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Recensione
26-09-2021 : BIO
BIO
Non è facile per chiunque non sia russo accostarsi all'arte dei BIO (ex Biokonstruktor), fondati nel lontano 1990 da Alexander Yakovlev (voce, tastiere e percussioni elettroniche) e presto divenuti un duo con l'ingresso di Olga Voskonyan (tastiere e cori). Non lo è perché l'uso della lingua russa, sia nei cantati che soprattutto nell'impiego del solo cirillico per titoli e crediti, non permette a chi non conosce tale linguaggio di fruire appieno della sfera concettuale, sebbene all'interno dell'esiguo booklet vi sia almeno una introduzione di massima ai contenuti lirici. Ma i BIO assorbono dalla tradizione russa anche....
 
Recensione
12-09-2021 : SCARLET SOHO
SCARLET SOHO
Lo scorso novembre, quale degna celebrazione di vent'anni di carriera, gli inglesi Scarlet Soho hanno dato alle stampe questa corposa raccolta dei loro migliori brani e delle varie rarità sparse nel tempo, trovando nella russa ScentAir - che produce il doppio CD in 300 esemplari - il giusto partner commerciale per l'operazione. Oltre due ore in compagnia dell'ex trio di Southampton (ora un duo, col frontman James Knights e la bassista Amy Brown rimasti a tenere il timone), la cui formula ha sempre saputo coniugare con freschezza e personalità l'electropop e la new wave, legando le varie componenti - le abilità vocali del....
 
Recensione
12-09-2021 : GENETIC VARIATION
GENETIC VARIATION
Quello avvenuto sul finire dello scorso ottobre con "Fortress Of Solitude" è stato davvero un ritorno inatteso per il progetto del greco Morrigan De Veil, arrivato a distanza di oltre sedici anni dal valido e promettente debut album "Reset.Your.Imagination". Grazie alle attenzioni dell'attivissima ScentAir, che pubblica il disco in 300 esemplari, il polistrumentista e cantante ateniese torna sulle scene mostrando un invidiabile stato di forma, evidente sin dall'iniziale "You Walk Away", che ribadisce come l'elettronica di GV sia tangibilmente influenzata da certo goth-rock di scuola Sisters Of Mercy, al....
 
Recensione
31-08-2021 : TRANSCENDENT 7
TRANSCENDENT 7
Ritroviamo sempre con piacere le uscite della ScentAir, con la quale torniamo allo scorso ottobre, allorquando la label russa pubblicava l'album d'esordio di Transcendent 7, progetto solista del texano Matthew Willis (già attivo in passato coi Provision e tuttora con gli Splendor Projekt). Una carriera che prosegue all'insegna del synthpop anche in questa nuova avventura per Matt, che nelle dieci tracce di questa opera prima mostra tutta la propria esperienza ed un innegabile amore per un approccio melodico raffinato, evidente sin dall'opener "One By One, We Fall", che echeggia certe cose degli Apoptygma Berzerk. Coadiuvato....
 
Recensione
29-07-2021 : CULT WITH NO NAME
CULT WITH NO NAME
I più fini cultori delle forme più eleganti della cosiddetta "musica oscura" saranno indubbiamente legati al duo britannico formato dal cantante/tastierista Erik Stein e dal tastierista/pianista Jon Boux, che esordì nel lontano 2007 e che giunge ora al suo decimo album, a circa due anni dal precedente "Mediaburn". Realizzato dai due anche stavolta attraverso il proprio marchio e confezionato in un bel cartoncino fustellato comprendente poster coi testi, kit per costruirsi il jewel-case e link per ulteriore materiale in download, il nuovo lavoro del "culto senza nome" prosegue nel solco di....
 
Recensione
05-06-2021 : PISTON DAMP
PISTON DAMP
Quella del duo danese/norvegese composto da Truls Sønsterud e da Jonas Groth (fratello del più noto Stephan, leader di quegli Apoptygma Berzerk di cui lo stesso Jonas è membro nei live) è una storia che parte da lontano, e precisamente dal 2000, ma pause ed impegni hanno impedito ai PD di fare il loro ingresso ufficiale sul mercato discografico sino ai giorni nostri. Lo scorso ottobre l'act scandinavo ha iniziato a farsi largo nella scena, rilasciando il primo di tre singoli digitali che hanno fatto da degna introduzione al debut album, che finalmente vede la luce grazie alle attenzioni della Sub Culture di Per....
 
Recensione
16-04-2021 : THE STIR FRY POP STAR
THE STIR FRY POP STAR
Scommessa curiosa e comunque intrigante quella della ScentAir, che pesca in quel di Londra il poliedrico Ryan Wilson, qui al debutto ufficiale - uscito lo scorso settembre - della sua creatura dopo essersi fatto le ossa in svariati gruppi dei generi più disparati. Esperienze trasversali che si riflettono nella scrittura del mastermind britannico, giacché per The Stir Fry Pop Star il synthpop è la base di partenza per sviluppare un suono più indie/pop che si slega dalle dinamiche tipiche del pop elettronico a tinte scure, tanto nei suoni e nei cantati quanto nelle influenze e nei risultati. Ryan ammicca senza mai....
 
Recensione
19-03-2021 : NNHMN
NNHMN
Quella del progetto berlinese è una storia che parte una decina di anni fa col monicker Fuka Lata, poi mutato in Non-Human Persons e infine ridotto a NNHMN in tempi recenti, nei quali la singer polacca Lee e Michal Laudarg hanno intessuto un legame importante con la Zoharum, etichetta che nel 2019 aveva curato l'edizione in CD e box-set del primo album "Church Of No Religion", per poi ristampare nel 2020 anche l'EP "Shadow In The Dark". Proprio quest'ultimo titolo aveva rappresentato il vero punto di svolta per il duo, che già col suddetto primo full-length aveva implementato il ritmo e preso le distanze....
 
Recensione
08-03-2021 : ART NOIR
ART NOIR
Il destino non è certo stato clemente col tedesco Jan Hendrik Weber, ex tastierista dei disciolti Impressions Of Winter al quale, nel 2015, è stata diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica. Munitosi di un dispositivo di comunicazione oculare e supportato nelle fasi produttive da Thomas Navas (Lost In The Void) e Stefan Vesper (In Strict Confidence, Steve Dragon), il musicista di Stoccarda è riuscito ad ultimare il terzo album del suo progetto, atteso sin da quando "Silent Green" uscì nell'estate del 2009, facendo registrare un cambio di passo nell'electro-ambient del progetto grazie al supporto....
 
Recensione
08-03-2021 : KASPER HATE
KASPER HATE
Fedeli alla loro cadenza pressoché annuale, lo scorso luglio i tedeschi KH hanno rilasciato il sesto album, come sempre sotto l'egida della russa ScentAir. Con "Violent Violet" il duo di Amburgo prosegue spedito nel solco di quel synthpop spiccatamente retrò e minimale già sperimentato in lungo e in largo nelle precedenti cinque uscite, mantenendo salda la barra senza inattese virate e specificando a chiare lettere come siano stati usati vari effetti per la voce, ma non il tristemente noto auto-tune. È dopo l'interlocutoria "Anti-Love" che il disco entra nel vivo, sfoderando quel tipico groove....
 
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