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Recensione
09-07-2023 : LA MACHINE
LA MACHINE
Dopo l'EP eponimo d'esordio di fine 2022, il progetto creato da Pierre Pi (Komplex, Position Parallèle, Communication Zéro) ed Éric U0 (Celluloide, Thee Hyphen, Signal/Bruit) torna con un'altra uscita di breve durata, che come si evince dal titolo è imperniata sulla cover del classico italo-disco per eccellenza firmato nell'83 dai Righeira. Racchiuso nella confezione digisleeve, il dischetto si apre con la suddetta cover, coi due esperti francesi che rileggono la storica hit del duo torinese nel loro classico stile electropop analogico, retrò e minimale, donando un tocco più algido e meccanico ad una....
 
Recensione
18-06-2023 : ZOODRAKE
ZOODRAKE
Chi ha imparato a conoscere le grandi abilità, il talento e la classe innata di Hilton Theissen, soprattutto col suo unico album coi Seadrake e coi due successivamente realizzati come Zoodrake (ed anche recentemente nei The Joke Jay), sa bene come il poliedrico cantante, chitarrista e produttore tedesco di origini sudafricane sia un artista di livello superiore rispetto alla stragrande maggioranza della concorrenza in ambito synthpop. Un fuoriclasse, dotato non soltanto di un'ottima e versatile voce, ma anche della capacità di scrivere grandi canzoni, come ampiamente dimostrato in particolare nel corso degli ultimi cinque anni,....
 
Recensione
02-06-2023 : SCENIUS
SCENIUS
Non ha affrettato i tempi il duo di Leeds, che saggiamente torna con l'atteso secondo album - rilasciato in un essenziale digipack - a circa due anni e mezzo dal positivo esordio sulla lunga distanza "Enough Fears". A dispetto della giovane età del progetto, il produttore britannico Steve Withfield ed il cantante francese Fab Nau rappresentano due figure navigate della scena (il primo ha lavorato finanche con Cure, Mission e Yann Tiersen, mentre il secondo incide dischi con svariati act sin dai primi anni '90) che ben conoscono la materia come le sue malizie, nello specifico quel synthpop esplicitamente vintage che tanto deve....
 
Recensione
10-05-2023 : CULT WITH NO NAME
CULT WITH NO NAME
Quella del duo londinese - di ritorno con l'undicesimo full-length - è una formula ampiamente collaudata e consolidata che corre agilmente su binari ben precisi, e che non perde colpi quando la storica e blasonata collaboratrice Kelli Ali non è della partita, come in questo caso. A poco meno di due anni dall'eccellente "Nights In North Sentinel", Erik Stein e Jon Boux tornano a deliziarci col loro synthpop minimale, educato e raffinato, leggero sì, ma con intelligenza e spessore emotivo. Realizzato in un pregevole cardboard contenente poster coi testi, lenti d'ingrandimento per meglio leggere i medesimi e link....
 
Recensione
08-01-2023 : BALTES and ZÄYN
BALTES and ZÄYN
Chi di progetti paralleli ne ha sentiti tanti, sa bene come questi non siano automaticamente sinonimi di qualità, a dispetto dei nomi altisonanti che vi possono essere coinvolti. C'è che si arena nelle medesime sonorità del proprio act principale, chi si lancia in generi che avrebbe fatto meglio a non toccare affatto, chi si dedica a stili differenti in maniera tragicamente scolastica e via dicendo, ma nessuno di questi è il caso di Steve Baltes e di Lucian Zäyn, artisti mossi da comuni passioni che, nonostante il differente vissuto (il primo, che abbiamo apprezzato nei validi Arctic Sunrise, è tedesco,....
 
Recensione
26-12-2022 : HIDDEN SOULS
HIDDEN SOULS
Quattro anni dopo il positivo impatto sulla scena col debut album "The Incorruptible Dream", il trio synthpop argentino torna per l'atteso follow-up con un rinnovato bagaglio d'esperienza, tradottosi ora in una maggior consistenza sotto ogni aspetto. Apprese le malizie che elevano la caratura di una canzone, i tre hanno saputo alzare l'asticella in fatto di arrangiamenti, produzione, scrittura e singole performance, salendo di livello sulla scia di un'accresciuta maturità. Poche - pur nell'ora abbondante di durata - le puntate verso lidi future-pop dal beat più ballabile, segnatamente con l'incisiva opener "I Was....
 
Recensione
11-12-2022 : SAFT
SAFT
Dal ritorno in pista nel 2015, dopo lo scioglimento nel dicembre 2000, il quotato act svedese - ormai condotto unicamente da Carl Steinmarck - ha viaggiato speditamente, giungendo ora (a circa tre anni e mezzo dal precedente "Allting Har Ett Slut") al terzo album dal rientro sulle scene, cui si sommano i due di fine anni '90, quando Saft era ancora un trio. Sempre sotto l'ala protettrice di quella Progress che ne ha patrocinato il ritorno, Carl prosegue nel solco ben tracciato nell'arco di un'intera carriera all'insegna di un synthpop melodico ed ottantiano dal taglio squisitamente "pop", perfezionato passo dopo passo con....
 
Recensione
07-11-2022 : UNROYAL
UNROYAL
"Mainstream", debutto sulla lunga distanza per il duo svedese Unroyal, usciva tre anni fa su etichetta ORD lanciando buoni segnali che, senza dubbio, sono stati captati anche dall'attenta e puntuale Progress, che è infatti divenuta la nuova casa del progetto, e che ne dà ora alle stampe l'atteso ritorno in un bel digipack completo di booklet (limitato a 500 esemplari numerati a mano). Più maturi in ogni aspetto della loro creazione, Adam Olofsson ed Henrik Oja tornano con dieci tracce all'insegna di un electropop ottantiano romantico e melodioso, sempre ben attento a non scadere nel mieloso, ben sorretto....
 
Recensione
13-06-2022 : XENTURION PRIME
XENTURION PRIME
A poco più di un anno da un lavoro particolare come "Signals From The Abyss", che differiva dagli album regolari del duo svedese/norvegese per la sua struttura da (splendida, e valsa un Grammy alternativo in Svezia) soundtrack Sci-Fi, XP torna con l'atteso quarto full-length, sempre e rigorosamente per quella Progress Productions che già aveva dato asilo ai Nostri nei panni dei Code 64 (questi ultimi redivivi, e di cui Hans fa ancora parte). Ed è un ritorno coi fiocchi quello che vede l'act scandinavo in un eccelso e invidiabile stato di forma, oggi più che mai abile ed esperto nel miscelare col giusto....
 
Recensione
13-06-2022 : APRÈS LA NUIT
APRÈS LA NUIT
Dopo un paio di singoli digitali introduttivi, il duo franco/americano formato da Richard Abdeni (Les Anges De La Nuit) e da Marilyne B giunge all'esordio sulla lunga distanza, patrocinato dalla tedesca Echozone. Il progetto nasce a seguito della prematura scomparsa del fratello minore di Richard (del quale Marilyne era la migliore amica), come a voler esorcizzare la dolorosa perdita attraverso un electropop dal taglio romantico e dal groove moderato. Nobili intenzioni, purtroppo non supportate da una prova degna di nota: se l'elettronica risulta spesso e volentieri monocorde e troppo leggera, ancor peggio fa la parte vocale, con le voci dei....
 
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