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Room 107

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Recensione
06-04-2010 : AKASHA PROJECT
AKASHA PROJECT
Suona quasi naturale l'unione artistica tra l'etichetta Klangwirkstoff Records e Akasha Project (progetto di lunga data capitanato da Barmin Schulze), dato che entrambi hanno al centro della propria produzione il concetto di ottava cosmica trasposto per frequenza e velocità nei suoni elettronici. In tale frangente Barmin lega l'armonia ai quanti degli atomi di idrogeno, estrapolandone nei tempi la qui presente sinfonia. Per approfondire tali concetti - non proprio immediati - vi rimandiamo ai siti dell'etichetta e dell'artista tedesco, i quali vi forniranno tutte le spiegazioni tecniche del caso. La parte più importante per un....
 
Recensione
29-03-2010 : VOICE OF EYE
VOICE OF EYE
Pubblicati in origine nel 2007 in due CDr limitati a sole 100 copie, messi a punto in occasione del tour europeo svoltosi nel medesimo anno, "Emergence" e "Immersion" vengono ora rimasterizzati e pubblicati in CD a tiratura larga dalla Old Europa Cafe, che confeziona il tutto in un bel digifile apribile. I due dischetti rappresentano con ogni probabilità l'anima più avanguardistica di un progetto che è da sempre sperimentale. I 24 brani ivi inclusi sono stati infatti creati dal vivo senza l'uso di suoni preregistrati: il tutto gode inoltre di una vena improvvisativa a tratti trascinante, a tratti ardua....
 
Recensione
22-03-2010 : ZEROMANCER
ZEROMANCER
C'era una volta l'importante alternative rock band norvegese chiamata Seigmen, che durante gli anni '90 ha rappresentato quanto di più genuino potesse celarsi nell'underground oscuro, con una discografia tanto preziosa quanto perfetta. Dalle sue ceneri nacque questo progetto dal piglio più electro, che negli esordi si mostrò all'altezza di tale blasone con due titoli come "Clone Your Lover" ed "Eurotrash", dischi che avrebbero fatto la felicità di ogni appassionato di industrial rock con venature un po' depechemodiane. Quello che è accaduto dopo rientra nell'ottica del discorso in cui....
 
Recensione
15-03-2010 : ABACAY
ABACAY
Sebbene questa rivista intenda occuparsi di musica prevalentemente oscura, le occasioni per 'uscire dal seminato' e proporre ai lettori qualcosa di differente non sono mancate, tanto che sin dall'inizio abbiamo inteso ritagliare per esse uno spazio ad hoc con la Room 107. E non poteva che finire in tale stanza virtuale il debutto di Abacay, duo tedesco nato dall'unione fra Melany Morganstern e Miles D. Torrance a seguito della ricerca di quest'ultimo di una nuova voce per il suo progetto, viste le dimissioni della precedente singer. Melany non ha però portato solo la sua graziosa e dolce voce al cospetto del navigato Miles, ma ha....
 
Recensione
08-03-2010 : LAMBWOOL
LAMBWOOL
Tornano le atmosfere nebbiose firmate Lambwool, il progetto francese capitanato da Cyril Laurent, autore che ha già alle spalle un paio di uscite nel roster della ben nota label Divine Comedy. La nuova produzione è licenziata dalla connazionale OPN ed esce esclusivamente su vinile 12" in una bella confezione limitata a sole 300 copie. Due le tracce incluse nel lavoro, entrambe di natura fortemente ambientale ed evocativa, generate tramite strumentazione elettronica. Nel lato A si avverte una maggior volontà di rendere tributo alla classica ambient tedesca degli anni '70 (i Tangerine Dream e certi Kraftwerk), tramite....
 
Recensione
08-03-2010 : ARI BENJAMIN MEYERS
ARI BENJAMIN MEYERS
Il 1972 è l'anno di nascita di Ari Benjamin Meyers: scorrendo la sua carriera ci si stupisce, perché a soli 38 anni avere alle spalle un'attività artistica così importante ed intensa non è poca cosa, considerando che spesso la musica richiede decenni di studio ad un artista, soprattutto a livelli medio-alti. L'importante sliding-door di Meyers si presenta quando, studente al Tanglewood Institute, incontra Leonard Bernstein, ed il grande compositore e direttore d'orchestra statunitense percepisce le doti intrinseche del Nostro spronandolo a continuare gli studi musicali ancora più seriamente. Ecco....
 
LiveReport
01-03-2010 : ULVER + Void Ov Voices
ULVER + Void Ov Voices
Gli Ulver, una delle più coraggiose band in circolazione, approdano per la prima volta nella loro carriera in Italia, e più precisamente a Torino e Ravenna. Sono molto curioso di valutare quale tipo di spettacolo propinino attualmente i norvegesi, dopo aver sperimentato negli anni numerosi stili e contaminazioni, per un sound in costante evoluzione. Si dice che abbiano completamente accantonato i suoni black metal che li avevano caratterizzati agli esordi, quando col debut "Bergtatt" erano giunti, a detta di molti, all'apice della composizione e allo zenit del suddetto genere. L'abbandono in fase live di queste....
 
Recensione
01-03-2010 : DER BLUTHARSCH
DER BLUTHARSCH
Terzo capitolo nella nuova era di Der Blutharsch, da tempo alla ricerca di un'identità nei meandri della rock music. E con questo album possiamo dire che l'identità è stata finalmente trovata: rispetto al passato "Flying High!" presenta tracce dalla definizione chiara, laddove i precedenti lavori si perdevano in un blocco uniforme di suoni segnato da una paradigmatica assenza di titoli. Il filo conduttore del disco è una nera base strumentale spesso battuta da percussioni soffocate nell'oscurità, la cui incisività emerge soprattutto nelle tracce 2 e 4. Le chitarre, che agiscono in....
 
Recensione
22-02-2010 : CAGES
CAGES
Cages, ovvero le gabbie. Metafora appropriata per un combo che le gabbie le vuole distrutte, almeno quelle artistiche, per mostrare la propria musica senza limiti mentali a chi sa recepire oltre la canonica espressione sonora, captando segnali, suoni, timbri vocali che seguono linee non convenzionali. Da Buffalo negli States la voce di Nola Ranallo, unita all'impostazione musicale (soprattutto di tastiera e chitarra) di David Bailey, giunge a noi con questo nuovo album registrato qualche tempo fa, ma che ha atteso due anni per vedersi prodotto dalla Cold Spring. Con la partecipazione di Steve Baczkowski al sax (musicista con cui Nola....
 
Recensione
15-02-2010 : DIVINE MUZAK
DIVINE MUZAK
L'esordio in casa Punch Records del combo rumeno (che ha però scelto il bel mondo parigino come sede ispirante...) ha il sapore della riscoperta di suoni vari ma non vaghi, lontani tra loro ma conciliabili nella mente del musicista. Nato artisticamente nel 1997, Dan Serbanescu compone, insieme a Radu Nicolescu fino alle soglie del terzo millennio, tre album di oscura ambient contaminata dalle proprie radici sotto il monicker Archaos. Tre lavori prodotti da Bestial Records con ottime propensioni sperimentali, sonorità cupe e buon accredito nelle nicchie del genere; poi lo split, al seguito del quale Dan, affiancato da Julie....
 
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