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Recensione
20-03-2011 : THOMAS NÖLA & THE BLACK HOLE
THOMAS NÖLA & THE BLACK HOLE
Thomas mescola le carte, cambia nome alla sua brigata di suonatori (da Thomas Nöla et Son Orchestre a Thomas Nöla & The Black Hole) e tinge di tristezza una musica che si fa più ruvida e minimale, pur mantenendo quell'orecchiabilità che ha contraddistinto i suoi passati lavori. L'autore americano si mantiene ancorato alla ballata acustica e ai temi di piano, strizzando l'occhio ai vecchi motivi degli anni '50 e '60, ma anche a band moderne come i Bad Seeds, unendo un gusto per filastrocche pop a retaggi blues e folk, variati da misurati arrangiamenti neoclassici messi a punto dal violoncello di Karen S. Langlie e....
 
Recensione
20-03-2011 : VV.AA.
VV.AA.
Monumentale nuova compilation per l'attiva label tedesca Echozone, che arriva sul mercato con un doppio CD contenente il meglio del proprio roster di artisti. Trentasette pezzi per un totale di altrettante band presenti, quasi 160 minuti di musica e un booklet con diverse informazioni sugli artisti. Di solito, con qualche rara eccezione, i sampler sono solo un coacervo di cose già sentite e nomi altisonanti, messi lì senza logica apparente. Nel caso di "Correlation", se non altro c'è uno sforzo di suddividere i gruppi presenti in due CD distinti: uno dedicato a sonorità più marcatamente darkwave,....
 
Recensione
13-03-2011 : DEVAS
DEVAS
La berlinese Klangwirkstoff è un'etichetta da pochissime selezionate produzioni (siamo giunti solo alla sesta, partendo dal 2006), tra ambient ed elettronica minimale, e questo per via di un manifesto programmatico non esattamente aperto a chiunque: l'idea è infatti quella di realizzare musica basata sulla filosofia dell'ottava cosmica (di cui si trovano ovviamente cenni in rete, per i più curiosi). È facile immaginare che siano in pochissimi a basare il proprio suono su tali prerogative, ma quando questi si affacciano in superficie, la label berlinese si fa trovare pronta a supportarli, come nel caso del duo in....
 
Recensione
13-03-2011 : VERNEY 1826 and PHANTOMS OF THE S.S.
VERNEY 1826 and PHANTOMS OF THE S.S.
All'atto di andare a scoprire due act particolari ed assai poco noti da queste parti, vogliamo in primo luogo recuperare questo corposo e suggestivo split di fine estate 2010, certi di far cosa gradita prima di indagare sul nuovissimo album di Verney 1826 (appena immesso sul mercato). Equamente diviso nei suoi quasi 80 minuti (otto brani a testa), il dischetto si apre con Verney 1826, progetto tedesco capeggiato da Meiko Richert, che per l'occasione rende il proprio suono più atmosferico rispetto al maggiormente sinfonico debut-album "Nebelland". La musicalità soffusa e misteriosa di Verney 1826, qui piegata al verbo....
 
Recensione
13-03-2011 : VV.AA.
VV.AA.
Si rinnova l'appuntamento con il sampler promozionale della famiglia Steinklang, gustoso prodotto disponibile a prezzo irrisorio e contenente brani estratti dalle produzioni più recenti o prossime venture della label austriaca e delle sue ramificazioni. I 19 brani propongono una varietà di suoni che spazia dal post-industrial più marziale e percussivo per arrivare fino alle derive ur-folk e psych-folk, passando per tonalità neoclassiche e ambientali. Come al solito non mancano delle vere perle che da sole valgono l'acquisto del dischetto: splendono di luce propria l'acustica e remota "Feet Of Clay" di....
 
Recensione
05-03-2011 : SKY BURIAL
SKY BURIAL
Capita, a volte, che nel nome di un gruppo o di un progetto, o anche nello pseudonimo di un artista, vi sia l'indicazione di quello che si trova nella sua musica. Lo 'sky burial' è una pratica di sepoltura tibetana in cui i cadaveri vengono lasciati all'aria aperta per fare da pasto agli avvoltoi, tappa intermedia del ciclo vita-morte-vita, fisicizzazione estrema del concetto di reincarnazione spirituale e, allo stesso tempo, negazione della fisicità a favore del puro spirito, dove la materia morta diventa cibo per l'essere vivente che ne carpisce in qualche modo l'essenza. In questo complesso plot esoterico-filosofico,....
 
Recensione
19-02-2011 : HIMALAYHA / DREAM METAPHOR / VYSEHRAD / ELETRÓLISE
HIMALAYHA / DREAM METAPHOR / VYSEHRAD / ELETRÓLISE
Il pregevole split a quattro in esame nasce dalla collaborazione di associazioni culturali come l'etichetta Thisco e la Fonoteca Municipal de Lisboa, entrambe portoghesi come anche i progetti musicali coinvolti. Si tratta di nomi ancora poco noti, alcuni dei quali con poche release alle spalle (anche su netlabel), tutti comunque meritevoli di attenzione e portatori di un messaggio sonoro il cui taglio filmico, per lo più strumentale, è il comune denominatore del dischetto, la cui confezione reca quattro copertine ed altrettanti titoli per ognuno degli act partecipanti. Apre le danze Hélder Costa, ovvero Himalayha, il cui....
 
Recensione
19-02-2011 : PLEQ
PLEQ
Pleq, solo-project del polacco Bartosz Dziadosz, è sicuramente un act che possiamo definire giovane: le prime pubblicazioni risalgono infatti al 2008, ma nonostante ciò, il Nostro vanta già qualcosa come quindici uscite (due delle quali datate 2011, con la sedicesima già annunciata per l'anno in corso) fra CDr, split, singoli, collaborazioni, album e release in download. Segno di una iperproduttività fortunatamente supportata da una qualità lentamente ma inesorabilmente crescente, anche se Bartosz farà bene a darsi una regolata, onde evitare di inflazionare soprattutto uscite come quella in....
 
Recensione
19-02-2011 : DEAD VOICES ON AIR
DEAD VOICES ON AIR
Continua l'onorata e prolifica carriera dell'inglese Mark Spibey, l'ex Zoviet France che ha dato vita ormai da molti anni all'esemplare e indefinibile act Dead Voices On Air. La sperimentazione totale la fa da padrona anche in questo lavoro, aperto dalle magnifiche immagini di una Patagonia immortalata sul nascere del giorno, protagonista delle illustrazioni del digipak. Il nuovo disco si sofferma su movenze ambientali e sterminate, per poi superarle nella ricercatezza di improvvisazioni strumentali che emergono da un taciturno sottofondo. Dei quattro brani iniziali, composti insieme a Phil Western (compagno d'avventura nei progetti Beehatch....
 
Recensione
31-01-2011 : SUBHEIM
SUBHEIM
Nel maggio del 2008, recensendo il debut di Subheim "Approach", azzardammo questo pronostico: "...se il Nostro continuerà su questa strada, magari ampliando la collaborazione con Katja, in breve tempo riuscirà ad entrare nel gotha del settore...". E dopo che di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia per il greco Kostas K., dapprima - purtroppo - con la chiusura della sua buona label Spectraliquid e poi col trasloco a Londra, fa piacere sapere che è stata la tedesca Ad Noiseam (dopo l'esordio su Tympanik Audio) ad accaparrarsi i servigi del talentuoso artista, riportandolo sotto i riflettori....
 
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