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Recensione
19-05-2017 : STEVE ROACH
STEVE ROACH
Parte della triade uscita alla fine del 2016, "Painting In The Dark", uscito per la Timeroom Editions dello stesso Roach, torna a proporre le sospensioni fumose ed umbratili che hanno fatto il successo dell'artista californiano all'epoca in cui nessuno concepiva l'elettronica in maniera così astratta ed impalpabile. Concept che esplora la confluenza tra trame, tonalità, astrazioni soniche, continuità e spazio con una serie di sei tracce-dipinto scaturite dall'artista durante le ore notturne passate nel suo studio di registrazione, si compone di soundscapes eterei ed allungati, ispirati dalle luci basse nella....
 
Recensione
19-05-2017 : ION & SOPHUS
ION & SOPHUS
Progetto gestito dal russo Sergey Suhovik (già noto nelle vesti di Exit In Grey), Ion And Sophus è in sonno da anni e questo "Love Of One" veniva registrato nel lontano 2008 grazie a field recordings ricavate nell'area del Mar Nero. Mai stampato prima d'ora, l'album si divide in due lunghe suite che mirano ad un effetto rilassante, strappando alla natura e all'elettronica i mezzi necessari per distendere mente e corpo. I pezzi hanno un assemblaggio molto semplice basato sulla sovrapposizione di alcuni rumori reali (sciabordìo del mare, cinguettìi), uno o due temi dronici lineari e l'aggiunta momentanea di....
 
Recensione
29-04-2017 : RARA
RARA
Nato nel 2015 come progetto solista del polacco Rafal Skonieczny, Rara giunge ora alla sua seconda fatica diventando una sorta di one-man-band a cui prendono parte anche Michal Pszczólkowski e Mikolaj Zielinski, oltre ad un paio di vocalist d'eccezione. "W//\TR" continua e conclude il tema avviato nel debut "Planet Death Architecture" contornato da un velo di ricercato mistero. Dal punto di vista sonoro si ha un crocevia di stili, suggerito anche dalla capacità dei nomi coinvolti a suonare molteplici strumenti, passando abilmente da un'ambient emozionale a derive post-rock, fino a ballate soffici. Il maestoso....
 
Recensione
21-04-2017 : RAPOON
RAPOON
La grande operazione di ristampa della discografia di Rapoon, avviata dalla label polacca Zoharum, ha proposto alcuni mesi or sono (nel settembre 2016) il recupero di "The Kirghiz Light", album uscito nel 1995 per i tipi della storica Staalplaat e da allora mai ristampato. Come da copione, anche in questo lavoro Robin univa strumenti e partiture elettroniche, nonché campionamenti atti a ricreare la tipica atmosfera à la Rapoon dove mistero, tribalismi e loop vengono sapientemente intrecciati. Il titolo stesso rimanda ad ambientazioni orientali e paesaggi naturalistici relativi ad un'Asia visionaria e sognata, tematica....
 
Recensione
18-03-2017 : JAMES BATTY
JAMES BATTY
Uscita molto particolare per la russa Frozen Light questo "Sanctuary (Overtones And Deviations)", debutto del giovane pianista e compositore londinese James Batty rilasciato a maggio dello scorso anno, in netto contrasto con le altre proposte più aggressive in scuderia come quelle di Zoloft Evra, Winterblood o Moloch, per citarne alcune. Lavoro complesso e ricercato nel suo seppur minimale ed evocativo dipanarsi, una commistione di pulito ambient pianistico e sintetizzatori cupi ed ostici nella maggioranza dei casi, che ha richiesto tre mesi di registrazioni nei quali Batty ha lasciato scorrere le proprie idee e concetti....
 
Recensione
08-03-2017 : 7JK
7JK
Quattro anni e mezzo dopo averci positivamente colpiti con la sorprendente collaborazione che generò l'album "Anthems Flesh", il violinista britannico Matt Howden/Sieben ed i polacchi Job Karma replicano con "Ride The Solar Tide", follow-up che testimonia come tale progetto non fosse destinato ad un solo fugace passaggio. Stavolta però i due membri di Job Karma debbono essere stati discordi riguardo alla partecipazione, tant'è che al fianco del buon Matt vi è il solo Maciek Frett, mentre Aureliusz Pisarzewski ha scelto di non essere della partita. Una defezione tutto sommato relativa, visto che....
 
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08-03-2017 : FAKE CATS PROJECT
FAKE CATS PROJECT
Dopo una manciata di EP rilasciati durante il 2015, questo trio russo decisamente fuori da ogni schema e stilema approda al suo primo lavoro sulla lunga distanza nell'aprile del 2016 grazie alla conterranea Frozen Light. Ispirati da formazioni avanguardistiche ed estremamente sperimentali quali Captain Beefheart, The Residents o Renaldo And The Loaf, i Fake Cats Project, qui accompagnati anche dal trombettista Konstantin Sukhan, mettono in atto una decostruzione sonora con tutti i crismi nella quale strumenti della tradizione folk come trombe, fisarmoniche ed altri più comunemente utilizzati vengono sbrigliati da ogni legame tonale o....
 
Recensione
07-02-2017 : B.ASHRA
B.ASHRA
Basandosi come sempre sui principi dell'ottava cosmica, il progetto B.Ashra prosegue la sua applicazione tonale su aspetti contingenti, che spaziano dalla mente umana per arrivare ad influenze su eventi naturali. Questo "Venus Meditation" va a fare il paio con il CD "Om Meditation" del 2009, anch'esso proteso verso stadi meditativi creati sfruttando sequenze armoniche minimali. Il nuovo lavoro prende vita dal pianeta Venere, dai suoi significati ancestrali e storici, nonché dal suo posizionamento planetario che ha una precisa corrispondenza nella teoria tonale cosmica. Da qui viene sviluppata un'unica immensa....
 
Recensione
07-02-2017 : STEVE ROACH
STEVE ROACH
Il 2016 oramai lasciato alle spalle consta di almeno nove lavori a nome Steve Roach, alcuni dei quali hanno trovato posto su queste pagine a suo tempo con largo consenso. Il trentacinquesimo anno di attività del pioniere californiano continua ad essere celebrato con uscite su uscite, che vanno ad accatastarsi sulla marea di quelle precedenti. Tra queste anche "Shadow Of Time", ovviamente sempre prodotto dalla Projekt di Rosenthal, lavoro uscito ad agosto e composto da tre lunghe tracce crepuscolari e sospese, un ritorno al classico stilema di Roach fatto di synth allungati e creatori di mondi sonori astratti che elevano i....
 
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07-02-2017 : VLIMMER, OCEANEER
VLIMMER, OCEANEER
Al nome Vlimmer, solo-project del talentuoso musicista berlinese Alexander Leonard Donat con all'attivo cinque EP, si affianca per questa particolare release quello di Oceaneer, ossia la pianista Oneechan Nanashi, al suo esordio assoluto nel mercato discografico. L'unione d'intenti dei due si concretizza in questo nuovo EP, commercializzato dalla canadese Paracelsian in un minimale slimcase di diversi colori in soli 50 esemplari. Minimale non soltanto nella confezione (comunque completa di testi), ma soprattutto nei contenuti, visto che in gioco vi sono solamente la voce di Alexander ed il piano di Oneechan. Quello di "Meerheit"....
 
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