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Recensione
27-03-2011 : VERNEY 1826
VERNEY 1826
Dopo un paio di interessanti split rilasciati lo scorso anno (il bel CD in compagnia di Phantoms Of The S.S. "Anthem & Procession" e la limitatissima - sole 12 copie - cassetta "Catonium", condivisa in uno splendido package con Project : N.A.), finalmente il progetto tedesco ci regala il successore di "Nebelland", interessante album di debutto risalente all'estate del 2009. Il nuovo full-length, ancora una volta patrocinato dall'attenta Shinto Records, vede Meiko Richert rinnovare ed ampliare la collaborazione con Anna Aliena, eccelsa voce operistica del duo ShirayasDream, ormai integrata a tempo pieno nel....
 
Recensione
31-01-2011 : LARRNAKH
LARRNAKH
Nato dalla mente dell'ungherese Sörös Gergö, già creatore dell'act Cawatana, Larrnakh si avvale di notevoli apporti esterni provenienti da membri di affermati progetti come Sturmast e Scivias. Non è dunque un caso che le sonorità del debut-album "Now Will You Believe?" risentano di sfumature stilistiche varie alla cui base permangono le tenui linee melodiche che caratterizzarono gli albori di Cawatana. In particolare si fanno sentire le sonorità neofolk, estremamente debitrici del vate Pearce, arrangiate però con orchestrazioni tali da fornire un emozionante quadro neoclassico. Per....
 
Recensione
31-01-2011 : THE DEAD OF NIGHT
THE DEAD OF NIGHT
Il debutto del combo portoghese The Dead Of Night ci porta nei paraggi di un'ambient di stampo neoclassico generata partendo da una strumentazione elettronica, soluzione adottata ormai da molte affermate realtà del panorama underground. L'orchestra programmata da Shadow (compositore unico dell'opera) fa leva su temi di piano, arie sinfoniche per archi, xilofoni e fiati, oltre ad ambientali motivi di tastiera che fungono da arrangiamenti: il tutto agisce spesso sullo sfondo della voce da soprano di Morgana Duvessa, seconda metà della band. Da questi presupposti scaturisce un album diviso tra musica da camera ("Shallow....
 
Recensione
02-01-2011 : PALE ROSES
PALE ROSES
Le commistioni tra folk tradizionale e neofolk danno vita ad un nuovo act proveniente dalla Francia (dalla Bretagna per l'esattezza), capitanato da Arnaud Spitz, musicista che si occupa di tutta la strumentazione, ad eccezione di un paio di ospiti che prendono sporadicamente posto alle percussioni e al piano. I testi, espressamente legati al paganesimo nordico ("Niflheim", "Pagan"), alla tradizione ("Two Ravens") e ad echi di guerra più o meno figurata, vengono accompagnati da melodie semplici e minimali, basate principalmente su giri di chitarra acustica, variati con basi di piano ("Flow My....
 
Recensione
27-12-2010 : FRÄKMÜNDT
FRÄKMÜNDT
Spesso il neofolk europeo, quando vuole essere simbolico, diventa la rappresentazione del territorio d'appartenenza, la voce soffocata di un'identità etnica: non è blasfemo pensare oggi ad un capitolo sostanzioso che potremmo definire 'Alpen-folk', in relazione alle tante uscite discografiche che a cavallo tra le valli e le cime delle montagne alpine si susseguono. Il fatto che sia Steinklag la protagonista nel raggruppare le piccole label dietro a queste band non è un caso, come non lo è la presenza di Allerseelen, anche quando indiretta, ma sempre e comunque emblema di un riferimento culturale ed artistico....
 
Recensione
20-12-2010 : WOODLAND CHOIR
WOODLAND CHOIR
Attila Bakos è un musicista ancora giovane: questo concede a lui tutta la nostra benemerenza, che in altri contesti si tramuterebbe in critica più spietata con penna acuminata come un dardo d'acciaio. Non abbiamo altre notizie che non siano i luoghi dove i suoi natali appartengono, cioè l'Ungheria, terra di progetti magnifici nel dar corpo e spirito al neofolk o a sonorità celtico-rievocative come Scivias o The Moon And The Nightspirit. Altra notizia fondamentale per capire la sfera emotiva del Nostro è che ad Attila piace la solitudine, fin da quel 1998 in cui decise di dare vita a Woodland Choir. È....
 
Recensione
13-12-2010 : ORDO ROSARIUS EQUILIBRIO
ORDO ROSARIUS EQUILIBRIO
Il nuovo capitolo discografico di Tomas Pettersson e Rose-Marie Larsen giunge a distanza di un solo anno dall'acclamato "O N A N I", facendo registrare l'inatteso quanto cruciale passaggio del duo dalla compagna d'avventure di sempre Cold Meat Industry alla Out Of Line. Si tranquillizzi subito chi da tale cambio d'etichetta si attendeva una svolta radicale nel sound di ORE: nonostante il roster della Out Of Line rimanga per lo più improntato a progetti di stampo electro ed affini, il duo svedese non ha operato alcuno stravolgimento in tal senso, ed anzi, ha portato al livello successivo la maturazione iniziata con l'ottimo....
 
Recensione
13-12-2010 : JAHRTAL
JAHRTAL
Usciva nell'ottobre del 2009 il secondo CD di Jahrtal, progetto dai connotati marcatamente letterari, capitanato dall'austriaco Ewald Spiss. "Lieder Von Unschuld Und Widerfahren" consta di dieci poemi di William Blake estratti da "Songs Of Innocence And Of Experience", tradotti in tedesco dallo stesso Spiss e musicati guardando indietro al tradizionale psych-folk anglosassone e germanico. La gran varietà di strumenti classici e ricercati, usati senza pretese tecniche ma con buona attitudine, dà vita a calme ballate minimali che richiamano alla mente ambientazioni bucoliche e periodi artistici passati,....
 
Recensione
06-12-2010 : HUUN-HUUR-TU feat. SAINKHO
HUUN-HUUR-TU feat. SAINKHO
Nei viaggi da noi indicati nel recente passato vi abbiamo portato in terre poco note e di grande fascino, spesso tra le mie fantasie di penna e di onirici stati di abbandono al suono dovuti ad un trasporto reale nell'immaginare terre, situazioni, culture. In questo non si può negare che alla base delle intenzioni ci sia spesso la convinzione di quello che si vuole comunicare, ma ora, in questo ambito specifico, il ragionamento muta, la soglia del percettibile rivela barriere che vanno al di sopra dei mondi razionali, e su quelle sfere concentriamo l'attenzione per parlare dell'ennesimo cammino in una terra fantastica: la Tuva.....
 
Recensione
29-11-2010 : VINTERRIKET
VINTERRIKET
"Horizontmelancholie" usciva oltre un anno fa, nel maggio del 2009, ed è ad oggi l'ultimo album realizzato da Vinterriket, longevo progetto austriaco capitanato da Christoph Ziegler (Atomtrakt, Nebelkorona). Il lavoro viene presentato in formato dualdisc (disco digitale inciso su due lati), con tracce audio da una parte e materiale video dall'altra. Il tema portante dell'opera è la celebrazione degli aspetti più malinconici e gelidi della natura, ritratti per mezzo di musica e immagini: i pezzi sono incentrati su giri di chitarra acustica collegati per lo più al classico neofolk, arrangiato però....
 
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