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Recensione
01-08-2013 : SCHATTENSPIEL
SCHATTENSPIEL
C'era attesa intorno all'uscita della settima release di Schattenspiel (recentemente passato da solo-project a duo con l'ingresso in formazione di Lionel Verney, mastermind dell'altro eccellente act teutonico Verney 1826), anche perché questo nuovo album coincide con la terza ed ultima parte di una trilogia iniziata con i full-length "Schattenkrieger" (2010, Ufa Muzak) e "Lichtgestalten" (2011, uscito per la Dead Master's Beat di Jens degli Sturmkind, che cura anche la nuova fatica). Se già in passato avevamo avuto modo di saggiare le qualità di un progetto capace di muoversi con molto più estro....
 
Recensione
01-08-2013 : WUKOWAR
WUKOWAR
Dalle ceneri del duo neofolk russo Ritual Front, ormai da tempo archiviato, sbuca fuori quasi dal nulla il solo-project di Micheal A., che esordisce con questo breve dischetto della durata di un EP per l'ottima label estone Fronte Nordico, in un'edizione limitata di 250 copie (più ulteriori 50 in un package speciale) confezionata in uno splendido cartonato rigido con pregiate lavorazioni ed un poster con testi e crediti infilato in un nastro nero. Maturato a dovere nei Ritual Front (autori di cinque release), l'artista di San Pietroburgo prende ora in mano le redini della propria carriera artistica (facendosi aiutare solo da un paio di....
 
Recensione
26-07-2013 : BEN LUKAS BOYSEN
BEN LUKAS BOYSEN
Smessi i panni spigolosi e cervellotici di Hecq, il sound-designer tedesco Ben Lukas Boysen rivela un animo malinconico che si tramuta in una musicalità triste e minimale, già espressa attraverso un paio di ben accolte colonne sonore ("Infinite Rounds" nel 2007 e "Restive" lo scorso anno). "Gravity" non è però un'altra colonna sonora a complemento di immagini, bensì il primo album vero e proprio firmato dall'autore con nome e cognome, dopo la solida reputazione costruita attraverso un decennio di uscite firmate Hecq. "Gravity", realizzato sia in vinile che nel formato....
 
Recensione
11-07-2013 : LUX INTERNA
LUX INTERNA
Se ci sono voluti ben sei anni affinché la band americana tornasse col successore dell'ottimo "God Is Not Dead For The Birds", ciò sicuramente è stato dovuto anche alla prematura scomparsa del tastierista e membro storico Kevin R. Sweet, che ci ha lasciati nel 2010. Ciononostante il combo guidato dai coniugi Gentzke ha inteso proseguire il proprio cammino artistico, e trovato un accordo discografico con la statunitense Pesanta (dopo la dipartita di quel marchio storico del neofolk che fu la Eis Und Licht, etichetta che scommesse sui Nostri sin dai loro esordi ad inizio millennio), torna finalmente sulle scene....
 
Recensione
04-07-2013 : DÓNIS
DÓNIS
Nato dalle ceneri del progetto Wejdas ed attivo a livello discografico sin dal 1998, Dónis viene da più parti ritenuto come una delle figure-cardine della scena post-industriale lituana, e con "Bars Bars" giunge a quello che è il decimo album di una carriera ricca di realizzazioni. Prodotto ancora una volta da quella Dangus (etichetta di punta del panorama alternativo lituano, fra industrial, folk e rock) che ha accompagnato quasi tutta l'evoluzione di Dónis e confezionato in un superbo digipack a sei pannelli, il nuovo lavoro della creatura del mastermind Donatas Bielkauskas (artista coinvolto in....
 
Recensione
04-07-2013 : IN SCHERBEN
IN SCHERBEN
Uscita riassuntiva per Lars e Maren, in arte In Scherben, duo tedesco scoperto proprio dalla SkullLine cinque anni or sono ed ora riproposto con un disco che raccoglie il meglio dei primi due lavori, "Erlenkönige" del 2008 e "Ostrakon" del 2009, stampati all'epoca dalla medesima label (laddove il terzo album "Dort An Jenem Baume..." usciva nel 2011 per la Lichterklang) solo su CDr in tirature esigue. Suoni e tematiche collocano la band tra i nomi di ultima generazione del neofolk, ispirati da grandi progetti teutonici come Forseti, Sonne Hagal e Dies Natalis. Gli ingredienti sono i soliti: chitarra acustica,....
 
Intervista
27-06-2013 : ARKANE
ARKANE
Di act che, per smania di emergere o per consolidare la propria posizione all'interno della scena di appartenenza, pubblicano uscite a ripetizione ne abbiamo visti a bizzeffe, più o meno in ogni filone della musica a tinte scure... Per contro, esistono molti artisti che non hanno mai spinto per fare dell'attività musicale il proprio lavoro a tempo pieno, vuoi per situazioni personali già ben avviate e da non sconvolgere per una pur affascinante scommessa, vuoi per un realismo che deve far riflettere su quanto in prospettiva rischino di assottigliarsi nicchie di pubblico già adesso non propriamente remunerative sul....
 
Recensione
27-06-2013 : VERNEY 1826
VERNEY 1826
Fra gli svariati act che abbiamo avuto la fortuna di conoscere a fondo e che con la nostra rivista hanno stretto un rapporto di fiducia vi è senza dubbio Verney 1826, progetto tedesco che abbiamo avuto il piacere di trattare a più riprese, l'ultima delle quali lo scorso dicembre in occasione del limitatissimo EP "Quadriga". Accasatosi per l'occasione presso la Lichterklang, l'act guidato da Lionel Verney giunge al traguardo del quarto full-length, realizzato dalla label tedesca in 300 copie: 260 in edizione regolare jewel-case, 40 in una speciale confezione di velluto con bonus-CDr a sei tracce e cartolina scritta a....
 
Recensione
27-06-2013 : PHANATOS with ELINA TERVONEN
PHANATOS with ELINA TERVONEN
Del solo-project dello svedese Fredrik Andresson abbiamo già parlato in due occasioni, e negli anni di attività la discografia di Phanatos, dopo un paio di full-length agli inizi, si è arricchita di una nutrita serie di uscite brevi, disponibili tanto nel formato fisico quanto in download. "Wild As Silent Night" è l'ultima di esse, si avvale della collaborazione della singer Elina Tervonen - anche lei domiciliata in Svezia - e consta di due sole tracce (racchiuse in una spartana bustina trasparente con cartoncino a due facciate), in linea con lo stile neoclassico e piano-based dal taglio filmico che....
 
Recensione
19-06-2013 : STRYDWOLF
STRYDWOLF
Gli Strydwolf, duo olandese attivo ormai dal 2009 e forte di una lunga lista di pubblicazioni, si presentano come neofolkers di quarta generazione (o forse quinta), seguaci del filone germanico più tradizionalista capitanato da gente come Forseti e Sonne Hagal, piuttosto che della prima ondata anglosassone di matrice esoterica. "Aus Alter Zeit" è un album chiave nella carriera della band, considerati i tanti ospiti presenti e le molteplici versioni che la label tedesca SkullLine, vera mentore del progetto, ha messo a punto (oltre alla versione standard, limitata a 375 esemplari, ne circolano altre due dotate di CD....
 
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