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Recensione
02-06-2023 : RAPOON
RAPOON
Risalente allo scorso dicembre, "Ten Four: Centred Horizons" è una goccia nell'infinito mare produttivo dell'inglese Robin Storey. Il disco è strutturato su quattro tracce di dieci minuti ciascuna, dove le prime due ("A Balanced View" e "Shifting Sands") sono molto simili, basate su tappeti dronici morbidi e ambientali, elaborati con gran gusto melodico. La successiva "Against The Flow" è arricchita da una lieve base tribale su cui viene incastonato un sound soft appena accennato, spostando le coordinate ancor di più verso panorami serafici e tranquilli con venature....
 
Recensione
10-05-2023 : INDALASKA
INDALASKA
Nuovo ritorno, accompagnato dal medesimo e rispettabilissimo stile, per i fratelli Olivier e Frédéric Charlot, nomi di spicco dell'avant-garde contemporaneo, protagonisti in prima persona nel roster del punto di riferimento Zoharum, quanto già rinomati artisti anche tra le nostre pagine, per altrettanti progetti come Maninkari e Sphyxion (rimandiamo i lettori alle nostre rispettive recensioni per eventuali approfondimenti). I fratelli parigini han da sempre infranto i confini delle espressioni artistiche, se si considera che la loro opera si è sempre mescolata con disinvoltura con pittura (il magnifico dipinto....
 
Recensione
16-04-2023 : JEFF GREINKE
JEFF GREINKE
Non è certo un caso che i decani delle sperimentazioni ambientali ed elettroacustiche di più alto lignaggio, da Roach a Wøllo, passando per Serries, Metcalf, Seelig, Stearns etc., finiscano per ritrovarsi tutti sotto il cappello della celebrata Projekt di Sam Rosenthal. Mancava all'appello Jeff Greinke, che approda col nuovo album alla corte della label di Portland dopo ben quattro decadi di attività discografica ed una importante carriera che lo ha visto realizzare musiche per film, spettacoli teatrali e di danza, installazioni artistiche e quant'altro. Con "A Thousand Year Flood", pubblicato nelle 300....
 
Recensione
16-04-2023 : RAFAL KOLACKI
RAFAL KOLACKI
La ricorrente apparizione del nome di Rafal Kolacki sulla scena ambient da più di un decennio è divenuta ormai anche per le nostre pagine una consueta gioia, se si considera quanto la nostra testata abbia già molto documentato con entusiasmo l'opera dell'instancabile musicista polacco, dai suoi svariati e polimorfici progetti, ai mai banali quanto intriganti capitoli solisti, nei quali il Nostro riesce a teorizzare studi sonori sperimentali senza l'incombenza di una certa ortodossia di fondo. Tradotto il titolo alla lettera ("Destino. Le Mille E Una Notte Di Paul Bowles"), è chiaro il territorio battuto....
 
Recensione
02-04-2023 : RAPOON
RAPOON
Uno tra gli ultimi lavori di Rapoon, storico monicker guidato da Robin Storey, "Skulls On The Plains Of Turkey" è sicuramente tra i più elaborati e densi dischi del musicista britannico, relativamente alla sua produzione più recente. I brani riescono ad unire soluzioni diverse, creando un mix di notevole qualità basato su loop circolari (da sempre marchio di fabbrica del monicker inglese), echi di mondi lontani, tribalismi, giri rituali, sontuosi plateau di tromba e basi dense che sostengono in maniera ambientale ed evocativa la scrittura. Svetta nel complesso un mood intimista e riflessivo che genera....
 
Recensione
11-03-2023 : FORREST FANG
FORREST FANG
Nuovo album per Forrest Fang, uscito lo scorso novembre. Come di norma, questo autore genera grandi panorami ambientali partendo sia da mezzi acustici che elettronici, andando ad utilizzare in questo caso alcuni strumenti di area asiatica altamente ricercati e folklorici per ritrattarli col supporto elettronico. Il tutto viene collegato alle "stagioni" in cui gli stati mentali vanno a cambiare, attraversando anche e soprattutto momenti di difficoltà. L'effetto è arioso, spazioso, teso verso panorami ancestrali e lontani che si colorano di mondi sconosciuti, relativi ai toni "asiatici" emessi dagli strumenti....
 
Recensione
11-03-2023 : OLD CASTLE
OLD CASTLE
Avevamo avuto modo parlare di questo collettivo sui generis al tempo dell'uscita del loro secondo album "Welcome To Graceland", e avevamo subito sottolineato l'effetto da "stili incrociati" dovuto alla diversa provenienza e formazione dei tre autori della band: Robin Storey (Rapoon), Robert Pepper (Pas Musique) e Shaun Sandor (Promute). Questo terzo lavoro si presenta da subito più compatto e uniforme, lo stile appare unico e non evidenzia differenziazioni al suo interno, segno di una maturità che mette i tre compositori sulla stessa lunghezza d'onda. I retaggi da kraut music rimangono evidenti in suoni e....
 
Recensione
19-02-2023 : BYRON METCALF & SHANE MORRIS
BYRON METCALF & SHANE MORRIS
Del percussionista dell'Arizona Byron Metcalf, veterano della scena, abbiamo parlato più volte in occasione di alcune fra le sue molte collaborazioni in casa Projekt, come quelle con Steve Roach, Erik Wøllo e Mark Seelig, e stavolta ad affiancarlo troviamo l'esperto compositore ambient e polistrumentista Shane Morris, proveniente dall'Arkansas. In questa loro prima collaborazione, cementata da evidenti affinità sonore, i due mettono in campo, oltre ai synth, un ampio corredo di percussioni (tamburi, campane, gong, congas e tante altre, particolari e dalle più disparate culture) e di fiati (fra cui il caratteristico....
 
Recensione
30-01-2023 : GINTAS K & MICHELLE O'ROURKE
GINTAS K & MICHELLE O’ROURKE
Ci siamo occupati più volte di Gintas K, prolifico artista sperimentale lituano i cui lavori sono spesso tutt'altro che facili da decifrare e ben lontani dal concetto d'intrattenimento, e per questa nuova uscita lo ritroviamo alla corte della Zoharum, affiancato dalla cantante irlandese Michelle O'Rourke. L'occasione era quella di fornire un corpo sonoro alla performance "Sorry Gold", prodotta e diretta da Emily Aoibheann a Dublino, città dove l'inedita coppia artistica ha potuto fare la propria parte in un contesto di reale improvvisazione. Le qualità vocali della O'Rourke le avevamo potute saggiare solo....
 
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30-01-2023 : ERIK WØLLO
ERIK WØLLO
La prima uscita del 2023 per il rinomato e prolifico compositore norvegese è "The Shape Of Time", ennesima pubblicazione targata Projekt in un sodalizio fra l'etichetta ed il longevo musicista che dura dal 2009. Realizzato nel consueto essenziale digipack, il nuovo lavoro dà sfoggio di tutte le caratteristiche tipiche della scrittura di Wøllo, spaziando fra l'ambient e l'elettronica col solito ampio corredo di chitarre (acustiche, elettriche, synth, Ebow...) e macchine, dall'analogico al digitale, sfruttando di quando in quando pattern percussivi che completano a dovere i vari passaggi. Mai realmente oscura,....
 
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