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Recensione
11-05-2010 : VV.AA.
VV.AA.
Le precedenti recensioni della compilation "Slavs Part 1" e del recupero del debut album dei Vedan Kolod avevano lo scopo principale di allentare le cortine orientali del mondo slavo, sedurvi con i suoni delle antiche tradizioni bulgare, russe nelle sue lande più remote come anche croate, ceche o rumene, ucraine o montenegrine, insomma tutto quell'universo che, compreso tra i confini politici attuali ha un comune denominatore: la cultura slava. Obiettivo secondario, ma solo relativamente, dimostrare come tanti suoni legati alla dimensione etno-goth attingano dalle matrici folk-popolari: Rajna, Irfan, Dargaard o, nelle sfere....
 
Recensione
06-05-2010 : DANDELION WINE
DANDELION WINE
Il combo australiano già nel precedente lavoro "Selected Anachronisms" manifestava la volontà di cercarsi uno spazio personale nel mondo goth, senza finire nel pentolone di chi preferisce l'omologazione facile. Proprio in sede di recensione di quel lavoro, uscito un paio d'anni fa, mettemmo in risalto con quale classe il duo deviasse verso sonorità diverse senza stravolgere la propria essenza. Soluzioni complesse che immergono l'ascoltatore in psichedelie 'dark' contrapposte ad etnicismi voluti, con strumenti anche molto rari che Nicholas Albanis cerca appositamente per trovare nuovi suoni anche solo flebilmente....
 
Recensione
06-05-2010 : IN AURORAM
IN AURORAM
Ricardo Santos è un musicista con tante idee che hanno bisogno di più canali per manifestarsi: electro-industrial per l'act Neural Transmission (da pochi mesi sul mercato il nuovo full-lenght), più rilassato nel suo puntare sul darkwave sound se veste i panni di Downward Path. Etereo e gotico al limite della decadenza fragile ed affranta quando, coadiuvato dalla bella voce femminile di Astéria, compone le sue delicatissime ballate per, appunto, In Auroram. "When Daylight Fades", debutto ufficiale dei Nostri, non è così diverso da altri lavori dello stesso genere o nel moniker stesso,....
 
Intervista
28-04-2010 : KLAMMHEIM
KLAMMHEIM
Il cuore dell'Austria, la Stiria, è il punto in cui sentimenti profondi si esaltano nei paesaggi meravigliosi di una Natura ancora viva come le liriche di Dea, leader, voce e songwriter dei KlammHeim. Elegie delicate, spesso affrante ma che, anche nel soffermarsi su temi dolorosi come la morte o la disperazione, mantengono un forte profumo di garbo romantico: non sempre il neofolk ha la capacità di magnificare in tale maniera l'animo poetico scegliendo sentieri diretti e crudi. Questo rende onore ai Nostri, quattro persone convinte di poter senza mezzi termini imporre le proprie idee, sedurre con le proprie canzoni, conquistare....
 
Recensione
28-04-2010 : VEDAN KOLOD
VEDAN KOLOD
Esiste una terra lontana dagli spazi immensi dove la Natura è ancora regina del paesaggio. Terra dove i viandanti, uscendo dai villaggi, trovano ancora alberi propiziatori a cui lasciare doni agli spiriti locali per chiedere fortuna e protezione durante il viaggio. Terre dove, al confine con la Mongolia (la Tuva), il popolo locale ha chiesto al governo russo di non giungere con le nuove linee ferroviarie per rimanere in un isolamento che li mantenga fedeli alla propria matrice terrena, tra medicina e culti sciamanici, animali totemici e canti millenari. Una Terra dove il martello soffocante dello stalinismo non è riuscito a....
 
Recensione
28-04-2010 : ZWIERZE NATCHNIONE
ZWIERZE NATCHNIONE
Cover artwork in cartoncino rigido probabilmente riciclato (ed è un bene), informazioni in polacco e quasi nulla sul web per fornirvi, come nostra consuetudine, il più ampio spettro informativo possibile sull'artista e sul lavoro in esame. Questa è la premessa per illustrarvi la prima reazione all'arrivo di questo dischetto dalle brughiere polacche. In questo caso non è quindi possibile fornire informazioni accurate, e qui sta la bellezza di questo 'lavoro', che spesso permette di estraniarsi dal mondo per dedicarsi unicamente alla musica, interpretarla, capire cosa l'artista vorrebbe comunicare e, quando....
 
Recensione
29-03-2010 : DÂNNÂGÔISCHD
DÂNNÂGÔISCHD
Il solo-project di Waldwuudz (uno dei molti nickname di Christoph Ziegler, artista rintracciabile tra i progetti Atomtrakt, Vinterriket, Nebelkorona o il più famoso act Sturmpercht) entra in studio per debuttare con una nuova storia avvolta dalle nebbie, dai miti, dai suoni ancestrali della Swabia (meglio nota da noi come Svevia). Nel monicker l'arcano: Dânnâgôischd è il fantasma della foresta più oscura, impervia e del mito che l'avvolge, che respira vivo tra le tracce in idioma locale come gli spiriti degli Dei che la governano, antichi più dell'uomo, atavici e potenti. Entità da onorare....
 
Recensione
22-03-2010 : THE JOY OF NATURE
THE JOY OF NATURE
Piccole isole nell'Atlantico di speciale bellezza paesaggistica: le Azzorre di Luís Couto sono velate protagoniste di questa seconda costola di una trilogia oramai quasi giunta a compimento. Isole generose di suggestioni e di leggende mitologiche che, tra i solchi dell'album (così come si solca il mare per navigare), si legano alla costa portoghese a cui appartengono ed ai miti di viandanti tra colline e tradizioni popolari dell'occidente iberico. Musica che durante il peregrinaggio incontra il neofolk epico dei Sangre Cavallum e quello più celtico degli Àrnica, diramando il proprio transumare fino alle antiche vie....
 
Recensione
15-03-2010 : KLAMMHEIM
KLAMMHEIM
La Stiria ed i suoi laghi, i monti e gli affreschi paesaggistici di questo espressivo angolo austriaco: luoghi che trasmutano in estro lirico per Dea, voce e songwriter dei Klammheim, diventando ballate e morbidi istanti di genuino folk in questo debut-album. Canzoni scritte in idioma locale per unire il cuore a quei panorami che indirettamente legano gli austriaci alle band neofolk di identità germanica. Musicisti rivolti alla propria terra, alla natura spesso selvaggia e cupa, agli spiriti degli avi che la popolano nelle memorie e nelle energie, ed in ciò trovano l'ispirazione per dare musica ai sentimenti profondi di legame....
 
Recensione
22-02-2010 : BIRCH BOOK
BIRCH BOOK
Smessi (si spera solo momentaneamente) i panni di In Gowan Ring, B'eirth ha dato vita ad un nuovo progetto che ha preso forma ormai da ben cinque anni. Da allora di strada ne è stata fatta, ma Birch Book giunge a questa sua terza fatica mantenendo intatte le peculiarità di partenza, solo segnate adesso da una strumentazione più ricca. Lo stile del menestrello statunitense punta ancora una volta alla rivisitazione di un folk ancestrale, fatto di semplici e magnetici giri di chitarra acustica efficacemente enfatizzati da una voce calda e morbida. All'impianto di base vengono aggiunti la classica armonica a bocca, già....
 
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