sulla netta (ma chiaramente ironica) contrapposizione agli gnomi, ritenuti responsabili di una sorta di cospirazione globale volta al dominio sull'umanità (!), il combo scandinavo definisce il proprio sound.... |
|
Recensione |
06-06-2018 : PERSONA/LE SILENCE DES RUINES |
Dopo l'EP del 2014 "Resistència" tornano a farsi sentire gli iberici Persona, padroni di casa della Marbre Negre, per l'occasione con uno split-album che li vede al fianco dell'act francese Le Silence Des Ruines, solo-project di Nicolas F. (anche attivo con Jörvallr) rimasto anch'esso lontano dai riflettori a lungo, segnatamente dalla raccolta di vecchi brani "Pardonne-Moi Lucifer..." rilasciata in digitale nel settembre 2011). Ispirati rispettivamente dal film del '67 di Luchino Visconti "Lo Straniero" (i Persona) e da quello dell'86 di Andrej Tarkovskij "Offret" (LSDR), i due progetti si.... |
|
Recensione |
06-06-2018 : TRYHM |
Giovane progetto norvegese al debutto, Tryhm si collega alla grande scena dark ambient scandinava di prima generazione ripercorrendone i canoni in maniera precisa, senza azzardare soluzioni aggiuntive ma riuscendo comunque ad infondere quel senso di profonda inquietudine ormai classica per chi ama questo tipo di sonorità. I sei brani del disco sono improntati su giri circolari che hanno alla base delle percussioni imponenti e marziali venate da linee semi-melodiche e sinfoniche, congeniali alla creazione di un'atmosfera lugubre giocata su frequenze basse e catacombali. Pochi escamotages intervengono ad arricchire l'impianto di.... |
|
Recensione |
06-06-2018 : GRAVE OF LOVE |
Album di debutto per questo progetto polacco, che si riaggancia alla tradizione neofolk e marziale senza calcare la mano su riferimenti bellici o questioni di stampo ideologico. "Decay" consta di 10 tracce in parte strutturate sui classici canoni della ballata acustica costruita con arpeggio di chitarra e voce stentorea, e in parte basati su rintocchi ritmici graffiati o meno da melodie e percorsi da un recitativo oscuro e declamatorio. Nel finale intervengono alcune incursioni di stampo industrialeggiante, senza riuscire ad aggiungere molto ad un lavoro comunque eccessivamente derivativo in cui si sentono scorrere reminiscenze di.... |
|
Recensione |
24-05-2018 : STALOWA WOLA |
Progetto polacco al debutto assoluto, Stalowa Wola prende vita sulla scia del classico filone marziale adottandone tutte le strategie compositive, iconografiche e allusive: il nome fa riferimento ad una piccola città polacca, mentre le immagini interne rimandano a situazioni relative alla Seconda guerra mondiale. Lo stile è incentrato su ritmiche possenti e marce militari, su cui si stendono temi semi-orchestrali e nenie semplici dal sapore malinconico e tetro. Sullo sfondo agiscono i tipici rumori della guerra meccanizzata: dagli allarmi ai bombardamenti, dagli spari ai voli aerei, per rendere appieno l'idea di un campo di.... |
|
Recensione |
24-05-2018 : RUST ON THE AX |
Facciamo un passo indietro per parlare del secondo lavoro del progetto polacco Rust On The Ax, uscito al momento solo su nastro nel 2016 e finora mai ristampato. Si tratta di un album che accorpa tutte le ossessioni tipiche di questo autore, nato in seno al black metal e convertito ad un black ambient satanico con tanto di ammennicoli al seguito: da pentacoli a croci rovesciate, fino a vari riferimenti testuali di marca prettamente luciferina e immancabili facce colorate di bianco e nero. Il tutto viene improntato su un'oscurità catacombale con toni semi-melodici di stampo fortemente inquietante, voce rozza e gracchiante come da.... |
|
Recensione |
10-05-2018 : COLD FUSION |
Forte di uscite mirate e centellinate in una carriera che ha superato ormai i tre lustri, l'act polacco Cold Fusion torna a distanza di ben sei anni dal precedente lavoro "Architecture", insistendo su schemi ben noti e puntando soprattutto su una caratura tecnica di primo livello che garantisce profondità scenografica a suoni che hanno fatto la storia. "Cross My Heart" consta di 11 movimenti senza titolo improntati già a livello iconografico su guerra, distruzione, macerie e tempeste. Marcin costruisce tutto su basi orchestrali e sinfoniche roboanti, dotate di una spinta tragica non indifferente a cui vengono.... |
|
Recensione |
19-04-2018 : DB/MZ |
Duo svedese al secondo lavoro da studio edito circa sei mesi fa, dB/Mz sfoggia una drone music cupa fatta di linee tonali stratificate, tese a creare visioni lugubri correlate ad ambienti naturali. I Nostri sanno distaccarsi dai classici canoni della dark ambient e dai suoi escamotages pur rimanendo correlati al medesimo immaginario: il sound viaggia su un'insistenza fatta di riverberi reiterati all'infinito, artefici di atmosfere ben delineate da cui trapela un'eco filmica correlata ad un approccio compositivo legato ai canoni compositivi del post-industrial, le cui derive rumoristiche emergono soprattutto nella conclusiva "The Turmoil.... |
|
Recensione |
04-04-2018 : COLOSSLOTH |
Wooly Woolaston alza il tiro rendendo tutto più complicato ed estremo in questo secondo lavoro su CD di Colossloth, uscito a fine 2017 a distanza di due anni da "Outstretch Your Hand For The Impress Of Truth". La passione per la mescolanza dei generi elettronici unita a qualche puntata nel metal estremo era cosa evidente già nel precedente lavoro, ma ora la dose sperimentale viene rincarata in una sequela di brani di breve durata in cui svettano sprazzi di materiale quasi improvvisato, sovrimpressioni di excerpts con tonalità brutalizzate che navigano alla deriva. Sullo sfondo agiscono spesso tappeti dronici e.... |
|
Recensione |
13-03-2018 : TAPHEPHOBIA |
Uscito originariamente in sole 111 copie nel formato CDr su etichetta NOTHingness REcords nel maggio del 2007 e ristampato lo scorso dicembre dalla svedese Reverse Alignment anche per celebrarne idealmente il decennale, "House Of Memories" è il primissimo lavoro rilasciato dall'ex Northaunt Ketil Søraker. La drone-ambient del musicista norvegese, notoriamente guitar-based, si è evoluta nel corso di una decina di lavori (alcuni dei quali realizzati assieme a nomi come Svartsinn, Rasalhague, Psychomanteum e lo stesso Northaunt) approdando a forme via via meno opprimenti, ma all'epoca di questo esordio i toni erano.... |
|
Pagina precedente |