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Recensione
15-06-2016 : CAPRICORN 12
CAPRICORN 12
Dopo l'esordio avvenuto nel 2014 il progetto di Andrea Gilardelli torna con un nuovo lavoro autoprodotto, nato ancora una volta sotto l'egida di una dark ambient personale di alto livello in cui viene messo in mostra un background da grande appassionato del settore, cosa che pone il monicker italiano un passo avanti rispetto ad altri nomi più navigati e blasonati, ma probabilmente meno esperti per ciò che concerne i meccanismi compositivi di un certo genere musicale. L'avvio di "It Seems The Pain Is Not Enough" si attesta su frequenze basse pulsanti, inscenando un insistente senso di oppressione e oscurità....
 
Recensione
15-06-2016 : SYMBIOSIS
SYMBIOSIS
Infaticabile realizzatore, Valerio Orlandini ha avviato, tra i suoi vari progetti, anche Symbiosis, nome che prende forma da retaggi black ambientali ma che in corso d'evoluzione ha saputo variare in chiave più isolazionista e riflessiva gli spunti di partenza. Giunto dopo varie produzioni che includono sia full-length che collaborazioni (l'act è attivo da circa dieci anni), "Mikrokosmos" è strutturato in otto tracce senza titolo, generalmente costruite con un tappeto dronico lineare su cui si stende una melodia di natura sintetica o strumentale. Ne risulta un sound gelido e malinconico che guarda a panorami....
 
Recensione
15-05-2016 : DJINN
DJINN
Autoprodotto in una tiratura di sole 66 copie nel 2003, a cavallo tra la pubblicazione degli album "Katharos" e "Technological Death", "Multiple Personality Distorted" è un mini-CDr di tre tracce che Djinn ristampa adesso in un'analoga autoproduzione ristretta ulteriormente ad appena 25 copie. Il tema portante sono le deviazioni della mente umana, da sempre questione centrale nei concept dell'autore italiano, con focalizzazione sulla patologia della personalità dissociata affrontata con i canoni audio del death-industrial. Nel primo pezzo, "Dissociative Identity", synth neri e percussioni....
 
Recensione
15-05-2016 : DEATH ELECTRONICS
DEATH ELECTRONICS
Esordio ricco di spunti quello dei sardi Death Electronics, trio composto da Andrea Congia (chitarra classica/synth), Walter Demuru (live electronics) e Francesco Medas (chitarra elettroacustica/live electronics), tutti musicisti e sperimentatori sonori d'esperienza che nel 2012 hanno deciso di unire le forze in questo progetto comune. Avvalendosi del prezioso aiuto di Stefania Sistu (voce), Giorgia Mascia (flauto traverso/live electronics) e Teresa Virginia Salis (flauto traverso), il combo ha dato vita ai tredici frangenti di "Götzen-Dämmerung", sorta di concept ritagliato sul modello del celebre "Crepuscolo Degli....
 
Recensione
18-04-2016 : CORAZZATA VALDEMONE
CORAZZATA VALDEMONE
Gabriele Fagnani torna a indossare la divisa della Corazzata Valdemone con un lavoro che ha il sapore dei tempi migliori, rivolto a quel pubblico di nicchia che ne ha saputo apprezzare la carica destabilizzante propria di inarrivabili genialità come "Super Soap" e "Il Quarto Reich". "Gesamtkunstwerke" si presenta confezionato in un raffinato box numerato a mano contenente, oltre al CD, una bottiglia di olio di ricino con tanto di indicazioni 'd'epoca' sulle modalità d'uso. Ricollegandosi sia al futurismo che all'industrial marziale, Gabriele costruisce un'unica suite sonora di oltre mezz'ora....
 
Recensione
13-02-2016 : THE VICTIM'S BALL
THE VICTIM’S BALL
Con l'ormai fatidica cadenza annuale prosegue la metamorfosi del progetto di Roberto Massaglia, che già col precedente e sesto opus "La Chimera" aveva spinto con forza verso strutture darkwave, conservando solo in parte quel piglio sinfonico/marziale di cui avevano beneficiato i precedenti lavori. In questa settima fatica - racchiusa in un gradevole digipack completo di libretto - il suono della creatura del musicista milanese si fa ancor più diretto ed essenziale, arrivando a lambire certo goth-rock (le due tracce d'apertura) ma col cuore rivolto alla vecchia scuola darkwave, come sia la più sognante....
 
Recensione
13-02-2016 : OLD SPARKY
OLD SPARKY
Il quinto album del progetto cagliaritano, "Sneaky Pop" (di fine 2012), aveva visto il mastermind Fabio Desogus tornare a lavorare con altro personale come nei primi anni 2000, dopo un rientro in solitaria decisamente electro-oriented e privo di parti vocali come il valido "Lighthouse" del 2008. Il recupero di un sound più organico era stato senz'altro positivo, ma deve cedere il passo per questo breve compendio dell'attività discografica di Old Sparky, che infatti lascia fuori proprio i brani di "Sneaky Pop" per concentrarsi sulle realizzazioni più propriamente elettroniche, andando a....
 
Recensione
18-01-2016 : M.O.D.
M.O.D.
Maturata un po' di necessaria esperienza con un paio di uscite digitali (l'album del 2013 "Le Dios Mechanische" e la raccolta di cover e remix dell'anno successivo) ed alcuni live, il duo milanese giunge alla prima uscita nel formato fisico, autoprodotta in confezione cartonata apribile. Maryhell (voce) ed Angie Vhelena (musiche) proseguono nel solco di un'aggrotech che attinge in egual misura dall'EBM più acida, danceable e moderna e dalla dark-electro più tagliente, anche stavolta senza stravolgerne i canoni né col songwriting e men che mai con l'immaginario, ma senza dubbio con tutt'altro piglio rispetto....
 
Recensione
11-11-2015 : DONNIE'S LEACH 88
DONNIE'S LEACH 88
Dietro al progetto Donnie's Leach 88 si annidano due navigati protagonisti della scena metal underground italiana degli ultimi anni, vale a dire l'aretino Francesco Lenzi (Morte & Pagliacci, Night Shadows, Mind Warp) ed il ravennate Alessandro Bucci (Hell Baron's Wrath, Maka Isna), qui riuniti per dar vita ad una creatura musicale dalla precisa identità contenutistica e stilistica, uscendo dai duri dettami delle precedenti formazioni per abbracciare invece uno sperimentalismo sonoro più ricercato ed evocativo. Sperimentalismo che funziona nella sua totalità come una soundtrack estemporanea, volta a ricreare un....
 
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22-09-2015 : JO QUAIL
JO QUAIL
Della talentuosa violoncellista inglese ci siamo occupati poco tempo fa, segnatamente in occasione del debut di Rasp, progetto che l'ha vista fianco a fianco a quel Matt Howden la cui maestria col violino è ben nota a chi segue la scena dark-folk. È quindi con piacere che torniamo a parlare della creativa artista londinese, andando a recuperare - sebbene sia uscita da circa un anno - la sua seconda opera solista "Caldera", che segue il bell'esordio del 2010 "From The Sea". Realizzato in una magnifica confezione a mò di libro con pagine in cartoncino spesso ed incavo per alloggiare il dischetto....
 
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