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Recensione
23-03-2012 : OXYD
OXYD
Il duo slovacco Oxyd, composto da quei Ryby e Lord Sauron che formano anche i più noti ed eccelsi Disharmony, giunge nel settimo anno di attività discografica alla quinta release sulla lunga distanza, segnatamente con un live registrato proprio in quel 2005 che vide l'uscita del debutto - in combutta con Sumad - "Mysterious Places Of Dead Souls". Laddove Disharmony ha più muscoli e sfaccettature da mostrare, vocals comprese, Oxyd ha sempre preferito uno stile più prossimo alla dark ambient, nel quale innestare la giusta dose di riverberi industriali e suadenti trame IDM: un suono che abbiamo imparato a....
 
Recensione
23-03-2012 : HYBRYDS
HYBRYDS
La Zoharum ristampa uno dei più singolari lavori degli Hybryds, uscito in origine nel 1995 e totalmente estraneo a quelle sonorità ritualistico-industriali che resero celebre il progetto belga. Messo a punto per il 150° anniversario dello Zoo di Anversa, questo lavoro venne assemblato direttamente nell'acquario della città tramite registrazioni di delfini, orche, pesci e piante in movimento, in modo da ricostruire un mondo a parte coi suoi stessi rumori vitali. A ciò furono aggiunte anche voci umane e strumenti trattati in vario modo, al fine di amalgamare il tutto e dare un colore singolare all'ambiente....
 
Recensione
10-03-2012 : MACIEK SZYMCZUK & SLOWTION
MACIEK SZYMCZUK & SLOWTION
Disco assai complesso e di difficile interpretazione questo "Ways", realizzato a quattro mani dall'artista polacco Maciek Szymczuk e dall'oscuro moniker inglese Slowtion. Chi già conosce le sonorità di Szymczuk dovrà confrontarsi con brani leggermente diversi, tesi per lo più ad una sperimentazione elettronica post-moderna che fa leva su ritmiche glitch e IDM. A livello tematico "Ways" mira a tradurre in suoni la ricerca dell'infinito e dell'assoluto, soluzione in generale abusata e in questo caso affrontata in modo non troppo chiaro. Nel concreto gli 11 brani propongono basi minimali e....
 
Recensione
21-02-2012 : DREISSK
DREISSK
Il progetto Dreissk nasce dalla mente di Kevin Patzelt, un ingegnere del suono con base a Oakland in California, che dopo anni di produzioni altrui si è deciso a mettere al servizio del proprio genio le sue indiscusse capacità tecniche. "The Finding" è un esordio che ha le carte in regola per piacere a diversi tipi di pubblico, dagli amanti della dark ambient più melodica ai cultori delle sonorità più industriali. Tuttavia, al di là dei generi, Kevin sembra voler puntare molto sull'aspetto emotivo della comunicazione, mettendo in musica diversi stati d'animo ed evidenziando una....
 
Recensione
10-01-2012 : ALL SCARS ORCHESTRA / ICYDAWN
ALL SCARS ORCHESTRA / ICYDAWN
Il sottobosco più recondito di una scena di nicchia come quella industrial ama i formati che i maniaci della tecnologia ritengono morti e sepolti, anche per dare connotazioni particolari al già elitario concetto di edizione limitata. La svizzera Old Bycicle Records sceglie l'audiocassetta quale formato per questo limitatissimo split, edito in una busta da lettera - col verde come tema dominante - in sole 39 copie numerate a mano. Lo spirito vuole essere quello più sperimentale della prima ondata industrial, anche dal punto di vista dei contenuti e della resa audio (volutamente lo-fi), ed i due nomi coinvolti hanno dalla....
 
Recensione
10-01-2012 : SIMON WHETHAM & FRIENDS
SIMON WHETHAM & FRIENDS
Eclettico sperimentatore attivo dal 2005, l'inglese Simon Whetham lavora essenzialmente tramite field recordings, mettendo spesso i suoni a disposizione di esibizioni e immagini di vario genere. La base di questo doppio CD, metà opera di Whetham e metà frutto di reinterpretazioni di altri musicisti, parte dal breve album "Lightyears" del 2009, una monotraccia commissionata dalla pittrice Kathryn Thomas come commento audio al Darkspace Project, una serie di dipinti a tema inseriti nella sua ampia esibizione intitolata "Lightyears". Il tema sonoro fu fissato su CDr e rilasciato poi ai visitatori della mostra.....
 
Recensione
02-01-2012 : STORMLOOP
STORMLOOP
Dopo una serie di nomi altisonanti, l'italiana Glacial Movements - affermatasi ormai come etichetta cardine dell'ambient glaciale - dà spazio ad un artista meno noto, ma decisamente all'altezza della situazione. Stormloop (al secolo Kevin Spence, musicista proveniente da Leeds) è un progetto attivo dal 1999 che ha sempre autoprodotto i suoi album, rendendoli disponibili in formato download (mp3 o FLAC) acquistabili dal sito personale; una scelta che non ha impedito di attirare l'attenzione degli addetti ai lavori, che finalmente ne premiano la qualità fissando la musica su CD. I dieci componimenti sono stati registrati....
 
Recensione
14-12-2011 : STEVE ROACH
STEVE ROACH
Più che sul titolo di questa ennesima uscita del pioniere/decano americano dell'elettronica, è utile soffermarsi sul sottotitolo, "the tribal ambient era - live 1996", per inquadrare con precisione i contenuti audio dell'elegante doppio digipak. Sino alla metà degli anni '90 l'artista californiano aveva già ampiamente fornito solide basi di legittimazione all'ambient tribale, e questo documento sonoro inedito, catturato dal vivo a Sacramento l'11 agosto del 1996 in una serata verosimilmente memorabile, immortala il momento culminante di un'era fondamentale per la carriera di Roach. Solo sul palco, alle....
 
Recensione
14-12-2011 : COSMIC OCTAVE ORCHESTRA
COSMIC OCTAVE ORCHESTRA
Le selezionatissime uscite della Klangwirkstoff aprono le porte ad un live album approntato da un trio d'eccezione: la Cosmic Octave Orchestra, collettivo alla sua prima incisione, incarnato da nomi importanti della scena ambient astrale e meditativa come Steve Schroeder (ex-Tangerine Dream), Akasha Project e B.Ashra. La loro unione artistica non avrà probabilmente un seguito e si fermerà a questa performance dal vivo, registrata il 10 novembre del 2010 al Berlin Schoenberg Townhall, all'interno del Ricochet Gathering - Electronic Music Festival. Le due lunghe tracce ivi incluse sono improntate sui principi matematici....
 
Recensione
02-12-2011 : DEAD VOICES ON AIR
DEAD VOICES ON AIR
Il nuovo album di Dead Voices On Air, l'onorato progetto dell'ex-Zoviet France Mark Spibey, va a radicalizzarsi su toccanti tonalità ambientali distanti dai panorami naturalistici che avevamo apprezzato in album come "From Afar All Stars Spark And Glee". Qui la poetica sembra fare riferimento a tematiche bibliche e impalpabili, come possiamo evincere dal titolo stesso del disco. Nelle cinque tracce regna sovrana una calma descrittiva che si sforza di dare corpo all'infinito, giungendo a momenti d'intensità che possono ricordare i Dead Can Dance di "Serpent's Egg" o alcuni brani dei This Mortal Coil. Spibey....
 
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