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Recensione
08-09-2008 : THE BEAUTY OF GEMINA
THE BEAUTY OF GEMINA
Romantico e decadente come l'autunno oramai alle porte, il secondo full-lenght della band svizzera circoscrive in 16 tracce tutti i toni ed i colori della desolazione introspettiva, il forte sapore amarognolo della solitudine. "A Stranger To Tears" è un tripudio di nuance malinconiche con la prerogativa su tutte di avere una caratteristica predominante, l'agrodolce sapore delle calde giornate d'autunno all'imbrunire quando il vento fresco accarezza il volto come una madre, un'amica, un'amante. L'elettronica, ora vivace su rimandi Rotersand od Assemblage 23, si oscura con le note care alla darkwave di migliore annata. Da....
 
Recensione
08-09-2008 : TEARWAVE
TEARWAVE
Sam Rosenthal e la Projekt: oltre venti anni fa avremmo scritto Ivo e la 4AD, perchè così simile è la voglia di aprirsi al nuovo, su progetti che con delicate atmosfere oniriche creano la propria arte. Aggiungo, per fortuna, che un'eredità così fondamentale non si è persa, ma ha proseguito come brace a mantenere il fuoco acceso accasandosi principalmente negli States. Compagni di scuderia di Autumn Grey's Solace e Black Tape For A Blue Girl, i Tearwave - dopo il debut eponimo uscito solo un anno fa sempre per la Projekt - sono chiamati alla prova di maturità, e la superano senza creare una....
 
Recensione
18-08-2008 : JABBERWOCK
JABBERWOCK
Un nuovo punk vive, mutato ma solido, l'elettronica unita alle chitarre distorte ed acide dense di pulsazioni psicotiche ed ossessive. Nell'universo Jabberwock la voce femminile di Lena vive di costanti toni urlati e campionati, una voce che tra la folla cerca spazi, campionata e tecnologica ma umana. Singolare produzione questo full-lenght di debutto per Jabberwock, quattro musicisti francesi che tra sonorità punk/electroclash e minimalismi IDM (Aphex Twin è captabile nella schizofrenica ricerca sonora) creano un piccolo manifesto musicale di arte contemporanea e concettuale, nervosa ed isterica. Già citata la voce....
 
Recensione
04-08-2008 : CHARLES DE GOAL
CHARLES DE GOAL
Come tante altre band francesi, anche i Charles De Goal, nonostante 28 anni alle spalle d'esistenza artistica, hanno sempre avuto difficoltà manifeste ad allargare i propri orizzonti oltralpe. Tipicamente transalpina la contaminazione sonora, che se da una parte arricchisce il sound, dall'altra corre il rischio di spiazzare l'ascolto. Pochi nomi francofoni si sono radicati, nonostante la variegata proposta: se da una parte le offerte più inerenti all'ambient hanno avuto risposte di pubblico, quelle più allineate con sonorità post-punk o peculiarmente goth-wave si esulano da sempre nella speculare rivalità....
 
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04-08-2008 : 25MEN
25MEN
Sappiamo poco o nulla di questo combo con base operativa in Sud America, creato da quel James Ray che fece parte di storiche formazioni britanniche quali Gangwar ed i The Sisterhood di Andrew Eldritch, e che esce ora con un debut album disponibile anche in Europa grazie alla licenza acquisita dalla label transalpina D-Monic. "The Dancing Wu Li Masters" è un lavoro che ondeggia tra psichedelia goth-oriented (con qualche velato riferimento ai Fields Of The Nephilim) ed atmosfere di chiara matrice sperimentale, come testimoniato da alcuni brani davvero criptici e lontani dalla forma-canzone vera e propria. "Between....
 
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04-08-2008 : BLIND BEFORE DAWN
BLIND BEFORE DAWN
Dieci anni di presenza ed un unico full-lenght all'attivo è una produzione un po' gracile: "Breaking The Haloes" è l'ennesimo di una serie di EP prodotti dal duo inglese, le notizie fornite segnano l'autunno come periodo d'uscita di un nuovo mini-album, mentre il 2009 prevede un singolo che forse anticiperà l'uscita del secondo full-length. Le tante presenze in varie compilation (anche a mò di tributo, come nel caso di Yazoo) denotano la tendenza prevalentemente dance di Davi Lovatt (fondatore di Blind Before Dawn dopo la sua uscita dalla band Sorrow Of Isis) e David 'Alice' Novan. Nonostante la musica di....
 
Recensione
28-07-2008 : VV.AA.
VV.AA.
Qual è la prerogativa necessaria per inquadrare il post-punk come genere, i suoi rami derivati, le sue plurime sfaccettature? Sicuramente la chitarra elettrica, la batteria, a volte le tastiere, ma su tutto il protagonista è il basso: sono fondamentali i giri strutturati da questo strumento, che funge da struttura portante per band che gravitano tra batcave e death-rock. In ogni caso i figli legittimi di Joy Division, Christian Death o Banshees proprio nel basso esaltano la musicalità, perché dà corpo oscuro alla musica e supporta momenti a volte statici, dando atmosfere che senza la sua presenza (o se....
 
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21-07-2008 : VIELE BUNTE AUTOS
VIELE BUNTE AUTOS
Cresciuta come un cespuglio in un bosco popolato da sequoie, Viele Bunte Autos era una band austriaca che proponeva il suo sound nel periodo in cui regnava la terra d'Albione ed i suoi colossi. Era il periodo del boom di Siouxsie, Cure, New Order, Bauhaus, momento difficile per imporre la propria musica in un contesto che vedeva regnare la wave ed il post-punk inglese su tutti. Ottima l'idea di Klanggallerie di riproporre quindi un album-retrospettiva che allarghi in maniera filologica lo spettro sonoro degli anni 80, rivalutando band che non hanno avuto i riflettori meritati. Così le 14 tracce di "Jetz Komme Ich", composte....
 
Recensione
14-07-2008 : TRANSIT POETRY
TRANSIT POETRY
Terzo episodio della tetralogia dedicata ai quattro elementi, "Evocation Of Gaia" vede protagonista la Terra, l'elemento associato al nord, il pragmatismo, le radici. Già la copertina dell'album è un inno visivo al ciclo della vita, al suo naturale decorso, fatto di morte perché sia vita, di grazia e potenza, nel suo struggente sentore di morte prossima per la fragilità di foglie oramai cadenti dai rami, nell'esplodere di colori tra il rosso e l'arancio di un tramonto senza tempo e la grazia del pettirosso in primo piano. Forte è il messaggio che le liriche di Sascha Blach (protagonista pure del....
 
Recensione
07-07-2008 : DIE PERLEN
DIE PERLEN
Innegabilmente la copertina del disco ed il booklet ricchissimo di foto possono fuorviare chi, non ascoltando la musica dei Die Perlen, potrebbe lasciarsi andare a facili conclusioni stilistiche riguardanti il duo di Norimberga. Istantanea sarebbe quindi l'associazione con i Dresden Dolls, stesso gusto per il cabaret stilistico, l'atmosfera ironica creata dal binomio look-mimica facciale, l'essere un duo maschile-femminile. Conclusione mai stata più affrettata: bisogna andare oltre ed ascoltare il disco per rendersi immediatamente conto che i Die Perlen non sono la risposta teutonica (che in ogni caso, culturalmente, sarebbe legittima)....
 
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