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19-03-2021 : STEVE ROACH |
Usciva lo scorso luglio questo album di Steve Roach, ennesimo capitolo di una carriera costellata da tantissime realizzazioni contraddistinte da una qualità sempre molto elevata. "A Soul Ascends" rimane ancorato allo stile ambient e meditativo dell'autore americano, che si è andato ad affinare col tempo raggiungendo livelli memorabili che lo hanno fatto diventare un maestro del genere. I tre lunghi brani riescono comunque a distinguersi da altre uscite di Roach, grazie ad un connubio sorprendente tra ispirazione e capacità di gestire i suoni ed intessere le melodie. A differenza di tanto materiale simile, ci.... |
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05-02-2021 : STEVE ROACH |
Torniamo alla fine del 2019 per parlare di una delle tantissime uscite di Steve Roach, ormai attestatosi intorno alle 4 o 5 pubblicazioni annue. Il compositore americano continua anche in questo "Trance Archeology" ad esplorare i meandri dell'ambient music, aprendo porte che portano alla space-ambient, ma anche ad una certa psichedelia di marca elettronica, così come verso universi riflessivi cari alla new age, ambito sempre più amato da Roach. Gli otto brani del disco appaiono morbidi e tendono a cullare l'ascoltatore attraverso un viaggio psichico sterminato, tra drones, tappeti semi-sinfonici e armonie perpetue..... |
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05-02-2021 : JOEL GILARDINI |
Usciva lo scorso giugno questo nuovo lavoro dell'autore svizzero Joel Gilardini, noto anche per il progetto Mulo Muto e di solito avvezzo a sperimentazioni elettroniche di stampo ambientale e suggestivo. Non fa eccezione "Tales Of Forsakenness", album nato con l'idea di creare una colonna sonora per luoghi perduti e abbandonati, il tutto sviluppato con mezzi elettronici uniti ad una chitarra baritona accordata con una scala tonale più bassa del normale. L'esito è minimale, fatto di piccoli cenni sonori prolungati, quasi a mimare atmosfere brumose, fotografare luoghi solitari dove gli esseri umani non arrivano.... |
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01-01-2021 : RAPOON |
Album decisamente anomalo per il blasonato progetto dell'inglese Robin Storey, che imbastisce inizialmente queste 9 tracce usando materiale ricavato dalla trilogia Mercury Rising (inaugurata nel 2017 col CD "Sanctus Equinox"), per finire col dar vita ad un lavoro quasi totalmente nuovo. Chi è pratico delle pubblicazioni di Rapoon saprà che in larga parte sono incentrate su loop circolari e toni ondulatori uniformi, aspetto quasi assente in questo nuovo album, dove emergono invece strutture lineari e lievi, fatte di cenni sonori minimali su cui vengono adagiate soluzioni diverse: da percussioni tribali ("Skies.... |
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24-11-2020 : SCATTERFACE |
Il tedesco Chris Techritz non è certo uno sprovveduto, avendo iniziato a comporre musica sin dai 16 anni d'età ed essendo già stato coinvolto in una band prima d'ora (i =fudge=), ma questo suo primo lavoro a nome Scatterface denota un grosso problema di fondo: qual è la direzione che il progetto intende seguire? Perché un conto è avere ampie e disparate influenze, ma ben altra cosa è saperle convogliare all'interno di un preciso sound, altrimenti il rischio è quello di saltare da un genere all'altro senza che vi sia una linea rossa che leghi ed attraversi le composizioni. Che a Chris.... |
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15-10-2020 : CUCURBITOPHOBIA |
Abbiamo incontrato per la prima volta il compositore newyorchese Rob Benny e la musica del suo progetto Cucurbitophobia - nato nel 2018 - esattamente un anno fa, in occasione dell'uscita del suo terzo album "As All Eyes Set Upon You", e dopo un paio di release digitali di minor durata, lo ritroviamo alle prese col suo quarto lavoro sulla lunga distanza. Fervente appassionato di colonne sonore e tematiche horror, il musicista statunitense ha dato vita al suo progetto interamente strumentale proprio per ricreare le atmosfere a lui care, sfruttando principalmente il piano, ma anche percussioni, chitarre, tastiere e campionamenti,.... |
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29-09-2020 : ERIK WØLLO / MICHAEL STEARNS |
Oltre ottant'anni complessivi di carriera è quanto mettono sul piatto il norvegese Erik Wøllo, la cui vasta produzione solista è trasversalmente apprezzata, e l'americano Michael Stearns, rinomato compositore ad ampio raggio celebrato soprattutto per la sua attività nel mondo delle colonne sonore (in particolare a supporto del lavoro di Ron Fricke). Un bagaglio d'esperienza enorme che trova - come suggerisce il titolo dell'album - una convergenza piena e tangibile, in cui i due decani intrecciano synth e chitarre con tutta la classe e la maestria che è lecito attendersi da professionisti così.... |
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08-09-2020 : NIMH & RAPOON |
Nasce in seno all'attività dell'ottima Winter-Light un sodalizio inatteso quanto gradito: quello tra il veterano inglese Robin Storey (Rapoon) ed il prolifico artista nostrano Giuseppe Verticchio (Nimh), insieme in questa release a quattro tracce rilasciata nelle 300 copie dell'essenziale digipack. Un incontro artistico non certo campato per aria, visto che Nimh si era avvicinato alle sonorità tipiche di Rapoon con "Circles Of The Vain Prayers" del 2016, album in cui quegli esotismi tribali cari al progetto dell'ex Zoviet France avevano giocato un ruolo importante. Fra le pieghe dell'ambient mista all'utilizzo di.... |
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19-06-2020 : MARK SEELIG |
Era dai tempi di "Disciple", realizzato in proprio nel 2005 e poi ristampato dalla Projekt nel 2010, che l'americano Mark Seelig non firmava un album in solitaria, avendo collaborato attivamente in lavori firmati assieme ad altri musicisti del calibro di Steve Roach, Byron Metcalf, Sam Rosenthal, Loren Nerell etc... Questa sua nuova fatica, alla quale il succitato Nerell collabora con soundscapes e droni, è proprio l'ideale seguito di "Disciple", in cui Mark si cimenta non soltanto coi fatidici flauti Bansuri di bambù, ma anche con dilruba (il violoncello indiano), violino elettrico, chitarra acustica e canti.... |
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19-06-2020 : PLEXIPHONES |
Attivi già da diverso tempo (il loro disco d'esordio, "News From The Colonies", è del 2011), i tedeschi Plexiphones, dopo ben tre anni, pubblicano "Break In The Clouds", loro terzo album che, fin dal titolo emblematico, suggerisce alcuni cambiamenti all'interno di quello che è il loro stile: se con il precedente "Electric" si viaggiava sulle ali di un corpulento pop intriso di arrangiamenti certosini dove, per merito di una buona produzione, nulla veniva lasciato al caso, in "Break In The Clouds" si preferisce allestire un impianto sonoro che, pur presentando la solita attenzione.... |
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