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Recensione
10-03-2008 : WEIHAN
WEIHAN
Questo duo belga presenta il secondo lavoro di lunga durata affidandosi ai tipi della nostra Old Europa Cafe, dopo aver pubblicato il debut album nel 2004 grazie all'interessamento della piccola grande label francese Cynfeirdd. Le caratteristiche dei Weihan sono quelle tipiche del genere elettronico/marziale, senza sfumature che possano condurre altrove: lavorando esclusivamente con synth e programmatori, Jurgen e Miguel creano 11 tracce di ambientazione bellica supportata da importanti riferimenti testuali. Far parte di una grande famiglia musicale non è una pecca quando il prodotto è realizzato con gusto, impegno e buona....
 
Recensione
03-03-2008 : MYSTIFIED
MYSTIFIED
Ecco un altro piccolo tassello dell'interessante mosaico che sta mettendo a punto l'inglese Industrial Culture. Questa volta il piccolo formato CDr 3" contiene quattro tracce di Mystified (al secolo Thomas Park, proveniente dal Missouri), un nome che sta garantendo imponenti quantitativi di materiale audio (oltre venti titoli sfornati nel solo 2007), avvicinandosi all'iperproduttività di certi autori giapponesi tipo Merzbow o Aube. "D-Program" propone quattro droni lineari a cui corrispondono altrettanti titoli: i brani riescono a dare un senso di vertigine col loro suono compatto che tende verso oscillazioni....
 
Recensione
25-02-2008 : BLEIBURG
BLEIBURG
"Shadows Will Survive" può essere presentato come l'opera omnia di Stefan Rukavina, un lavoro che raccoglie tutto ciò che l'autore croato ha messo insieme idealmente nel corso della sua carriera, nonché i suoi attuali punti di arrivo. Scendendo nel particolare, i due CD contengono tutti nuovi brani elaborati nel modo unico a cui Bleiburg ci ha abituato (al proposito ricorderete forse il recente "Pieces Of A Broken Dream" o il raro "Domobran"), ovvero musica creta da Stefan e arrangiamenti (e spesso voce) elaborati o prestati da autori famosi della scena underground. Fatto che, oltre a mettere....
 
Recensione
18-02-2008 : ATTRITION
ATTRITION
Continua l'opera di ristampa del vecchio materiale dei longevi e celeberrimi Attrition a cura dell'inglese Two Gods, label creata ad hoc dallo stesso mastermind della band Martin Bowes tanto per queste importanti operazioni di recupero quanto per altre release. Stavolta tocca alla storica cassetta "Death House", rilasciata in tre differenti edizioni (una delle quali curata dalla defunta e compianta etichetta nostrana Musica Maxima Magnetica) nel lontano 1982: scendendo più nei dettagli, tale storico nastro conteneva due lunghe improvvisazioni elettroniche catturate live con l'ausilio di un 4 tracce al Black Prince Studio di....
 
Recensione
18-02-2008 : BONEMACHINE
BONEMACHINE
Bonemachine è un progetto di ambient marziale proveniente dall'Austria ed ha già alle spalle una folta produzione tipicamente industrial, composta da split album su formato CDr, miniCDr e addirittura una cassetta, sebbene abbia solo un paio d'anni di vita. I riferimenti alla guerra e allo scontro sono palesi sin dai titoli e dalla grafica, ma vengono enfatizzati ancor di più dalla musica. Nonostante ciò i nostri avvertono nel proprio myspace che il loro spazio web non è 'un luogo per fanatici della guerra' (mi chiedo allora perché facciano riferimenti palesi a questo argomento!)... "Combat"....
 
Recensione
11-02-2008 : SOUTH SATURN DELTA
SOUTH SATURN DELTA
Debutto su Cold Spring per questo trio giapponese formatosi nel 2003, che racchiude quattro tracce live realizzate in un arco di tempo compreso tra il 2003 e il 2005 e registrate tra Osaka e Tokyo. Il gruppo è composto da Maso Yamazaki, alle prese con chitarre e voce, da Hiroshi Hasegawa (synth e voce) e Nobuko Emi alla batteria. Trattasi di puro e violento noise che si inserisce in quel filone power electronics che ha la sua punta di diamante negli incontrastati e incontrastabili Slogun. Nel caso dei South Saturn Delta, niente di nuovo sotto i riflettori, anche perché il Giappone sforna da anni una copiosa messe di produzioni....
 
Recensione
11-02-2008 : WACH
WACH
Disco d'esordio per il duo austriaco Wach, il quale opta per un'edizione limitatissima (solo 30 copie!) e molto lussuosa nel suo slipcase in pelle. I suoni percorrono le strade della dark ambient, elettronica che sfocia a momenti in vortici noise ("Wie Kalter Stein") e ritmiche gelide che si impongono tra i fragori sintetici ("Domination Desire"e "The Long Goodbye"). Le atmosfere cupe sembrano introdurci in freddi capannoni cibernetici, industrie prive di vita frutto di una modernità abbandonata dall'uomo e in grado di prendere il sopravvento. I momenti migliori emergono laddove i nostri si discostano un....
 
Recensione
05-02-2008 : SHINJUKU THIEF
SHINJUKU THIEF
Tornano gli australiani Shinjuku Thief con una super ristampa (edita dall'attenta Cold Spring) di materiale nato inizialmente come accompagnamento sonoro per una installazione denominata "K", commissionata dall'Australian Lygon Arts Festival nel 1990. Il lavoro uscì per la ora defunta Dorobo (che gran peccato perdere per strada una così interessante etichetta...) nel lontano 1992, in una tiratura di sole 500 copie. La rimasterizzazione si deve a Francois Tetaz , uno dei due compositori del gruppo, e questa nuova edizione del CD contiene anche un video molto interessante (non presente nella precedente versione), tratto....
 
Recensione
05-02-2008 : NANOHEX
NANOHEX
La Industrial Culture, etichetta inglese nata di recente, sta mettendo velocemente a punto un bel catalogo di produzioni di ovvio genere usando il formato del CDr 3", professionalmente stampato e dotato di copertina. Un'ottima idea che ci permette di scoprire nomi nuovi a prezzo ridotto e in un package affascinante. Il decimo capitolo del catalogo riguarda il progetto macedone Nanohex, nato da pochi anni e con all'attivo una manciata di brani inclusi nell'EP "Deep Space Explorer" e nello split "Beast Of Noise", entrambi del 2007. Alla fine del medesimo anno viene pubblicato anche il qui presente "The Brain....
 
Recensione
28-01-2008 : EINSTÜRZENDE NEUBAUTEN
EINSTÜRZENDE NEUBAUTEN
La tentazione di perdersi in divagazioni extra-musicali, di fermarsi allo spessore inconsueto del lato concettuale della musica dei berlinesi e di parlare degli EN 'solo' come dei padri dell'industrial (scusate se è poco...) si rivelerebbe un grave errore. Perchè gli EN anno domini 2008 (sebbene il nuovo album risalga a fine 2007, per l'esattezza) si rivelano a parte tutto e prima di tutto musicisti di spessore assolutamente fuori dal comune. Poco importa che per creare la loro musica non utilizzino più seghe, martelli, asce e bidoni come in quei meravigliosi anni '80, ma assai più prosaici strumenti musicali. Poco....
 
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