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Intervista
07-02-2013 : THE VICTIM'S BALL
THE VICTIM'S BALL
Spostarsi sino agli antipodi delle lande natie e trovare in un altro continente non solo nuove prospettive di vita in generale, ma anche e soprattutto le prerogative giuste per dare una forma compiuta alle proprie idee artistiche: è quanto accaduto a Roberto Massaglia, milanese di nascita ma ormai da oltre vent'anni residente in Australia, terra che ha dato i natali a numi tutelari imprescindibili come Dead Can Dance ed Ikon. La carriera di Roberto inizia a dare i suoi frutti all'inizio del terzo millennio, in principio coi Tankt, ed in seguito coi The Tenth Stage; solo dopo lo scioglimento di questi ultimi nasce The Victim's Ball, la....
 
Recensione
07-02-2013 : DEATH IN JUNE
DEATH IN JUNE
C'è da giurare che i nostalgici del periodo d'oro di Death In June, quelli che rimpiangono i giorni migliori e che male hanno digerito tanto gli ultimi album quanto la caterva di ristampe, edizioni speciali e raccolte di rarità vere o presunte, non partiranno ben predisposti verso una nuova uscita live dello storico act inglese. Eppure questo corposo DVD (oltre quattro ore di materiale), curato dall'ottima label francese Steelwork Maschine in un bel formato digifile completo di poster a due facciate, è realmente il miglior compendio del Death In June in versione live del nuovo millennio, coi suoi tre concerti interi....
 
Recensione
07-02-2013 : ELIN KÅVEN
ELIN KÅVEN
Siamo soliti chiamarli 'lapponi', ma i discendenti diretti di una precisa area all'estremo Nord della Scandinavia chiamata Sápmi, che abbraccia Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia, rivendicano le loro origini di autentici indigeni scandinavi noti come 'Sami'. Il riconoscimento di questa popolazione di antichissime origini ed il suo diritto all'autodeterminazione hanno portato finanche alla creazione di parlamenti Sami (almeno nelle tre grandi nazioni scandinave, ma non ancora in Russia), oltre che ad un attento recupero del proprio inestimabile patrimonio culturale e storico da parte delle istituzioni locali. Premessa geopolitica....
 
Recensione
07-02-2013 : TRINITHOS
TRINITHOS
Il neofolk non è morto. Alla faccia di chi gli vuole male, nasconde i suoi anni, si ricicla, cambia i nomi, ma propone alla fine le stesse coordinate che ne hanno fatto la fortuna. Con tanta chitarra, qualche coro femmineo e un po' di strumenti bucolici (tipo flauti, fisarmoniche, ecc...), il risultato è garantito. In realtà non è così semplice. A quanto detto manca l'ingrediente principale, ovvero la sensibilità che un artista deve mettere per trasmettere sensazioni e emozioni. Questo progetto teutonico Trinithos, giunto con "Zeichnungen" al secondo album (cui si aggiungono un paio di split....
 
LiveReport
26-01-2013 : HEILIGE! TOUR
HEILIGE! TOUR
Le previsioni danno neve per questo giovedì di metà dicembre, ma per chi - come il sottoscritto e l'amico al mio fianco - ancora attende la sua 'prima volta' per vedere Death In June dal vivo, evitarsi la trasferta in quel di Rozzano non rientra fra le opzioni. E proprio verso le 21, poco prima che la serata abbia inizio presso l'ottimo The Theatre (funzionale locale dove già ci eravamo goduti la seconda edizione del bel mini-festival In Folk Noctis), i fiocchi bianchi ci accolgono iniziando a cadere dal cielo... Sono da poco passate le 21 quando gli STARDOM, formazione di casa (precisamente di Milano),....
 
Recensione
26-01-2013 : TERVAHÄÄT
TERVAHÄÄT
Nel recensire "Kalmonsäie", secondo album del duo finnico Tervahäät uscito lo scorso 10 ottobre, avevamo detto di come il terzo full-length "Patria" fosse dato in uscita per il vicino 6 dicembre, e così è stato. Ci ritroviamo quindi già per le mani il terzo capitolo della saga di questo duo, il cui approccio ancestrale alla tradizione folk del proprio Paese, dagli affascinanti tratti mistici e rituali, ha profondi legami con la Terra e da essa trae ispirazione e forza. Grande era stato il passo in avanti fatto segnare con "Kalmonsäie" rispetto al debut eponimo, che....
 
Recensione
13-01-2013 : UNTO ASHES
UNTO ASHES
Dopo il debut eponimo autoprodotto del lontano '97, e segnatamente con la ristampa nel 2000 del seguente "Moon Oppose Moon" (uscito nel 1999 su Dying Time), la carriera dell'act americano è sempre proseguita - salvo che per alcune stampe europee parallele - sotto l'egida della Projekt di Sam Rosenthal, giungendo ora al settimo atto di un sodalizio quanto mai ideale per entrambi. Avevamo lasciato il mastermind Michael Laird nella primavera del 2009 con "The Blood Of My Lady", ove il nostro era rimasto 'orfano' delle preziose voci femminili che da sempre l'avevano accompagnato (quelle di Ericah Hagle e della....
 
Recensione
13-01-2013 : ANGELIC FOE
ANGELIC FOE
Ci sono progetti musicali dalla cui costola nascono altre realtà, creando un effetto a cascata che talvolta finisce per generare inutili cloni del progetto madre. Nel caso degli Arcana non è stato così. In passato il leader Peter Pettersson aveva virato i propri interessi verso un sound più marziale ed industrial-oriented, con una serie di vari progetti collaterali (in particolare Sophia). Tocca ora alla vocalist Ann-Mari Thim mettere su un progetto tutto suo (non il primo, se pensiamo all'ottimo act Seventh Harmonic), insieme al chitarrista e compositore Cristian Ellingsen e al batterista Mattias Borgh. Angelic....
 
Intervista
20-12-2012 : ARCANA
ARCANA
Non necessitano di troppe presentazioni gli Arcana, band svedese sulla cresta dell'onda oscura da quasi vent'anni, sempre fautori di un suono particolare, lontano da catalogazioni prevedibili. Scoperti inizialmente da Roger Karmanik, hanno rappresentato per molto tempo gli alfieri di un'ambient delicata, antica e orientaleggiante, in opposizione con la maggior parte delle band svedesi edite allora dalla Cold Meat Industry, più che mai sostenitrice di un suono industrial duro e tetro. Proseguendo lungo un percorso artistico personale che ne ha sancito sempre più la notorietà, gli Arcana sono approdati alla label canadese....
 
Recensione
20-12-2012 : DERVENN
DERVENN
Sconvolge scoprire come un lavoro dello spessore di "Gwald Roueel" sia rimasto in naftalina per la bellezza di undici anni, e fa pensare a quanti altri gioielli stiano attualmente giacendo chissà dove... Già, perché questo act bretone (la pagina Facebook parla di quartetto) debutta solo ora per l'attenta label israeliana The Eastern Front, ma le note del booklet recitano chiaramente come questi pezzi siano stati registrati, mixati e prodotti fra il 1996 ed il 2001 dal polistrumentista Mazhe Gaël Broquerie e dal cantante - impegnato anche con percussioni e fiati - Thierry "Per-Roje" Jolif (noto per....
 
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