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Recensione
27-09-2018 : C.3.3.
C.3.3.
Originariamente uscito in CDr per la Satellitic Productions nel 2011, l'album in esame è stato poi rilasciato anche in digitale dalla medesima label nel 2014 in una versione ampliata, ed ora, grazie alle attenzioni della Cold Spring, rivive in una mirabile edizione rimasterizzata e corredata da due tracce bonus, racchiusa in un pregevole digipack a sei pannelli. Dietro al curioso monicker (mutuato dal numero di cella di Oscar Wilde, il quale, proprio nel periodo della sua carcerazione a Reading, scrisse il componimento poetico "The Ballad Of Reading Gaol" che l'opera in esame intende idealmente musicare) si cela Paul Jamrozy,....
 
Recensione
30-07-2018 : MZ.412
MZ.412
Finalmente la snervante attesa per del nuovo materiale firmato dai capostipiti del black industrial Mz.412 è giunta al termine, e questo singolo in formato 10" (realizzato in tre versioni: vinile nero, rosso e bianco, ognuno in tiratura di 412 esemplari) è solo il preludio al piatto forte, ossia il nuovo album "Svartmyrkr", in uscita entro la fine dell'anno sia in CD che in doppio LP. Il lato A si apre con la title-track, che prende le mosse da un'industrial ambient sulfurea e sotterranea, in grado di farsi presto più minacciosa fra cadenze marziali con le classiche sezioni di fiati nere e raggelanti, prima....
 
Recensione
30-07-2018 : TONTTU & FAHL
TONTTU & FAHL
Addentrarsi nel bizzarro concept artistico di un progetto particolare come Tonttu non è cosa facile, come abbiamo già visto poco tempo fa in occasione della recensione dell'album "Riimuja Ja Tonttuja: 8", uscito simultaneamente al lavoro in esame che vede gli 'oppositori di gnomi' finnici accompagnati dal tedesco Marcel P. dei Fahl, non nuovo a sodalizi artistici coi Nostri e presente anche nel suddetto full-lenght. In questa uscita - anch'essa racchiusa in un case per DVD - il suono si fa più scarno, spogliandosi sia degli aspetti tradizionali che della componente marziale, nonché di quella....
 
Recensione
02-07-2018 : SHHH...
SHHH…
Il portoghese Rui Bentes giunge al quinto full-length in 15 anni di attività, ed ancora una volta è la sua connazionale Thisco ad occuparsi della pubblicazione, segnatamente nelle 275 copie del formato in vinile per quanto attiene all'edizione fisica. L'album consta di quattro nuove tracce, cui si aggiunge la lunga "A Swarm Of Us", già rilasciata in digitale oltre due anni fa e qui riproposta in chiusura. Il suono electro-industrial-ambient dell'act di Lisbona prosegue nel solco cinematico già chiaramente tracciato nelle precedenti uscite, con le nevrosi e le inquietudini della tesa "As She Drives....
 
Recensione
02-07-2018 : NDE
NDE
Progetto belga accasatosi presso la Cold Spring sin dagli inizi della sua carriera con esordio nel 2009, NDE è una sorta di side-project gestito da Bart Piette (già - tra gli altri - in Dead Man's Hill) e Koen Osier, anch'egli attivo in vari progettini interessanti e di breve respiro. Per loro parlano i suoni, da sempre estremamente grezzi e ruvidi, figli di una power-electro analogica che riprende la lezione di vecchi nomi della scena (Sutcliffe Jügend) così come dei senatori della seconda ondata (Genocide Organ, Grey Wolves), unendo il tutto a ritmiche fortemente spezzate che ricordano il cosiddetto power-noise in....
 
Recensione
02-07-2018 : GOAT THRON
GOAT THRON
"Plugastwo" è la ristampa in CD di un album uscito nel 2016 solo in formato cassetta e da noi recensito a suo tempo, nonché accolto positivamente. Il disco, registrato tra il 2013 e il 2015, unisce alcuni retaggi black metal, evidenti anche nella grafica e nell'artwork, alle classiche strutture black industriali: riuscendo a chiudere un occhio sulle solite trovate che si aggirano tra il satanico e l'ingenuità anticristiana, si assiste ad un lavoro che a distanza di ormai diversi anni dal suo concepimento mantiene invariato il fascino cupo delle origini, cosa rara in un panorama fatto di nomi derivativi e....
 
Recensione
21-06-2018 : REUTOFF feat. DEUTSCH NEPAL
REUTOFF feat. DEUTSCH NEPAL
I russi Reutoff e Lina Baby Doll si erano già incontrati nel 2009 in occasione della pubblicazione di "Kreuzung Vier", lavoro edito dalla Ewers Tonkunst in cui i primi figuravano con tre brani, mentre l'act svedese si ritrovava a scomporre e ricomporre suoni forniti dallo stesso trio in altrettante tracce create per l'occasione. Una collaborazione dilatata nel tempo quella fra i due colossi del suono industriale, come spiegano le note dell'essenziale digipack che racchiude "Eating The Dust", album concepito in dieci lunghi anni attraverso diverse trasformazioni. Si parla apertamente di 'bubblegum industrial music',....
 
Recensione
21-06-2018 : PSYCHIC TV
PSYCHIC TV
Uscita maiuscola composta da un DVD e due CD che va recuperare una pellicola di David Lewis e alcuni lunghi brani dei totemici Psychic TV. Di fatto il nodo centrale di "Kondole / Dead Cat" risiede proprio nel recupero del film "Dead Cat", realizzato nel 1989 e trasmesso solo in pochi cinema. Riscoperto dall'autore medesimo, l'opera vede la partecipazione del gotha underground inglese dell'epoca (tra gli altri lo stesso Orridge e il compianto Derek Jarman), incentrata su uno sperimentalismo surrealista intriso di riferimenti omosex ed echi del Coum Transmission, ma anche tentativi di collocarsi fuori dagli schemi con....
 
Recensione
21-06-2018 : AJNA
AJNA
Secondo lavoro in formato fisico per l'act svedese Ajna (ad eccezione di un'opera a quattro mani realizzata con Dronny Darko oltre un anno fa), messo a punto tra il 2015 e il 2016 partendo senza ombra di dubbio dai canoni oscuri del post-industrial scandinavo, evoluto in chiave dronica e 'naturalistica'. I sei brani di "An Era Of Torment", tutti segnati da ampia durata, sono assemblati su massificazioni e stratificazioni tonali che tessono una tela dai movimenti lenti e lineari, sotto cui si cela un sound lieve e impercettibile ma a suo modo granitico (le tre distinte parti della title-track). L'atmosfera gelida ed evocativa emana....
 
Recensione
21-06-2018 : DARKRAD
DARKRAD
Prosegue la finora breve carriera dell'act DarkRad, ottimo esempio di rivisitazione particolare e in chiave femminile di alcuni canoni base della musica oscura: dall'ambient all'industrial, passando per sprazzi ethereal e citazioni dal passato. Jana, titolare unica del progetto, parte da sinfonie elettroniche tenui e psicologiche, mai aggressive, giocate su piccoli riferimenti melodici e movimenti allusivi capaci di creare immagini e situazioni correlate almeno in parte col titolo "Heart Murmur", patologia cardiaca che dà il la all'intera opera. Di fatto l'album - il terzo firmato dalla musicista russa - non è....
 
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