Pagina precedente |
Recensione |
11-06-2010 : VV.AA. |
Nemmeno sette dollari: questo è il costo di dodici tracce in cui Sam Rosenthal, nell'assemblarle, si concede anche il lusso di infilarvi remix ed inediti in gloria al suo personale gusto perfezionista. Da perfetto padrone di casa, Sam apre e chiude le porte del dischetto con un brano dei Black Tape For A Blue Girl, e ciò è elegante e raffinato: uscio dischiuso con "Sailor Boy", uno dei brani 'vedetta' del nuovo corso aperto con "10 Neurotics", e lo stesso viene sigillato dal passato che rimane lì tangibile con "Halo Stars", inedito in questa versione dolorosa e proiettabile negli anni.... |
|
Recensione |
05-06-2010 : N-URSS |
La Protea Records, piccola ma intraprendente etichetta di Barcellona, tiene a battesimo il debutto ufficiale del progetto spagnolo N-URSS, dopo averne già licenziato nel 2007 il demo-CD a quattro tracce "Victory". L'act iberico, guidato in solitaria da Erg, torna sulle scene con questo CDr a sette tracce che delinea in maniera più definita i contorni di un'elettronica oscura dalle sfumature ampie, ispirata ad un mondo sovietico post-apocalittico, come lo stesso autore tiene a precisare. Tanto per ribadire il concetto, si parte con la rilettura di Erg dell'inno firmato da Alexander Alexandrov per la vecchia Unione.... |
|
Recensione |
29-05-2010 : MARC-HENRI ARFEUX |
Praticamente in contemporanea con l'uscita in free-download "House Of Morpheus", rilasciata dalla russa DNA Production, la francese Ruralfaune mette in commercio attraverso la sua divisione Synth Series questa prima release in formato fisico (un CDr stampato professionalmente in sole 100 unità) per Marc-Henri Arfeux, scrittore, poeta e musicista transalpino apparso solo lo scorso anno sulle scene con la partecipazione alla compilation "Fall Asleep Ghosts". Circondato da synth, moog e macchinari analogici, il quarantottenne di Lione recupera tanto lo spirito dei maestri dell'ambient cosmica quanto la visione di.... |
|
Recensione |
20-05-2010 : K. STANISLAVSKY |
Zoharum è una piccola etichetta polacca che si affaccia per la prima volta sulle nostre pagine grazie all'esordio di un artista con potenzialità molteplici, attraverso il quale è fondamentale fracassare le pareti invisibili ma percettibili di una realtà musicalmente interessante, ma sin qui isolata. L'adiacente Germania potrebbe essere il giusto tramite per promuovere il sound di questo artista polacco, ma è intuibile che, Berlino e la sua sete di novità e futuro a parte, nel resto dei länder difficilmente diventerà immediata la diffusione di un suono che abitualmente oltreoceano trova.... |
|
Recensione |
06-05-2010 : NU & APA NEAGRA |
Provengono da Timisoara questi due visionari manipolatori di suoni, inizialmente noti come NU: plasmare le note e non la materia è la loro prerogativa, ed in pochi anni diverse loro tracce si sono evidenziate sia in ambiti discografici (con tre full-length all'attivo), sia in attività di live-performance con presenze significative specialmente in festival tedeschi e legati a sfere di jazz-avanguardistico o psichedelie elaborate. Sasha-Liviu Stoianovici ed il suo sax insieme a Alexandru Hegyesi si propongono come un combo intrigante per più peculiarità: su tutte le tonalità mantenute costantemente su assetti.... |
|
Recensione |
28-04-2010 : KHAMSA KHALA |
Al centro delle architetture di questo ennesimo, particolare combo di natura elettronica, il Marocco. Don Poe (il cui unico progetto precedente, Deathpile, è sconosciuto al nostro pubblico) e Neville Harson (i sei album con i Mandible Chatter lo identificano meglio per un ambito sperimentale) insieme scelgono di dare un'impronta - che ha il valore del dono - alla musica mediorientale, che entra con prepotenza nel loro campo di ricerca elettronica. La fusione potrebbe apparire estrema e senza senso per la provenienza statunitense dei due, eppure proprio nel loro stato, il Colorado, nascono le affinità tra le due culture,.... |
|
Recensione |
19-04-2010 : TAMAGAWA |
Curiosa la storia del francese Bertrand Gaude, membro di Le Club Des Gens Spéciaux e Fuhrerprinzip che si ritaglia un proprio spazio da deus ex machina in questo progetto, le cui uscite rimangono limitate (nel caso specifico a sole 500 copie, ma fu così anche per lo split a quattro del 2006 "One Man Drone", edito in vinile, e per la raccolta di tre CDr "L'Arbre Aux Fées" del 2008), imbracciando sia un moog che una Gibson. Si parte per il suo personale universo parallelo dai rifermenti più disparati (Myspace docet: dai Joy Division fino ai Funkadelic), ma poi, in realtà, il suo stile ne.... |
|
Recensione |
19-04-2010 : DELICATE NOISE |
Chi nasce artista, chi lo diventa. Mark Andrushko, aka Delicate Noise, appartiene al secondo gruppo: nessuna band giovanile, non ha frequentato il conservatorio, ma all'incirca intorno ai trent'anni, età in cui si intende cosa fare da grande, in lui cresce, forse anche casualmente, la volontà di esprimere il proprio estro artistico concependo suoni e scoprendo di avere un talento coltivabile. Così la tentazione diventa quella di emulare i propri favoriti (per Mark, Rapoon come Massive Attack) ed assemblare suoni con l'ausilio digitale, che diventa il tramite per dedicare partiture alle sue propensioni anche pittoriche,.... |
|
Recensione |
13-04-2010 : GINGER LEIGH |
Confesso di non aver mai sentito parlare di questo curioso progetto americano con alle spalle varie autoproduzioni in CDr (tutte apparentemente sold-out) e, ad oggi, ancora senza un'etichetta che se ne prenda cura. Mister Leigh assorbe nel suo disco una quantità spropositata di stili divergenti e li dosa in una serie di frammenti sonori che diventano le tappe di un viaggio attraverso tempi e spazi lontani. Le ritmiche sono il mezzo preferito per creare scenari diversi: tribalismi, basi secche e giri funky si mescolano a melodie accennate, campionamenti, litanie, urla, rumori ed altri ammennicoli che il Nostro intreccia ed estrae da una.... |
|
Recensione |
06-04-2010 : ATTRITION |
Pubblicato originariamente nel 1995 dalla storica etichetta Hyperium, "Ephemera" rappresenta una delle tante e felici devianze degli Attrition dai loro suoni più canonici e per alcuni aspetti oggigiorno un po' desueti. Le cinque lunghe tracce incluse nel dischetto lasciano spazio agli spunti più vari, mantenendosi aderenti ad un'elettronica cupa e d'atmosfera, comunque distante dai canovacci dark ambient dei nostri giorni. L'oscurità viene creata con temi di tastiera a cui vengono accostate basi ritmiche non danzabili, a tratti sincopate o addirittura dall'andamento tribal. Di frequente vengono aggiunti dei temi.... |
|
Pagina precedente |