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Recensione
25-02-2008 : ANIMA MORTE
ANIMA MORTE
Avevamo fatto conoscenza col progetto Anima Morte lo scorso anno, allorquando l'ennesima creazione sonora curata dal capace e versatile artista svedese Fredrik Klingwall (già attivo come solista, con gli ottimi Rising Shadows e con svariati altri act, anche in campo metal) rilasciò il buon vinile 7" di debutto "Viva Morte!". Oggi ritroviamo il progetto allargato a quartetto (attorno a Fredrik si sono infatti riuniti i connazionali Stefan Granberg e quei Daniel Cannerfelt e Teddy Möller già attivi in passato assieme allo stesso Klingwall in gruppi metal quali Flagellation, In Grey e Loch Vostok) ed alle....
 
Recensione
25-02-2008 : BAIN WOLFKIND
BAIN WOLFKIND
La carriera musicale dell'australiano Bain Wolfkind è in continua evoluzione: se anni fa il suo progetto Novo Homo (pubblicato sempre dalla Hau Ruck!) aveva un approccio prettamente elettronico, nel momento in cui questo autore ha deciso di presentarsi al pubblico con un diverso nome d'arte, ha optato per suoni più blues-lounge (erano i tempi di "Music For Lovers & Gangsters" e "Love Letters"). Ma la metamorfosi non ha ancora avuto fine: ne è testimonianza proprio "Wasteland" (terzo EP di Bain, il primo su CD), dato che la musica appare ancor più epurata e scarna rispetto al....
 
Recensione
18-02-2008 : CEREMONY OF INNOCENCE
CEREMONY OF INNOCENCE
Riecco nuovamente sbucare fuori dalle lande austriache il buon Alex W., artista attivissimo tanto con la sua label (quella W.A.R. Productions che pubblica anche il lavoro qui in esame) quanto coi molti progetti nei quali è coinvolto (Elisabetha, Wach, B-Machina), evidentemente affezionatosi in breve tempo alle nostre pagine. Ceremony Of Innocence è il suo progetto di neoclassical dream-pop, come egli stesso ama definirlo, ed in attesa dell'imminente primo full-length (in uscita per la lettone Beverina) possiamo gustarci questo nuovo mini-CDr dalla splendida confezione (zeppa di lavori grafici di ottima fattura, oltre che....
 
Recensione
11-02-2008 : OXYD
OXYD
Dopo un paio di interessanti release pubblicate nel 2005, segnatamente "Deep Core" e "Mysterious Places Of Dead Souls" (quest'ultimo edito dalla nostrana Ars Benevola Mater e realizzato in combutta con Sumad), il duo slovacco formato da Ryby e Lord Sauron (da noi già incontrati per l'altro loro progetto, Disharmony) torna sul mercato con la nuova fatica sulla lunga distanza. Se i primi passi mossi dagli Oxyd hanno svelato una predilezione per le sonorità dark ambient, pur rimanendo distanti dalla tipica accezione del termine (e dal sound dei gruppi di casa Cold Meat Industry, per intenderci), in questa nuova....
 
Recensione
11-02-2008 : CHAMBER - L'ORCHESTRE DE CHAMBRE NOIR
CHAMBER - L’ORCHESTRE DE CHAMBRE NOIR
Ritorna uno dei nomi più ammirati e rispettati in terra tedesca, Chamber - L'Orchestre De Chambre Noir, un progetto che continua ad esplorare con successo il versante cantautoriale di una certa pop-wave di estrazione neoclassica. Marcus Testory, titolare del progetto, anche questa volta è accompagnato da musicisti di tutto rispetto: violinisti, violoncellisti e percussionisti che hanno già lavorato dal vivo con gente del calibro di Jehtro Tull e Deine Lakaien! Il risultato è notevole, perché negli anni la musica si è costantemente evoluta e raffinata, raggiungendo oggi un picco non certo trascurabile;....
 
Recensione
05-02-2008 : VV.AA.
VV.AA.
Questa compilation è stata assemblata da una label che da alcuni anni cerca di esplorare il lato più sperimentale della musica elettronica, toccando tutte quelle peculiarità tipiche di un certo sound ora liquido, a volte tribale, a tratti vicino addirittura ad una certa IDM, ma sempre e comunque ricercato, per veri intenditori. La ventesima uscita del catalogo DiN raccoglie le varie sensazioni sopraccitate, attraverso diciotto passaggi che portano la firma di Subsonic Experience, Reuter/Boddy, DbKaos, Robert Rich, ARC e Wöstheinrich: musica che trasmette leggere pulsazioni, un trip verso una nuova galassia, fatta di....
 
Recensione
28-01-2008 : DER BLUTHARSCH
DER BLUTHARSCH
"The Philosopher's Stone" segna per Der Blutharsch il punto di non ritorno, il cambiamento definitivo. Se già con il precedente "When Did Wonderland End?" (2005) le nuove direttive rock di Albin Julius erano evidenti, ora non abbiamo più nemmeno la speranza di un ritorno al passato. Con tutto il rispetto che posso avere per le scelte artistiche di un autore, penso che quando si mantiene un nome (Der Blutharsch, nella fattispecie) che ha fatto la storia di una corrente musicale, oltre ad avere il coraggio e la forza di cambiare genere, homepage del sito ed altre minime cose, ci vorrebbe soprattutto....
 
Recensione
20-01-2008 : LEANDRA
LEANDRA
Non è poi così strano, a pochi mesi dall'esplosione commerciale del fenomeno Emilie Autumn, ritrovarsi una redazione letteralmente invasa da laccate ed ipercurate release amorevolmente suonate, prodotte e confezionate da giovani e conturbanti artiste, tutte racchiuse nei propri mondi immaginari, emotivamente fragili e predisposte a stupire un pubblico come quello 'dark', talvolta molto più che esigente nei confronti del gentil sesso, con una formula ormai collaudata fatta di colori ed abiti vistosi ma pur sempre cupi, melodie agrodolci, quintali d'introspezione e scenografie da favoletta dark post-contemporanea. Qualcuno,....
 
Recensione
29-12-2007 : VV.AA.
VV.AA.
David E. Williams è un autore che si ama o si odia, mai facilmente collocabile all'interno della scena underground è amato all'eccesso da alcuni musicisti (si veda ad esempio quanto rilasciato recentemente da Lloyd James nell'intervista pubblicata sulle nostre pagine), da altri perfettamente snobbato. Rimangono i fatti: Williams ha anticipato quella vena pop/noir che si è affermata definitivamente solo negli ultimi anni, pur mantenendo sempre uno stile da cantautore che l'ha reso una voce fuori dal coro e un esempio da seguire. Rodolfo Protti della Old Europa Cafe decide dunque, in modo perspicace, di dare alle stampe un....
 
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29-12-2007 : STEVE MOORE
STEVE MOORE
Gli appassionati dello 'sci-fi prog' prettamente strumentale di certo già conosceranno il progetto Zombi, duo di Pittsburgh che negli ultimi tre anni si è imposto fra i seguaci di tali sonorità con ben cinque release. Steve Moore altri non è che uno dei due componenti del succitato progetto, e questo suo debutto come solista (che giunge dopo un demo-CD eponimo datato 2003) sposta le coordinate stilistiche verso un suono più synth-oriented rispetto a quanto fatto con la denominazione Zombi. "Introduction" è un incipit a base di ambient cosmica marchiato a fuoco dal maestoso uso del moog,....
 
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