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Recensione
13-04-2015 : LOCUST
LOCUST
Locust è, in realtà l'emanazione del polistrumentista e compositore Mark Van Hoen. Come tutti gli artisti orbitanti introno al pianeta dell'elettronica più sperimentale, anche Mark disperde il suo talento in numerosi progetti e collaborazioni, su tutte quella ormai conclusa con i seminali Seefeel. In Locust, tuttavia, Mark sembra concentrare le sue energie migliori. Rifacendosi ai grandi maestri della musica elettronica anni '70, ma dotando le proprie composizioni di un tocco personale e originale, Mark esplora con la propria musica mondi che gli altri protagonisti della scena elettronica non riescono ad evocare. I suoi....
 
Recensione
13-04-2015 : FORREST FANG
FORREST FANG
Ambizioso come non mai il progetto giapponese Forrest Fang, nato nei lontani anni '80, che prosegue il suo personale discorso all'interno dell'ambient music con un lavoro che unisce ancora una volta elettronica e strumentazione. L'approccio compositivo mantiene intatto lo stampo primigenio della scena minimal americana (La Monte Young, Terry Riley), basata su cascate sonore e flussi di tonalità continue che creano un ipnotico e sconfinato mare audio, solo variato dall'uso di distese sintetiche che ricordano in parte le ultime composizioni di Steve Roach. Le tele vengono poi dipinte con una pluralità sterminata di strumenti....
 
Recensione
13-04-2015 : EXPO '70
EXPO '70
La terza fase del progetto di Justin Wright aka Expo '70, cominciata con "Closet Full Of Candles" del 2013, vede l'artista americano affiancato ad altri due musicisti che sono entrati a far parte definitivamente della sua creatura drone/psichedelica nata nel lontano 2003. Con Aaron Osborne al basso e synth e Jim Button alla batteria, Wright può ulteriormente spaziare nella sua proposta musicale, scegliendo questa volta di tuffarsi in sonorità prettamente krautrock nelle quali la sua chitarra mai sazia di improvvisazioni psichedeliche e dal sapore molto più granitico e graffiante si mescola in maniera perfetta....
 
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13-04-2015 : ORANGE
ORANGE
Con all'attivo due album in studio e due live fra il 2003 ed il 2011, il sestetto tedesco Orange continua ad infrangere i confini fra la world music e le sonorità elettroniche più moderne, creando il proprio connubio ethno-goa-trance in un ipnotico tripudio elettroacustico di percussioni, didgeridoo, battiti danceable e vocals per lo più tuvane (il celebre throat singing). Supportati nuovamente da quella Separated Beats (divisione dell'altrettanto ricercata e particolare Klangwirkstoff Records) che aveva già pubblicato l'album "Hu" ed il live "Ta Tha Ta", i Nostri spingono ulteriormente avanti....
 
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31-03-2015 : SKARE
SKARE
Secondo lavoro per il duo svedese Skare, composto da Mathias Josefson (già mente di Moljebka Pvlse) e Per Åhlund (Diskrepant). I due tornano a farsi sentire dopo l'acclamato album "Solstice City" uscito 6 anni fa per la nostrana Glacial Movements, proponendo due lunghi brani inediti registrati dal vivo a Gavle e Stoccolma prima che uscisse il debut. Non un vero seguito dunque, bensì un piacevole intermezzo in attesa di un prossimo lavoro da studio. Il tema ruota ancora attorno alle zone artiche, descritte mirabilmente nella loro imponenza attraverso un sound che incrocia l'ambient elettronica con le field....
 
Recensione
18-03-2015 : FORRREST DRONES
FORRREST DRONES
Scommessa produttiva per la Zoharum che dà alle stampe l'album di debutto di Forrrest Drones, side-project del connazionale polacco Robert Skrzynski attivo nel settore con vari monicker, tra i quali ricordiamo soprattutto il convincente Micromelancolié. L'attività di questo progetto iniziava lo scorso anno con il nastro autoprodotto "Tallest Tree Gallery", composto da cinque brani dedicati ad altrettante piante. L'interesse rivolto al mondo boschivo, insito già nel nome, continua con il presente "Najas Flexilis Exequiae", costituito esclusivamente da una gigantesca monotraccia ipnotica. Di fatto....
 
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08-03-2015 : MANINKARI
MANINKARI
A dispetto di una notorietà limitata, il duo francese Maninkari ha alle spalle una lunga carriera iniziata nel 2007 e costellata da diverse produzioni edite da importanti etichette del settore. Questo nuovo capitolo fa il paio con l'album "Continuum Sonore" del 2012 uscito per i tipi della Basses Frequences, riprendendone l'imprinting di fondo. Di fatto lo stile di Frédéric e Olivier Charlot non è ben definibile: si tratta di un melange tonale sviluppato usando synth e strumenti ricercati (viola, bodhran, cimbalom, santoor e percussioni varie), scelta che traspone l'elettronica in un mondo lontano in cui....
 
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24-02-2015 : ANTONELLO CRESTI
ANTONELLO CRESTI
Per capire il senso della nuova operazione editoriale di Antonello Cresti, musicista e ormai affermato saggista, basta leggere una frase contenuta nell'introduzione, significativamente intitolata "Solchi sperimentali: segnali di vita", che recita così: "Un locale qualsiasi, una cittadina qualunque ... Le stesse facce assenti che si guardano si¬lenziose e un po' depresse, letteralmente sopraffatte dalla "tappezzeria sonora" propinata loro, che da sottofondo di¬viene protagonista assoluta". E ancora: "...peccato che quella musica, di solito terribilmente ripetitiva nei temi e nei ritmi,....
 
Recensione
24-02-2015 : RAPOON & PROMUTE
RAPOON & PROMUTE
Non nuovo alle collaborazioni, l'inglese Robin Storey, mente di Rapoon, dà vita a questo insolito lavoro nato in seguito al tour Endless Form del 2011 che lo ha visto protagonista insieme allo statunitense Shaun Sandor, in arte Promute. "Machine River" prende vita da una serie di temi acustici approntati da Shaun con gli strumenti più disparati, da basso e chitarra preparati fino al sitar e a marchingegni costruiti da lui stesso. L'aggiunta del supporto vocale di Des Kashyap e la successiva rielaborazione e manipolazione sonora effettuata da Robin hanno portato al completamento dell'opera. Le prime sei tracce sono....
 
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26-01-2015 : RED PAINTED RED
RED PAINTED RED
Da queste pagine abbiamo avuto il grande privilegio di seguire per intero la carriera del duo di Manchester sorto sulle ceneri dei Mantra, analizzando dal 2007 in avanti sia l'iniziale trilogia di EP che l'album di fine 2011 "I Am Nothing". Quattro prove a dir poco eccelse da parte di due artisti, Simon Carroll (musiche) ed Yvonne Neve (voce), forti non solo di grande esperienza (coi Mantra esordirono nel '97), ma anche e soprattutto di un talento superiore e cristallino in grado di dar vita a momenti di assoluto spessore, oltre le facili classificazioni ed oltre quel trip-hop che senza dubbio è stato un punto di partenza....
 
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