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Recensione
02-02-2009 : BLOOD
BLOOD
Giunti all'ottavo anno di attività, i Blood consolidano la loro fetta di mercato dando corpo ad un album a tiratura limitata di sole 1000 unità e dalle buone velleità, nel tentativo di uscire dal riciclo visual-key per incontrare i gusti degli ascoltatori anche fuori dal Giappone. Il grosso passo in avanti è sicuramente cercato fin dal doppio album precedente, dove le maggiori note positive, come da noi segnalato, si ritrovavano nei remix ad opera di musicisti per lo più europei. Ciò deve avere dato a Kiwamu & co. l'input necessario ad affrontare la composizione di un nuovo lavoro, con la....
 
Recensione
26-01-2009 : GPKISM
GPKISM
A soli pochi mesi di distanza da "Sublimis" il combo androgino capitanato di Kiwamu (già membro dei blasonati Blood, nonché titolare della label produttrice) torna in sala d'incisione con GPK per un nuovo full-lenght. In realtà è inesatto parlare di 'nuovo', perché le dodici tracce di "Atheos" sono la riproposizione fedele del precedente "Sublimis" con l'aggiunta di cinque nuove creazioni. Per chi non avesse letto l'antecedente recensione, è doveroso fare un piccolo passo indietro e capire chi siano i Nostri: il giapponese Kiwamu, chitarrista dei Blood (piccola leggenda....
 
Recensione
19-01-2009 : SPIRITS IN AMBIENCE
SPIRITS IN AMBIENCE
Dopo la parentesi dance/oscura con l'EP "SIA" del 2007, il musicista e produttore Mark Peacock torna al sound che contraddistinse i primi due full-length del progetto Spirits In Ambience, spingendo però maggiormente verso le sonorità etniche mediorientali e la world music, come il titolo della nuova fatica ci suggerisce. Per "Sahara" l'artista di Los Angeles si attornia di una rosa di altri otto musicisti, fra i quali figurano personaggi di grande esperienza, alcuni dei quali in passato già attivi nel progetto Spirits In Ambience come J'Anna Jacoby (viola e violino) e Michael Tovar (chitarra, cautro).....
 
Recensione
19-01-2009 : BAIN WOLFKIND
BAIN WOLFKIND
Anticipato dal mini "Wasteland", arriva il secondo lavoro di lunga durata per Bain Wolfkind, collaboratore fisso di Der Blutharsch, nonché storica scoperta di Albin Julius che iniziò a produrlo, con la sua Hau Ruck!, già dai tempi di Novo Homo, act ormai defunto dello stesso Bain. Rispetto al precedente lavoro, "Music For Lovers And Gangsters" del 2005, "The Swamp Angel" calca più la mano sulle atmosfere oscure, pur mantenendo vivo l'aspetto da rocker maledetto e borderline. Le 15 ballate contenute nel disco fanno a meno dei richiami lounge, optando invece per un uso unilaterale delle....
 
Recensione
12-01-2009 : NAEVUS
NAEVUS
A poco più di un anno di distanza dal precedente "Silent Life", i Naevus tornano con un nuovo lavoro, addirittura anticipato dall'uscita del singolo "Go Grow" in vinile 7". Le caratteristiche della band inglese rimangono anche in questo capitolo incentrate in un art rock che fa leva sulla chitarra acustica e sulla voce ammaliante di Lloyd James, sul basso di Joanne Owen e sulla batteria rockeggiante di John Murphy; come al solito vengono aggiunti i contributi di alcuni ospiti ad arricchire parte dei brani: Matt Howden al violino, Joanna Quail al violoncello, Arthur Shaw alle tastiere e Greg Ferrari alla....
 
Recensione
12-01-2009 : VON MAGNET
VON MAGNET
Nuovo album per questa storica band francese che ha saputo attraversare e fondere insieme stili diversi, operando anche, negli ultimi anni, nel settore teatrale. "Ni Prédateur Ni Proie" nasce dalla sinergia di esperienze diverse e distanti, trovando il suo centro focale soprattutto nelle ritmiche cadenzate e potenti, spesso sovrapposte a percussioni etniche di derivazione afro ed arabeggiante. Da ciò si sviluppa un complesso suono IDM che non disdegna atmosfere drammatiche, elementi mediterranei (rilevabili nelle chitarre arpeggiate di "Into The Breach"), archi campionati, temi ambientali e passaggi di solo....
 
Recensione
29-12-2008 : SUICIDE ALI
SUICIDE ALI
Le poche notizie che abbiamo riguardo a questi Suicide Ali non ci aiutano molto, anche perché titoli, booklet e sito ufficiale sono scritti interamente in giapponese... Ma dal profilo su myspace almeno sono riuscito a capire che si tratta di un quartetto proveniente da Osaka, fondato nel 2004 dal chitarrista Hiroshi e dal vocalist Goshi, una band piuttosto conosciuta nel Sol Levante ma anche negli Stati Uniti, dove i nostri hanno recentemente suonato. Questo EP non fa che confermare tutti i pregi e difetti della cosiddetta scena 'visual kei', che mescola in modo piuttosto bizzarro elementi di metal melodico, rock, un tocco di....
 
Recensione
20-12-2008 : VV.AA.
VV.AA.
La Shinto, piccola indie di Minneapolis di recente creazione, è intenzionata ad impegnarsi a fondo per promuovere a dovere nuovi nomi emergenti dell'underground gothic, electro ed industrial, e possiamo tranquillamente pronosticare una buona crescita per questa interessante entità e per il suo roster. Ad impreziosire il catalogo della giovane ed intraprendente label americana arriva ora questa corposa compilation in edizione limitata a soli mille esemplari, comprendente 16 brani di artisti più o meno noti del settore, tutti rigorosamente inediti e/o esclusivi. Sicuramente i nomi più prestigiosi sono quelli dei....
 
Recensione
20-12-2008 : BODDY/WÖSTHEINRICH
BODDY/WÖSTHEINRICH
Torniamo a parlare delle proposte piuttosto particolari della DiN, label specializzata in elettronica contemporanea e d'avanguardia, soundscapes ed IDM. Questo dischetto, risalente al 2005, è nato da una session improvvisata nell'aprile del 2002 tra i due musicisti in questione, Ian Boddy (sequencing e synth analogico) e Behrhard Wöstheinrich (keys, sequencing e drum machine): un lavoro che è uscito in edizione limitata a 1000 esemplari, giusto per accontentare i fruitori del genere. Con "Moiré" ci muoviamo ancora una volta in territori assolutamente sperimentali, lontani anni luce anche dalle proposte....
 
Recensione
20-12-2008 : LUCID SKETCHMASTER
LUCID SKETCHMASTER
La prima impressione dopo l'ascolto di questo disco è di imbarazzo: le influenze che declama il duo gravitante tra New York e Londra stuzzicavano, e non poco, l'ascolto... Noise, IDM ed industrial che, nel computo dell'album, risultano gravemente celate da un hip-hop canonico e manifesto. L'aggravante maggiore è che tra i guest presenti nella realizzazione artistica Kontour ha un ruolo significativo: facendo un passo indietro di qualche mese, parlammo in termini positivi di questo artista britannico, erede del noise patologico di Coil e Cabaret Voltaire, alfiere del sound prediletto dallo stesso Stevo Pearce, burattinaio....
 
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