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18-11-2019 : SEA OF SIN |
Fra le tante storie di lunghi silenzi ed inattesi ritorni c'è anche quella della synthpop band tedesca Sea Of Sin, la cui carriera discografica iniziò nel lontano 1995 con l'album "Watch Out!", per poi interrompersi nel 2000 con "Urban Chemistry", sorta di "best of" dei brani del suddetto esordio e dell'EP del '97 "Illuminate". Riapparsi sulle scene un anno fa con l'album "Future Pulse", nel quale, parallelamente a qualche inedito, riprendevano in nuovi edit alcuni dei vecchi brani, Frank Zwicker (voce e testi) e Klaus Schill (synth, chitarre e produzione) fanno il loro vero e.... |
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14-10-2019 : GROOVING IN GREEN |
Non deve essere facile rialzarsi come band a seguito della prematura scomparsa di metà line-up, come è accaduto agli inglesi Grooving In Green nel 2015, quando sono venuti a mancare sia il chitarrista e membro fondatore Simon Manning (Children On Stun) che il drummer Thomas T Cat (The Marionettes), quest'ultimo entrato in formazione solo l'anno prima assieme alla bassista italiana Switchblade (al secolo Eleonora Rossi). Eppure il frontman Tron Bison (Solemn Novena) ed il chitarrista Pete Finnemore (Children On Stun) non si sono dati per vinti, e dopo aver trovato in Switchblade la bassista ideale, hanno completato la nuova.... |
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13-08-2019 : STUPOR MENTIS |
Dopo l'ottimo "Ad Extirpanda", primo album ufficiale pubblicato nel maggio 2018 dal tandem di etichette Gradual Hate/Twilight Records a seguito di un paio di demo datati 2016 e 2017, il duo francese composto da Erszebeth (voce) e da Nicolas Fulcannelli (musiche) opta per la via dell'autoproduzione. Che si tratti di una scelta deliberata o meno, ciò che conta è che la nuova fatica discografica - realizzata in un essenziale digipack - sia realtà, poiché l'act transalpino è degno rappresentante di quella scuola che intreccia sapientemente dark ambient, gothic e musica sinfonica per trarne autentica.... |
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13-08-2019 : ANALFABETISM |
Dopo essere tornato ad autoprodursi a seguito di due full-length pubblicati dalla blasonata Malignant Records, il solo-project dark ambient/death-industrial del navigato Fredrik Djurfeldt (Severe Illusion, Instans, Boar Alarm) ha continuato ad accrescere la propria fama e credibilità, come ampiamente dimostrato col precedente ed ottimo "Kniven Sitter Kvar I Bonden" solamente dieci mesi or sono. Supportato per questo suo quinto full-length dal medesimo personale della precedente fatica (il veterano Eric Van Wonterghem per il mastering e Noculture per l'artwork che adorna il pregevole digipack a sei pannelli), lo svedese porta.... |
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23-07-2019 : IRINA NËSTOR |
Nati circa due anni fa, i romani Irina Nëstor si formano dall'unione di musicisti provenienti da gruppi diversi ma accomunati dalle stesse idee; questa sinergia porterà la band a raggiungere in poco tempo le finali di diversi contest nazionali, tra cui il "Rock On Parade". Traendo ispirazione da artisti del calibro di Depeche Mode, Cure, Massive Attack ed Aphex Twin, il quintetto dà finalmente alla luce "One Day You'll Miss Today", lavoro di debutto nel quale, più che le influenze di cui sopra, si possono scorgere decisi richiami al post-rock, all'ambient e, naturalmente, all'elettronica..... |
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04-07-2019 : SATARAY |
Da quella Seattle salita agli onori della cronaca per il celeberrimo grunge dei 90s arriva Katrina Ellison, nota in passato per aver collaborato attivamente col progetto Celadon in lavori quali "Mata Utara" (2010) e "Songs To The Bornless One" (2014). È dal settembre del 2015, segnatamente col demo "The Black Door", che Katrina ha deciso di sviluppare in solitaria - dietro al monicker Sataray - la propria musica, giungendo con "Nocturnum" al suo primo album ufficiale, realizzato sia in digitale che nel formato audiocassetta con spartana j-card. Già col suddetto demo avevamo potuto.... |
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31-01-2019 : VENICE MAY |
Gestire una rivista online come Darkroom ci ha riservato il privilegio di scoprire molti esordienti straordinari, capaci già al primissimo colpo di emozionarci profondamente e di tracciare una rotta di eccellenza sulla quale proseguire. Tra questi vanno senza dubbio annoverati anche i parigini Venice May, duo composto dalla cantante/chitarrista/pianista di origini ucraine Natalia Samofalova e dal chitarrista Vincent Bedfert, che fanno coppia anche nella vita e che, dal 2013, hanno lavorato in maniera certosina per giungere all'album d'esordio. Scelta la via dell'autoproduzione, peraltro con ottimi risultati anche a livello di resa.... |
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07-12-2018 : JO QUAIL |
Sono trascorsi poco più di due anni e mezzo dal precedente opus "Five Incantations", e per la talentuosa violoncellista inglese Jo Quail, nel frattempo, c'è stato modo di impiegare le proprie doti artistiche in un progetto a sei mani ("Rosebud" il titolo dell'opera) assieme a nomi del calibro di Eraldo Bernocchi ed F.M. Einheit. Sempre attiva con collaborazioni di prestigio, anche in sede live, la Nostra ha infine ultimato il lavoro sul suo quarto album, nuovamente realizzato in proprio, mirabilmente prodotto e come di consueto racchiuso in una confezione di gran pregio (un digipack a sei pannelli con rilievi.... |
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22-10-2018 : ANALFABETISM |
Il solo-project dello svedese Fredrik Djurfeldt (Severe Illusion, Instans, Boar Alarm etc.) torna ad optare per la via della produzione in proprio per questo suo quarto album, dopo la netta crescita evidenziata coi due precedenti full-length rilasciati dalla blasonata Malignant Records. Dopo il poco pubblicizzato split di un anno fa assieme al redivivo act Radiumhospitalet (condotto in solitaria da Ulf Lundblad, che con Fredrik, oltre alla band-madre Severe Illusion ed al side-project Instans, condivideva quei Knös dalle cui ceneri è poi sorto proprio Analfabetism), e più o meno alla stessa distanza di tempo dal precedente.... |
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27-09-2018 : STÉPHANE BOULIN |
Pochissime erano le informazioni disponibili sui Neurotoxik, da noi trattati verso fine maggio, e ancor meno sono quelle reperibili riguardo al solo-project del francese Stéphane Boulin, che nel succitato duo è responsabile delle macchine. Scelta la via dell'autoproduzione e l'impiego della lingua madre per i testi (tutti inclusi nel booklet del jewel-case che racchiude l'opera), il Nostro, coadiuvato da un piccolo gruppo di collaboratori (fra cui Audrey Rabat per la voce femminile), mette in campo un'elettronica ad ampio raggio dal taglio vintage e dalle tinte scure che ingloba anche passaggi di chitarra, nonché synth.... |
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