Pagina precedente |
Recensione |
27-03-2011 : M.B. / PETER ANDERSSON - HENRIK NORDVARGR BJÖRKK - ERIK JARL |
"S.F.A.G." usciva in origine in formato cassetta nel 1983 per i tipi della leggendaria label inglese Broken Flag. Già ristampato in CD in una versione incompleta e non ufficiale durante gli anni '90, il lavoro viene ora riproposto dalla Old Europa Cafe per la prima volta nella versione integrale, divisa nelle due tracce corrispondenti ai due lati del nastro originario. L'operazione si inserisce virtualmente nel grande lavoro di recupero della prima fase artistica di Bianchi, col senno di poi la più riuscita, ma anche quella che ha insegnato a tanti nomi successivi l'arte di manipolare e decostruire i rumori della.... |
|
Recensione |
27-03-2011 : THOLEN |
Il progetto tedesco Tholen, tenuto a battesimo quattro anni fa proprio dalla Cyclic Law allorché uscì il debut-album "Sternklang", continua la collaborazione con la quotata etichetta canadese, che dà alle stampe il nuovo lavoro "Neuropol". Come è facile immaginare, le sonorità si attestano nei paraggi della dark ambient, con fattezze e movenze tipiche di una torbida colonna sonora. Non a caso il termine 'Neuropol' va ad indicare un'immaginaria città post-apocalittica coabitata da schiavi che popolano zone industriali e piccole elite che hanno il potere, entrambe fotografate nel.... |
|
Recensione |
20-03-2011 : FOLKSTORM |
La Old Europa Cafe recupera un anomalo lavoro di Folkstorm, pubblicato dieci anni fa esclusivamente in formato mp3 e reso disponibile in download per un solo mese, durante il quale furono vendute appena 39 copie. La versione attuale in CD viene rimasterizzata, arricchita di due bonus track registrate nel 2001 ed immessa nella "Archive Series", la 'collana' di pubblicazioni tesa a recuperare le tante tracce perdute della frastornante creatura di Nordvargr. I sette brani originari di "The Culturicide Campaigns" presentano delle fattezze assai omogenee e lineari nella loro furia distruttiva: siamo dinnanzi ad una.... |
|
Recensione |
20-03-2011 : BIONULOR |
Il concetto di 'sound recycling' è alla base dei componimenti di Bionulor, act polacco creato dallo sperimentatore Sebastian Banaszczyk e giunto ora al suo secondo lavoro dopo l'omonimo debut-album pubblicato nel 2009. Riciclare un suono significa servirsi di una fonte audio, manipolarla ed estrapolarne un nuovo brano: è così che prende vita "Sacred Mushroom Chant", utilizzando esclusivamente la voce umana (diversa per ognuna delle cinque tracce), cesellata e rifinita come se fosse una precisa scultura ricavata da un enorme blocco di marmo, facendo a meno di strumenti o suoni aggiuntivi. Le voci non vengono.... |
|
Recensione |
13-03-2011 : MERZBOW/Z'EV |
"Spiral Right/Spiral Left" è un'unione artistica da sogno per ogni patito delle sperimentazioni noise. L'opera era stata pensata e pianificata da vari anni, ma evidentemente solo adesso si sono avute le giuste condizioni per realizzarla, grazie anche all'assistenza tecnico-distributiva della Cold Spring, che ha già supervisionato e prodotto altre collaborazioni simili (si pensi ad esempio al recente split tra Boyd Rice e lo stesso Z'EV). Scendere nella descrizione delle due lunghe tracce, in cui i nostri artisti si avvicendano nelle vesti di compositori e remixer, è quanto di più arduo si possa.... |
|
Recensione |
05-03-2011 : MZ. 412 |
Nel ventunesimo anniversario di esistenza della malevola creatura svedese, la Cold Spring lancia una gradita serie di ristampe dei cinque lavori di lunga durata realizzati come Mz. 412, usciti tra il '95 ed il 2006 dopo due release di culto pubblicate col primigenio moniker Maschinenzimmer 412, datate fine anni '80. Si parte ovviamente con "In Nomine...", primo lavoro col moniker abbreviato, pubblicato dalla Cold Meat Industry nel lontano 1995: il disco che ha consacrato il trio svedese nel gotha delle sonorità più nere ed infernali, consegnando ai Nostri il titolo di inventori del cosiddetto genere 'black industrial',.... |
|
Recensione |
26-02-2011 : THEOLOGIAN |
Dal 2009 ad oggi il progetto americano ha realizzato tre cassette (due delle quali in formato split con, rispettivamente, Wilt e The Vomit Arsonist) e quattro CDr di varia estensione (fra cui la collaborazione attiva con Steve Moore nell'interessante "Into The Uttermost Fields Of Ether"), per la maggior parte pubblicati tramite la Annihilvs. Quest'ultima è una piccola ma attivissima etichetta facente capo a Lee M. Bartow, meglio conosciuto come Leech, nome ben noto ai conoscitori della materia noise, death ambient e industrial in generale, in quanto titolare del quotato e longevo act Navicon Torture Technologies (e già.... |
|
Recensione |
26-02-2011 : MOLJEBKA PVLSE |
L'italiana Greytone aggiunge al suo catalogo un nome d'eccezione come Moljebka Pvlse, drone-project svedese attivo da circa dieci anni e con alle spalle produzioni importanti. "Zojo", sua opera più recente, fu registrato dal mastermind Mathias Josefson a Stoccolma durante gli studi alla Royal Institute of Art, e trae ispirazione dalla notte più lunga dell'anno: un'idea che trova molti esempi affini nell'underground più sperimentale, laddove si cerca di 'fotografare' con suoni e rumori un particolare evento naturale o artificiale. Il punto di partenza dell'intera opera è un reticolo di microfoni atti a.... |
|
Recensione |
26-02-2011 : ATOMTRAKT |
L'austriaco Christoph Ziegler, già noto nell'ambiente per il suo act maggiore Vinterriket e recentemente alla ribalta col side-project Nebelkorona, torna a dar voce ad Atomtrakt, suo progetto secondario inaugurato cinque anni fa, con all'attivo già due album usciti nel 2006 e nel 2009 ed un singolo. La terza fatica vede spostare le direttive dalla notevole dark ambient venata di bellicismi dei precedenti lavori ad un più netto e prevedibile industrial marziale. L'impressione è che si tenti di giocare la carta del genere immediatamente riconoscibile, lasciando le atmosfere più indefinite del passato in favore.... |
|
Recensione |
19-02-2011 : ALLERSEELEN |
Capita di rado di incappare in progetti che migliorano invecchiando, e con Allerseelen ci troviamo dinnanzi ad una di queste rare occorrenze. "Rauhe Schale" continua a proporre la formula che diede notorietà all'act austriaco sul finire degli anni '80: sessioni ritmiche circolari e ossessive dotate di percussioni avvolgenti e motivi ritualistici, ora arricchite da una moltitudine di varianti sonore che confermano una crescita artistica già evidenziata nel precedente "Hallstatt" (2007). Lo spirito 'military-pop' rimane quindi immutato, ma puntualmente migliorato nelle rifiniture e nelle soluzioni, fino a.... |
|
Pagina precedente |