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Recensione |
20-12-2008 : NOVALIS DEUX |
Il nuovo lavoro degli ex-Novalis inizia con accordi di chitarra mesti tra i quali s'insinuano le voci confidenziali di Steve e Marcel, fra soffici echi e delicate trame di pianoforte. Con "Put On Your Shoes" il rischio di essere tratti in inganno è reale: l'opener di "Ghosts Over Europe" ha lo stile dell'ultimo Douglas Pearce, che in "Alarm Agents", insieme a Boyd Rice, ha connotato il suo modo di concepire la musica di Death In June su malinconici toni cantautoriali. In realtà è solo il personale modo di introdurre l'ascolto in modalità soft e profonda dei sei artisti tedeschi nel.... |
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Recensione |
20-12-2008 : DANDELION WINE |
Australiani, ma legati a doppio filo alle radici europee. La musica dei Dandelion Wine è un cocktail di arcaici sapori, derivanti dalle tradizioni del nostro Continente e dall'elettronica. Ciò li rende singolari e stuzzicanti nella loro scelta di dare contemporaneità alla loro musica, differenziandoli dai Dead Can Dance della prima metà artistica, quando l'uso di tribalismi oceanici ed asiatici ci regalò perle inestimabili di dark etnico ed ambientale. Sicuramente il senso di appartenenza al Commonwealth li avvicina a noi (non fece forse lo stesso Nick Cave, che in Europa cercò le sue radici e la sua.... |
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Recensione |
14-12-2008 : SOL INVICTUS |
La russa Infinite Fog, che già aveva ristampato il celeberrimo "In The Rain" lo scorso anno, torna ad occuparsi del vecchio catalogo dei fondamentali Sol Invictus, stavolta facendosi carico della riedizione del classico "Lex Talionis". Uscito per la primissima volta nel 1990 in un box triplo in formato vinile per la Cerne (dove la band inglese era in compagnia di Current 93 e Nurse With Wound, ognuno con un platter a testa) e stampato su CD nel '93 dalla Tursa (nuovo nome della Cerne, etichetta gestita in prima persona da Tony Wakeford, fondatore e leader indiscusso dei Sol Invictus), a ben 15 anni di distanza.... |
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Recensione |
14-12-2008 : THE TRIPLE TREE |
Presentato ufficialmente dalla Cold Spring nella compilation "John Barleycorn Reborn", uscita lo scorso anno, il progetto The Triple Tree è una collaborazione tra Tony Wakeford (per chi non lo ricordasse, già fondatore di Death In June e Sol Invictus, nonché di una sterminata lista di altri progetti) ed Andrew King, esperto studioso di musica tradizionale britannica; a loro si affiancano alcuni importanti collaboratori, su tutti John Murphy alle percussioni e Renee Rosen al violino. L'album è un omaggio al grande autore inglese Montague Rhode James, vissuto tra la seconda metà dell'800 e i primi.... |
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Recensione |
30-11-2008 : ORPLID |
Torna il celebre duo germanico Orplid, a due anni di distanza dall'ultima fatica "Sterbender Satyr". Come noto Uwe Nolte e Frank Machau sono sempre stati una presenza anomala nel panorama neofolk, avendo perseguito, nel corso della carriera, una propria linea compositiva non assimilabile in toto a schemi preconcetti. Questo "Greifenherz" arriva a distaccarsi ancor di più da quanto potremmo attenderci: il progetto tedesco infatti mescola le carte e crea brani variegati, basati su sonorità tra loro distanti e incentrati su strutture in parte acustiche ed in parte elettroniche. Il legame che viene mantenuto con.... |
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LiveReport |
19-11-2008 : ANTIMATTER |
Gli impegni lavorativi del sottoscritto constringono la nostra macchinata dalla provincia torinese a disertare la più vicina data del venerdì a Milano per seguire quella del sabato nella più lontana (ma fortunatamente neppure troppo) Bergamo, ma si tratta degli Antimatter che vengono ad omaggiare il nostro Paese, ed è un appuntamento di quelli che non si possono mancare, anche perché stasera c'è quel Duncan Patterson che aveva abbandonato il progetto all'indomani della pubblicazione del terzo album "Planetary Confinement", pronto a riunirsi all'amico e collega Mick Moss per eseguire anche.... |
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Recensione |
03-11-2008 : WERKRAUM |
Siamo giunti ad un lavoro epocale, nonché ad una svolta stilistica per Axel Frank/Werkraum. "Early Love Music" è un album ampio e sterminato, in grado di racchiudere il senso di una carriera; non è dunque un caso che l'etichetta Ahnstern (sub-label dell'austriaca Steinklang Industries) abbia optato per supporti diversi - e non solo celebrativi - che vanno dal semplice CD, al box in legno, fino al classico doppio LP, con importanti differenze contenutistiche che intercorrono tra i vari formati. Il cambio stilistico del progetto tedesco, nato sotto l'ala neofolk, era già evidente nel precedente mini.... |
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Recensione |
28-10-2008 : SAGITTARIUS |
Presentato all'uscita come un disco relativo al panorama neofolk, forse in virtù dei collaboratori che vi prendono parte, "Songs From The Ivory Tower" appare essere tutt'altro già ad un primo ascolto. Innanzitutto è il prodotto di un unico artista, il tedesco Cornelius Waldner, ex black-metaller, che incentra tutti i componimenti sul piano e sulla voce, concedendosi anche sporadiche esecuzioni al flauto. Reduce da un esordio non recentissimo, risalente al 2003 con l'LP "Die Grosse Marina" (disponibile anche in formato mp3 nel sito dell'artista), Sagittarius balza alle luci della ribalta con questo.... |
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Recensione |
19-10-2008 : REQUIEM ETERNAM |
I Requiem Eternam provengono da Sion, piccola cittadina del Canton Vallese svizzero, tra monti e rovine, fortezze e reminescenze romanico-cristiane: in quest'ambiente la propensione verso il medioevo non può che essere spiccata. Phil R.XP, leader della band svizzera, dopo aver evocato i dolori e le sofferenze di Cristo e della passione paleo-cristiana con il debut "In Memorium", sposta il proprio orologio spazio-temporale in un'altra epoca dove sangue e oscurità regnavano accanto a reggenti principi di dolore ed angoscia. Secoli bui in cui la Chiesa, vittima dei dolori specifici del primo dischetto, è.... |
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Recensione |
12-10-2008 : ALEX TIUNIAEV |
Alex Tiuniaev è un compositore russo forse estraneo a chi frequenta le sonorità oscure: ha alle spalle alcuni progetti, tra i quali il duo Garden Hose Universe, ma soprattutto una vena creativa invidiabile riassunta in toto in questa lunga, inaspettata traccia intitolata "I Knew Her". Il brano, costruito - presumo - tramite l'uso di apparecchiature elettroniche, ha una struttura a parabola con un avvio calmo e tenue che cresce lentamente nei suoni e nell'intensità, minuto dopo minuto, sprigionando una miriade di emozioni e sensazioni che toccano l'infinito. La melodia compatta e piana si mescola a cori lievi e.... |
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